Nicoletta Sipos e la biografia di Colette, la scrittrice, attrice e imprenditrice francese. 1° volume della collana "Femminile singolare"

Arriva in libreria il 27 maggio il primo volume della neonata collana "Femminile Singolare" diretta da Sara Rattaro, la biografia romanzata di una delle donne più provocatrici, emancipate, ribelli, seducenti e carismatiche del XIX secolo: la scrittrice, attrice e imprenditrice francese Sidonie-Gabrielle Colette (Saint-Sauveur-en-Puisaye, 1873 – Parigi, 1954) raccontata dalla penna di Nicoletta Sipos nel romanzo “Colette. Un sogno audace”.

Narrare la figura di Colette significa percorrere un’epoca di grandi cambiamenti, rivoluzioni culturali e ambizioni che lei ha saputo incarnare perfettamente muovendosi spesso contro-corrente, tra scandali, eccessi e un’attività prolifica e poliedrica in diversi ambiti che però mai le impedì di trascurare la sua più grande passione: la scrittura.
Colette inseguì tra contraddizioni e ambiguità il sogno più audace per una donna del suo tempo: essere padrona di sé. Continuò a muoversi tra poli opposti. Il primo marito, l’editore, pubblicitario e giornalista Henri Gauthier-Villars (Willy), la chiudeva a chiave per costringerla a scrivere, ma finì apprezzata da Proust, Cocteau, Gide. Diede scandalo danzando nuda al music-hall e al celebre Moulin Rouge e per i suoi molteplici amori, ma tornava bambina con un sorriso. Era raffinata, ma bazzicava i bassifondi.
Creò cosmetici su consiglio di André Maginot – lo stratega che progettò la linea difensiva francese sfondata dai tedeschi nel 1940 – e dall’impresa fallita imparò a scrivere testi pubblicitari per le sigarette Lucky Strike e le automobili Ford. Voleva far frustare a sangue le femministe e chiuderle in un harem, ma rifiutò di entrare nell’Académie Française perché era preclusa alle scrittrici.
Ebbe compagni che potevano essere suoi figli, ma ignorò la sua unica figlia, lei pure di nome Colette, dicendo che generazioni diverse non dovevano vivere insieme. Eppure la figlia si dedicò al culto della madre e volle essere sepolta accanto a lei. Ed è alla figlia che Nicoletta Sipos ha affidato il racconto per scavare nei fatti della biografia di questa straordinaria donna apprezzata e amata ancora oggi.

Nicoletta Sipos – Scrive di libri su “Chi” e sul blog nicolettasipos.it. Italiana di origini ungheresi, considera un punto di forza elaborare i suoi romanzi da storie vere, la sua vita di Colette corrisponde a questo criterio. Si è occupata di violenza domestica (“Il buio oltre la porta”); di maternità assistita (“Perché io no”); della Shoah in Ungheria (“La promessa del tramonto” e “La ragazza con il cappotto rosso”). Con “Lena & il Moro” ha trasformato in noir l’incontro tra una professoressa in pensione e un giovane sbandato alla vigilia di Natale. È sposata con l’uomo più paziente del mondo, ha quattro figli e sei nipoti.
Fattitaliani

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