Rettore a Radio1 Musica: mi fa molto piacere che i giovani trovino in me un'app di divertimento

Rettore un'artista originale, una cantautrice innovatrice, un personaggio fuori dagli schemi e anche e soprattutto una persona autentica. L'abbiamo appena ascoltata ai microfoni di Radio1 Musica, ospite di Gabriele Brocani e Rita Rocca, disponibile a rispondere alle tante domande che gli ascoltatori le rivolgono. 
L'ascolto di "Kobra" che ha compiuto 40 anni ha dato inizio alla puntata e alla chiacchierata. 
Un brano sempre cantato e attuale: "Che io continui a incuriosire i giovani e trovino in me un'app di divertimento mi fa molto piacere".
Anticipatrice di mode e tendenze, commenta: "Io ho fatto semplicemente me stessa e ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini; le persone che si mostrano "diverse" sono solitamente molto osteggiate, io sono stata guardata come una pazza, ma mai come diavola". 
Conferma il rapporto burrascoso avuto con la madre. Sì, perché lei era fortemente indisciplinata. Io ero nelle regole del tempo e lei invece era un po' Greta Garbo, vanesia, io più pratica e contadina. Pensava che le persone fossero in mala fede: non poteva accendere la tv per vedermi "in mutande". 
Si passa ad ascoltare estratti da "Maria Sole" composta sulla scia di cantautori come De Gregori, Venditti, Guccini, Baglioni, "Carmela", "Eroe" (una canzone attualissima). 
Sono sempre stata di rottura: Maria Sole parlava di aborto, di bambini abbandonati, ci sono delle coppie che si amano e vogliono avere dei bambini e altri che li considerano un intruso e li lasciano. Parlare dell'argomento in quegli anni e anche tuttora è difficile, perché stiamo andando indietro: dovremmo essere più solidali e invece ci facciamo la guerra.
Il cambio di look e di musica: l'adolescenza porta a un cambiamento ormonale e fisico. Ero cicciotta e non mi accettavo: io dico ai giovani di accettarsi. Mai trovato l'equilibrio. 
Riferimenti. Io sono fan di Elton John, prima del duca bianco. Bowie ha infranto e spaccato facendo quello che gli pare arrivando con le sue diversità e il suo istinto e non con uno spartito scritto in punta di penna.
Glitter sul viso. Un cantante deve avere un po' di magia di Natale, di Carnevale, di Halloween per avere un po' di mistero e allegria. Il glitter, l'oro, l'argento fanno parte della scena. 
Dopo l'ascolto di Lamette si parla di Mia Martini -Lei aveva capito che ero una cantante-, Marcella -una grande cantante-, Loredana Bertè una pantegana: non basta essere la sorella di qualcuno per essere una grande artista. Non sa canta', ma sa mostrarsi. Non sono buonista. Dico quello che penso: molte altre dovrebbero avere quello che ha avuto lei, che cerca di impietosire perché "devo pagare il mutuo della casa"... 
I conduttori glissano per evitare ulteriori strascichi e si parla di Claudio Rego e di "Splendido splendente", una prova di fiato, con trappole ritmiche inventate da Tullio De Piscopo, con tempi anticipati che mette in difficoltà chi non ha voce o senso del ritmo. 
Racconta di una gara fatta con i suoi amatissimi cani, Lupo e Collins, e dell'amore gratuito e assoluto degli animali: quando li prendi, è per sempre

Fattitaliani

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