“Terra di Libertà” è il nuovo singolo degli EasyPop, un inno alla pace universale, dedicato in particolar modo a un popolo, quello Ucraino, che ha sofferto molto e continua a soffrire: la carestia dell’Holodomor, la contaminazione radioattiva che ammala e uccide, il conflitto scoppiato nel 2014 nel Donbass, e ora, questa abominevole follia. Una guerra che ha già portato via centinaia di vite innocenti e distrutto villaggi e città.
Ciao,
grazie di essere qui con noi. Parlateci di voi e di come è nata la vostra
passione per la musica?
Ciao!
Grazie a voi per l'invito. Noi siamo gli EasyPop e siamo nati nel 2011,
dall'incontro tra Gianluca e Patrizio, che decisero di costruire insieme
qualcosa di speciale. Da quel momento nacque anche lo spettacolo "La
Storia del Jukebox®" (www.easypopjukebox.com),
che da allora ci ha portati in tutta Italia. Poi, abbiamo iniziato a fare
tournée all'estero, con concerti di beneficenza nei territori contaminati da
Chernobyl nel nord dell'Ucraina e negli internati Bielorussi per i bimbi
oligofrenici e con disabilità. In parallelo, abbiamo iniziato a registrare le
nostre canzoni, e oggi siamo una famiglia, unita da moltissime esperienze
straordinarie.
Qual
è il messaggio che volete lanciare con la vostra musica?
Un
messaggio di pace universale, vibrazioni positive che volino più in alto di
qualsiasi confine o barriera. Siamo un gruppo che fa della musica la propria
via per diffondere energia positiva. Vogliamo emozionare le persone, e
cerchiamo sempre quello scambio di energia che avviene quando le persone
tendono l'una verso l'altra.
Quali
musicisti hanno ispirato il vostro stile?
Ci
ispiriamo a tutta la musica! Ognuno di noi mette in gioco la propria
sensibilità, le proprie ispirazioni, i propri ascolti, per creare insieme
canzoni che ci stimolino e possano stimolare il pubblico.
Di
cosa parla il vostro nuovo singolo e cosa vuole trasmettere?
"Terra
di Libertà" è nata dopo la nostra esperienza in Ucraina, a suonare nei
villaggi limitrofi la zona di esclusione di Chernobyl e nel nord dell'Ucraina,
tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019. Durante un viaggio di ritorno,
Patrizio lesse un libro sull'Holodomor, la carestia in Ucraina avvenuta tra il
1932 e il 1933, e per il testo si ispirò a quest'ultima, unitamente a quanto
avevamo visto e vissuto riguardo alla contaminazione radioattiva. A casa, in
studio, Gianluca ha poi realizzato la musica, e insieme abbiamo curato
l'arrangiamento e l'abbiamo registrata. Girammo il videoclip e decidemmo di far
pubblicare questa canzone all'etichetta Ucraina Moon Records, la quale la
pubblicò nell'aprile 2019. Chi avrebbe mai potuto pensare che tre anni dopo
sarebbe scoppiata questa guerra?
Al
singolo si accompagna anche un videoclip. Ce ne volete parlare?
Il
video di “Terra di Libertà”, girato sempre nel 2019, racconta la fuga di una
bambina dalla propria terra martoriata, alla ricerca di un posto sicuro. Noi,
nel video musicisti nomadi, rappresentiamo quel posto sicuro, fatto di musica e
amicizia. Approfittiamo per complimentarci ancora con la piccola Giulia, che ha
interpretato un ruolo non facile con grande bravura!
Che
progetti avete per il futuro?
In
questo periodo stiamo lavorando a nuove canzoni, e nello stesso tempo abbiamo
fondato una nuova organizzazione di volontariato, VibrAzione OdV, che, sempre
grazie alla musica, darà presto alla luce i suoi primi progetti. Inoltre,
stiamo programmando il tour di questa estate che toccherà un po' tutta Italia.
Seguiteci sui nostri social per essere i primi a sapere dove e quando
suoneremo!