Opera, Elena Farnova interpreta Amneris "personaggio splendido, ricco di sfaccettature". L'intervista di Fattitaliani


Al Teatro antico di Taormina il 31 agosto torna in scena nell'ambito del Mythos Opera Festival "Aida" di Giuseppe Verdi interpretata dal soprano Marina Gubareva, mentre il mezzo soprano Elena Farnova vestirà i panni di Amneris, la rivale in amore. Il condottiero egizio Radames sarà interpretato dal tenore Roberto Cresca (intervista), già protagonista al debutto dello scorso 11 agosto. L’opera, a causa delle ormai note ed inevitabili restrizioni dettate dalle norme anti Covid-19, andrà in scena in forma concertata. Fattitaliani ha intervistato Elena Farnova.
Amneris è un personaggio "negativo" nell'immaginario: per un'artista che significato ha interpretarlo, anche vocalmente?
Io non vedo "negatività" in Amneris, io vedo solo una donna innamorata! Amneris è la figlia del Faraone, ha potere, è bellissima e intelligente ma tutto questo non basta a garantirle l'amore di Radames, che le preferisce una schiava!!!!!!! È questa cosa che non riesce ad accettare e che la fa infuriare, ma questo non la rende un personaggio negativo, anzi, alla fine lei stessa soccomberà al potere di una religione che non lascia scampo al suo amore e che la renderà a sua volta vittima. Amneris alla fine perde tutto, non riesce a conquistare Radames e non riesce a far prevalere il suo potere "politico" su quello dei sacerdoti e a salvargli la vita. È un personaggio splendido, dalla personalità ricca di sfaccettature: passa dalla gelosia alla frustrazione, dalla simulazione alla gioia più autentica, alla disperazione... È certamente uno dei ruoli che dà più soddisfazione interpretare, non è monocorde, ti regala mille colori da sfruttare, che Verdi ha saputo rendere magnificamente con una tessitura complessa come il personaggio che alterna al colore brunito della vocalità, slanci decisamente sopranili, alla drammaticità di un amore profondo ma non corrisposto, il lirismo dell'amore puro.
Il suo comportamento potrebbe essere in parte giustificato? che cosa Le direbbe se ne avesse l'opportunità?
Certo che il comportamento è giustificato! Non dimentichiamoci che la causa del dramma non è Amneris, lei non ha colpa per la condanna di Radames, mai avrebbe voluto che succedesse e fa di tutto perché non accada. È Aida che porta Radames a rivelare i piani degli Egiziani, Amneris non può che prenderne atto ("Traditor!") e arrabbiarsi. Quindi, quello che rimane da giustificare è la gelosia verso il suo amore e il non capacitarsi di come possa preferire a lei, bella, potente, passionale, un'umile schiava, meno bella e dal carattere decisamente meno definito. Al posto suo, credo che qualunque donna farebbe fatica ad accettarlo, no? ...cosa le direi? Cosa si può dire a un amore coinvolgente e totalizzante?

La formula concerto cosa toglie alla resa di un personaggio? o che cosa dà?

Aida è un'opera decisamente scenica, basti pensare che per la prima rappresentazione le scene e i costumi furono ricostruiti sulla base di descrizioni storiche e bassorilievi artististici. La forma di concerto però, secondo me, può aprire un'ulteriore dimensione, lasciando che sia la musica stessa a disegnare nell'immaginario dell'ascoltatore la sua forma visiva senza i limiti obiettivi della materia e stimolando l'esecutore a cesellare musicalmente ancora di più il personaggio, che, scevro di tutte quelle caratterizzazioni che i costumi e le scene danno, deve essere colorato e sfumato.
C'è un personaggio femminile dell'opera in cui personalmente si riconosce maggiormente?
In realtà, trovo un pezzo di me in ogni personaggio... e ogni personaggio riesce sempre a regalarmi qualcosa che non mi appartiene: è mio lo spirito libero di Carmen, la combattività di Amneris, la passionalità di Santuzza... ma è tremendamente coinvolgente anche provare la sensualità di Dalila, la magia di Ulrica, il rimorso di Azucena...
Come vede il suo percorso? si guarda indietro per fare di volta in volta un bilancio?
Per carattere tendo a non guardarmi indietro, piuttosto tengo quello che di buono ho trovato nel percorso e lo porto con me nel presente e nel futuro. Quello che per me è assolutamente fondamentale è cercare di dare il massimo che posso nel momento specifico, poi chiaro che il tempo e l'esperienza fanno il loro corso e aiutano a crescere (almeno si spera!).
Ci sono stati degli incontri particolarmente formativi che hanno rinforzato in Lei l'amore verso l'opera?
La mia prima, vera insegnante è stata Anita Cerquetti. Più che un rapporto insegnante/allieva, avevamo un rapporto madre/figlia e questa estrema confidenza mi ha permesso di entrare e toccare con mano il mondo dell'opera attraverso una grandissima artista. Poi l'incontro con il M° Marco Boemi prima, e il M° Carlo Colombara dopo, artisti straordinari e uomini di una levatura eccezionale, ha fatto il resto... Devo confessare che non so cosa farei senza di loro, per me sono fondamentali nella vita come nell'arte. Giovanni Zambito.


Sul palco del suggestivo Teatro greco saliranno anche Alessio Quaresima Escobar, nei panni di Amonasro; Sinan Yan, in quelli di Ramfis; Dante Roberto Muro, nel ruolo del Re; Federico Parisi, in quello del messaggero; ed infine Dominika Zamara nei panni della sacerdotessa. Un pianista d’eccezione accompagnerà i solisti ed il coro Katane, diretto da Carlo Palazzo, il maestro Marco Boemi, direttore d’orchestra tra i più apprezzati sulla scena internazionale. Soddisfazione per i risultati sin qui ottenuti sono stati espressi dal Sovrintendente e dal direttore artistico del Mythos Opera Festival, rispettivamente Gianfranco Pappalardo Fiumara e Nino Strano. “Il 31 agosto al Teatro antico di Taormina, perché è nostra abitudine privilegiare questi siti di pietra così importanti che io, tra l’altro, valorizzai anni fa con il Circuito del Mito, su idea di Franco Zeffirelli e con la direzione di Giancarlo Zanetti, sarà eseguita ancora una volta l’Aida - dichiara Nino Strano - Sarà impreziosita, rispetto a quella che abbiamo con successo già fatto nello stesso Teatro antico da alcuni movimenti scenici ed altro. Sono sicuro che riscuoterà l’apprezzamento del pubblico. Aida è un’opera eccezionale, amata dal pubblico di tutto il mondo, che ha visto le più grandi voci cimentarsi nei diversi ruoli, sia maschili che femminili. Aspettiamo il consenso del pubblico e siamo certi che ci sarà”.
  


Fattitaliani

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