Lo scrittore sa che la resa non può essere considerata una soluzione. “Volevo trovare un modo per dare una possibilità in più a chi ha avuto il tormento di vivere in un mondo di violenza e di sopraffazione”, ha spiegato. Le bacchette magiche non esistono, le istituzioni latitano, resta una opportunità: la solidarietà di tutti. L’ex mentore di attori, cantanti e attrici e un editore, che vuole tornare ad essere al centro della cultura della Sardegna, hanno così trovato il modo di allearsi per raggiungere un obiettivo eclatante: vogliono pubblicare sessantamila copie del libro, un obiettivo quasi stratosferico, ma che potrebbe avere il successo che merita se a dare una mano saranno anche le amministrazioni comunali. “Per quanto mi riguarda, farò la mia parte rinunciando al diritto d’autore”, ha sostenuto Arixi.
Il disegno ha già fatto proseliti fra alcuni sindaci sardi, una avanguardia che potrebbe diventare il gruppo trainante di una idea che, se realizzata, potrebbe aiutare a lenire il dolore delle piccole vittime del femminicidio in Sardegna. “Perché il progetto abbia, oltre alle idee, anche gambe”, Arixi e Cocco hanno bisogno della collaborazione delle pubbliche amministrazioni. “Debbo dire”, aggiunge Arixi”, “che un certo numero di amministratori si stanno rimboccando le maniche per renderne possibile la realizzazione ”. Le istituzioni che risponderanno all’appello lanciato dai due visionari sardi, potranno regalare agli scolari delle scuole elementari la raccolta di fiabe edita dalla casa editrice La Zattera. “Nel corso degli anni mi sono reso conto che le biblioteche comunali sono spesso segregate in luoghi angusti e che, soprattutto, non riescono a comunicare con i lettori. Con questo libro vorrei aiutare i Comuni a superare questo gap”, ha concluso l’artista.
L’arte di Arixi si è evoluta nel tempo. In una intervista rilasciata a Tiscali Notizie qualche anno fa, aveva spiegato che l’importante non è apparire ma essere. Essere un poeta, uno scrittore, un uomo di cultura. Ed era stato subito un successo strepitoso di critica: “Ho vinto il Cittadella come miglior poeta giovane, la selezione Viareggio, che mi hanno aperto le porte con due scrittori importanti: Dario Bellezza (pupillo di Pasolini) e Milena Milani”. Con il loro sostegno, Arixi cominciò a farsi conoscere in tutto lo star sistem di Roma, che lo ribattezzò “il poeta mondano”. Grazie all’onnipresente Gil Cagné conosce Liza Minnelli, Jacqueline Bisset, John Travolta, Nureyev, e le più le grandi attrici italiane del tempo (Dalila di Lazzaro, Elsa Martinelli, per fare qualche esempio). Qualche mese dopo, la casa editrice “Carte Segrete” pubblica “Polvere Nera”. Dario Bellezza su Paese Sera scriveva: “Arixi è uno dei più grandi poeti italiani viventi”. Ora il poeta – non più mondano – ritorna al mondo delle fiabe, per dare una chance a quei bimbi che delle fiabe ricordano solo l’orco cattivo.