Giulia Ferraro e il 1° singolo “STR**ZA”: la mia musica mi rispecchia al 100%. L'intervista di Fattitaliani

Delusione, incertezza e insoddisfazione: sono gli stati d'animo rintracciabili in “STR**ZA” primo singolo di Giulia Ferraro, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
Frutto di una lunga collaborazione con il produttore Okrim, la canzone nasce da una storia d'amore rimasta in sospeso, di cui però si sa il finale - racconta la stessa giovane cantautrice - un po’ come gli asterischi nel titolo del brano che cercano di nascondere qualcosa di ovvio. Fattitaliani l'ha intervistata.

Decidere di esordire con un titolo così forte fa capire un po' che personalità hai, come sei fatta?

Sono una persona determinata, sincera, ironica e permalosa, se le due cose posso coesistere, sono una che si mette spesso in discussione, e con tanta voglia di imparare e conoscere. La mia musica mi rispecchia al 100% e l’unica regola che seguo quando scrivo è quella di avere coraggio, senza la paura di sbagliare, perché tanto poi si sbaglia comunque. Da qui, la scelta di esordire con un titolo così forte, che risponde ad un brano, in cui non c’è la paura di ammettere i propri sentimenti e anche le proprie colpe e che parla proprio di quell’atteggiamento, la “stronzaggine”, forse anche di difesa, che se portato all’estremo, come ogni cosa, finisce per distruggere ciò che di bello c’è, e che difficilmente si trova.

Avete dibattuto un po' sul fatto di mettere gli asterischi o lasciare l'intera parola?

In realtà no, perché questa soluzione si riallaccia al significato del brano, quindi l’ho proposta e ci siamo trovati subito d’accordo. Mi spiego: STR**ZA parla di una storia d’amore in bilico tra la voglia di riconciliazione da una parte e la rassegnazione dall’altra. Alla fine dei conti però si sa dove pende l’ago della bilancia, e cioè verso un’amara fine. Quindi il titolo, celando qualcosa di in realtà ovvio e scontato, rappresenta proprio il fatto che entrambe le parti in causa della relazione sanno come andrà a finire.

Quanto incide sulla tua ispirazione l'ambiente circostante dove vivi e che frequenti?

Direi al 100%. Scrivo di quello che mi accade e che mi accade intorno. Traggo ispirazione dalla quotidianità che cerco poi di riportare sulla carta e nelle canzoni attraverso l’utilizzo di immagini il più concrete possibili. Spero che le persone possano immedesimarsi anche solo per un secondo nei testi che scrivo, nella loro semplicità, che poi nasconde sempre qualcosa di più profondo. Quindi cerco di essere sempre trasparente quando scrivo, libera da ogni condizionamento.

Nella tua formazione c'è un artista o anche una canzone che ti ispira e ti accompagna sempre?

In realtà no, nulla di specifico. Ascolto molta musica, generi anche disparati tra loro: il cantautorato, l’indie, il blues, il rap, l’elettronica, il funk. La musica è così variopinta ed ogni genere è interessante. Il mio “stile” sicuramente si radica sul pop/indie-pop, ma cerco, con il mio produttore, di sperimentare, di contaminare questa base, che c’è e che mi rappresenta. Lavoriamo tenendo sempre la mente aperta in questo senso, perché credo che poi mettersi costantemente in discussione, alla prova, lasciarsi toccare da ogni colore e sfumatura della musica, sia indispensabile per crescere. 

Cosa speri venga subito percepito della tua sensibilità artistica da questo brano?

Ma più che altro spero che le persone possano riconoscersi nelle mie parole, perché per me il goal sta lì. Spero si avverta il contatto con la realtà, quella di tutti i giorni, che in un certo senso ci accomuna e ci avvicina tutti. Spero si percepisca la sincerità del mio approccio alla scrittura e la passione smisurata che nutro per la musica.

Seguirà un progetto più ampio?

Da tempo ormai stiamo coltivando questo progetto, abbiamo piantato molti semini che sono pronti e non vedono l’ora di sbocciare. Insomma, è un progetto concreto, e STR**ZA è solo l’inizio. Siamo pronti ad uscire con qualcosa di nuovo, abbiamo voglia di farvi ascoltare tutto ciò su cui stiamo lavorando con estrema dedizione e voglia, tanta voglia di fare. Per cui chissà, un domani, non troppo vicino e non troppo lontano, un EP o un album… Il materiale c’è, voi siete pronti ad ascoltarlo?

BIOGRAFIA
Giulia Ferraro, classe 2001, vive a Brugherio, in provincia di Monza, dove frequenta l'ultimo anno di liceo scientifico. Si avvicina alla musica da giovanissima e inizia a suonare la chitarra a 12 anni: questo strumento diventa una passione che la accompagna ovunque. La sensazione che la sola chitarra sia quasi “incompleta” porta Giulia a iniziare a cantare sui brani che suona, scoprendo un talento che coltiva con corsi di canto e dedicando tempo ad affinare la sua scrittura. Nel 2018 conquista il terzo posto nella categoria Nuove Proposte in occasione del Premio Mia Martini con il suo inedito “Il Silenzio”. Il suo stile è un mix tra l’indie e il pop e i suoi inediti nascono da sentimenti autentici, vissuti ed espressi in maniera diretta con energia ed emotività: la sua voce calda e potente è capace di coinvolgere e affascinare, lasciando sempre il suo ascoltatore con la curiosità di voler sentire il prossimo pezzo. È facile riconoscersi nei testi di Giulia, che è in grado di descrivere la complessità dei sentimenti con un linguaggio semplice. A fine gennaio 2021 esce in radio e in digitale il suo primo singolo, “Str**za”, un progetto musicale realizzato insieme al suo produttore Okrim.
 
Fattitaliani

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