Il Direttore Artistico del Teatro Lo Spazio Manuel Paruccini, in collaborazione con Massimo Zannola, presenta SPAZIO CONTEMPORANEO, una vetrina dedicata alla danza contemporanea. Un programma variegato e raffinato che si aprirà il 17 maggio con CLOROPHILLA di Silvia Marti, proseguirà con “S’io doglio no è meraviglia” di Michelangelo Memeo e “AFTER HOURS- Questo immenso non sapere” di Paola Campagna il 18 maggio e terminerà il 19 maggio con IMPRINTING di Davide Romeo.
Infine, il 1 giugno il Teatro Lo Spazio ospiterà “La Machinara”, il Contemporary Moviment Contest, con la direzione artistica di Silvia Marti.
· CLOROPHILIA
Martedì 17 maggio ore 21
· S’io doglio no è meraviglia
Coreografia: Michelangelo Memeo
Regia: Michelangelo Memeo e Caterina Narducci
Assistente alla coreografia: Rossana Tricarico
Danzatrici:
Claudia Caldarone
Camilla Crescentini
Sofia Gentiluomo
Rossana Tricarico
Veronica Zanin
Mercoledì 18 maggio ore 21
S’io doglio no è meraviglia è una composizione coreografica ispirata al celebre vers rudelliano Lanquan li jorn son lonc en mai, poi parodiato da Giacomo da Lentini nella canzone che dà il titolo alla performance danzante ivi presentata. Secondo l’anonima vida giuntaci, Jaufre Rudel, principe di Blaia, si sarebbe innamorato della contessa di Tripoli, ancor oggi non meglio identificata, sulla base dei racconti a lui trasmessi dai pellegrini, che a Blaia giungevano da Antiochia. Bramoso di incontrare la contessa, Jaufre si fece crociato e, messosi per mare, raggiunse la contea di Tripoli. Quivi giunto, il principe, ammalatosi durante il viaggio, si spense nelle braccia della contessa, esaudendo così il suo più grande desiderio; ed ella, per il forte dolore causatole dalla morte di lui, si fece monaca.
Cinque danzatrici racconteranno con i loro corpi l’emozionante vicenda rudelliana, rappresentando tutte quell’amor de lonh (amore di lontano), che sarà poi narrato anche nel Decameron boccacciano e cantato dal Carducci.
· AFTER HOURS- Questo immenso non sapere”
Regia e coreografia di Paola Campagna
'Questo immenso non sapere…
Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo.
Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura.'
· IMPRINTING
Giovedì 19 maggio ore 21