di Andrea Giostra - Il mercato di Ballarò, insieme ai mercati della Vucciria, del Capo e di Borgo Vecchio, è uno dei 4 mercati storici della città di Palermo, tutti situati nel centro storico della città, anche se nati in epoche e momenti storici diversi. Quello di Ballarò nasce, probabilmente, negli anni immediatamente successivi alla conquista di Palermo da parte degli Arabi, che avvenne nell’anno 831 d.C.. Se è vero, come sembra essere vero, che il mercato di Ballarò sia nato negli anni successivi alla conquista di Palermo da parte degli Arabi, allora il mercato di Ballarò ha circa 1190 anni di vita. Quindi un mercato popolare millenario!
Gli Arabi, infatti, occuparono
la Sicilia nell’anno 827 d.C. e resero
islamica l’isola dividendola in tre Valli: Val Demone, Val di Noto e
Val di Mazara. Qualche anno dopo, nell’831 d.C., occuparono anche Palermo chiamandola Balarm e facendone la capitale dell’Emirato
arabo.
Ballarò è il mercato più vivace, dinamico e lungo
della città, il cui nome, con molta probabilità, deriva da Balhara, un villaggio islamico nei pressi di Monreale in cui abitavano i venditori di prodotti della
terra (ortaggi, verdure, olio, vino, etc.) che quotidianamente “scinnievanu”
(si recavano) a Balarm per vendere le loro merci al Ballarò. Altre ipotesi
fanno risalire il nome a "Vallaraya",
re indiano della regione del Deccan, o a una
derivazione dal termine arabo "segel-ballareth" (sede
di fiera).
Originariamente
era 'ntisu (conosciuto) come un
mercato di grascia, il cui significato
nel tempo ha assunto un’accezione diversa: nel significato iniziate, grascia stava ad indicare cibo e alimenti in generale;
nell’attuale significato siciliano significa lurdia, sporcizia.
Lo stile architettonico del mercato di Ballarò è quello saraceno
e la sua configurazione urbanistica risale alla seconda
metà del 1400 a seguito di un atto pianificatorio
del Senato palermitano.
Originariamente
il mercato di Ballarò nacque per raccogliere e porre in vendita i frutti delle
terre fertili palermitane della Conca d’oro, ortaggi, cereali, verdure,
olio, vino, e tutto il resto. Nei decenni e nei secoli successivi, cominciò a
vendere un po’ di tutto, carni, tessuti, calzature, vestiario, prodotti per la
casa, insomma, un vero iper-mercato all’aperto, che oggi vanta diverse tavole
calde, bar, trattorie, bancarelle di cibo palermitano popolare. Da questo punto
di vista possiamo certamente dire, senza la possibilità di essere smentiti, che
"i primi grandi magazzini" dell’Occidente furono inventati a Palermo!
Oggi
Ballarò è il più grande mercato all'aperto di Palermo, e si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta
Sant'Agata, per oltre 500 metri di percorso, arricchito
di piazzette, chiese antichissime, conventi, slarghi e viuzze dove si trovano
diversi venditori stanziali. Ballarò si trova all’interno dello storico
quartiere popolare denominato Albergheria e in
origine era il primo luogo che si doveva attraversare entrando in città da Porta Sant'Agata, nei pressi dell’attuale
Stazione Centrale.
Ma perché il mercato di Ballarò è così
importante per conoscere la città di Palermo?
Perché
si respira l’aria popolare e più vera della nostra città. I 5 videoclip riportati a seguire, dopo questa breve
parte narrativa, sono significativi e dimostrano la vivacità e la straordinaria
atmosfera che si respira visitando e passeggiando tra le bancarelle del mercato
di Ballarò.
Le abbanniate dei venditori, le contrattazioni tra il
compratore e il mercante, il parlare ad alta voce, le scene vere che si vedono
tra i tanti protagonisti del mercato, la multietnicità di popoli e di genti che
ha una tradizione antichissima, millenaria, sin dalle origini della città di
Palermo; oltre ai profumi, ai colori, ai suoni, al vociare, a tutte le lingue
che arrivano all’orecchio del visitatore che percorre gli oltre 500 metri di percorso del mercato. Ecco, tutte
queste cose fanno del mercato di Ballarò un vero teatro all’aperto permanente, che
apre la scena alle sette del mattino e la chiude nel tardo pomeriggio dando poi
spazio ai tantissimi bar, enoteche, trattorie, ristoranti, bancarelle con cibo
popolare palermitano preparato al momento quali le stigghiuola,
la frittula, la grattatella, lo sfincionello (vedi videoclip a seguire), il pane con
le panelle fatte di farina di ceci, quello con le crocché fatte di farina di
patate, il pane 'ca meusa (con la milza), le
arancine, il polpo caldo caldo tirato fuori dalla quarara
(pentolone) di rame, fatto a pezzettini con coltelli affilatissimi
e servito al cliente con una spruzzata di limone siciliano, i babbaluci (lumache) serviti con pepe e una spruzzata
di sale di Marsala, il pesce fresco, i calamari, le patate bollite, i carciofi
bolliti, le melenzane alla parmigiana, le zucchine impanate, e tantissime altre
pietanze tipiche del cibo popolare palermitano, ai quali si aggiungono tutti i
piatti tradizionali delle tante osterie e trattorie che si susseguono lungo la strada, e i
variegati dolci palermitani da gustare nelle pasticcerie
che afferiscono al mercato. Tutto servito e accompagnato dai commercianti con
battute e con un linguaggio musicale, ospitale, vivace, divertente, tipico
palermitano che lascia trasparire un’armonia multiculturale che va dall’Africa
al Medio Oriente, dallo spagnolo al francese, dai paesi del nord Europa alla
Grecia. Insomma, un’immersione incredibile di sicilianità e di vera cultura
mediterranea.
Chi
visita Palermo e non va a Ballarò, perde sicuramente l'opportunità di conoscere
la mia città, quella vera, più antica e popolare.
Per i
visitatori e per i turisti che dovessero venire a Palermo, il mio consiglio è
quello di passare un’intera mattina a Ballarò, dalle 8:00 alle 14:00,
fermandosi lì per il pranzo tra le bancarelle, e scopriranno la vera città che
pulsa vitale e vive lì da decine di secoli!
Andrea Giostra
La
Frittula del mercato di Ballarò di Palermo | CUCINA DI SICILIA
da YouTube
da
Facebook Watch
4 minuti al Mercato di Ballarò, all'antica
caffetteria della signora Di Maria, col sosia di Adriano Celentano. Sabato 13
marzo 2021 ore 11:45.
da YouTube:
Sfinciuneddu
palermitano al mercato di Ballarò di Palermo | La bancarella del sig. Mauro |
CUCINA DI SICILIA
da YouTube:
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La
Grattatella del mercato Ballarò di Palermo | CUCINA DI SICILIA
da YouTube:
da Facebook Watch:
5 minuti al mercato storico di Ballarò di
Palermo, Sicilia, "Con la classica Abbanniata dei commercianti" e
"Il lancio du' miluni", domenica 12 luglio 2020, ore 8:25.
da Facebook Watch:
da YouTube:
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI PER
APPROFONDIMENTI:
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Illustrata, Edizioni d'arte Kalós, Palermo
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