La terza donna presidente a Strasburgo
Fino ad oggi Metsola è stata la prima vicepresidente del Parlamento Europeo, cioè quella col grado più alto fra tutti e quindici i vicepresidenti. Era entrata in Parlamento nel 2013, come prima europarlamentare eletta a Malta. Avvocato esperto di Diritto europeo, dal 2012 al 2013 è stata consigliera dell’Alto rappresentante per gli Affari europei, Catherine Ashton. Metsola è espressione del Partito Popolare Europeo a cui, secondo gli accordi di inizio legislatura, spetta nominare il successore di Sassoli ed è la prima donna eletta presidente del Parlamento negli ultimi vent’anni, la terza dopo Simone Veil e Nicole Fontaine. Il vecchio continente da oggi ha dunque due dei tre Presidenti donna, con Ursula von der Leyen alla guida della Commissione e Charles Michel del Consiglio.
Il Parlamento europeo
Il Parlamento europeo è l'unica istituzione dell'Ue eletta direttamente. Ha la sua sede a Strasburgo dove si svolgono le sessioni plenarie, mentre le riunioni delle Commissioni si svolgono a Bruxelles. Lussemburgo è invece la sede del Segretariato generale. Insieme ai rappresentanti dei governi dell'Unione riuniti nel Consiglio, il Parlamento è responsabile dell'adozione della legislazione della Ue. Nel quadro della procedura legislativa ordinaria entrambe le istituzioni agiscono su un piano di parità in veste di colegislatori. Parlamento e Consiglio devono inoltre accordarsi sull'approvazione del Bilancio annuale dell'Unione. Il Parlamento vigila poi sull'operato della Commissione e degli altri organi della Ue e coopera con i Parlamenti nazionali degli Stati membri. I 705 deputati rappresentano dunque tutti i cittadini del continente ed hanno un mandato della durata di cinque anni. Quella del presidente del Parlamento è, per il suddetto accordo, invece pari alla metà - seppur rinnovabile -, dunque di due anni e mezzo.
Le modalità di elezione del Presidente
I candidati alla carica di Presidente possono essere proposti da un gruppo politico o da un gruppo di deputati che raggiungono la cosiddetta "soglia bassa", ovvero il 5% dei seggi. Il Presidente è eletto a maggioranza assoluta dei voti validi, espressi a voto segreto, ovvero del 50% più uno. Se il primo turno non dà un vincitore, lo stesso o altri candidati possono essere nominati per un secondo e un terzo turno, alle stesse condizioni. Se nessuno viene eletto al terzo turno, i due candidati con il maggior numero di voti in questo turno procedono a una quarta e ultima votazione, in cui vince il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Vatican News, 18 gennaio 2022.