Eppure la Resistenza è il loro vanto! Forse non sono più
rossi, o chissà, si saranno scoloriti con il tempo! Sono confusi, cantano Bella
Ciao ed umiliando chi giace lassù in montagna sotto l’ombra di un bel fiore, definiscono
Partigiani gli immigrati irregolari.
Hanno reciso le loro radici sconfessando ogni loro
creatura, a Potere Operaio oggi preferiscono il Bilderberg, alle piazze le
poltrone ed i privilegi, a Lotta Continua le banche.
Si colorano di una prezzolata solidarietà “portando in
salvo” solo quell’essere umano reso fonte di guadagno.
Un quadro deprimente che colora i nostri tempi, ma la
colpa non può ricadere sul mostro che l’urna crea e che vive in Parlamento, ma
esclusivamente su quella mano mossa da una mente inintelligibile che per sua
natura finisce per amare il proprio carnefice.
In ossequio dei mercati e dei banchieri è stata messa al
bando la volontà popolare e chi dovrebbe garantire la Costituzione spesso cade
nella trappola della procrastinazione. La coerenza politica, oggi si è estinta
ed il potere è gestito da un “democratico” buco nero alimentato e tenuto in
vita dal collasso gravitazionale delle stelle.
Falsità e ambiguità, ormai assodate, da destra a sinistra
non lasciano spazio alla giustizia, alla legalità ed ai diritti, la società è
immunodepressa e la variopinta politica affetta da parlamentite acuta ne
approfitta per violare ogni forma di democrazia.
Questo è il vero virus che sta distruggendo l’Italia, un
virus che si alimenta di potere, di denaro, di privilegi e di paura. Paura di
perdere quello che si possiede e paura di non ottenere quello che si
desidera, paura dei deboli che temono la violenza dei forti, paura dei forti
che temono la ribellione dei deboli.
Un potere che stravolge le menti che porta a non
rinunciare ed a non riconoscere il proprio fallimento e la propria incapacità,
che produce modelli e miscugli di surrogati politici ibridi ricchi di palesi
discordanze, che adottano sistemi e linguaggi diversi, esempio ne siano le
Stelle che dettavano tagli costituzionali a fronte di grandi risparmi,
trascinando il paese nello spreco referendario, per poi ravvedersi un mese
prima, fino a proporre il contrario.
Questa Italia, paese di santi, poeti e navigatori, ma
soprattutto di saltimbanchi, malfattori faccendieri e ciarlatani, riesce sempre
a stupire e con largo anticipo, a disprezzo della futura volontà referendaria,
edita la Nuova Costituzione aggiornata alla legge costituzionale sulla
riduzione del numero dei parlamentari!
Storie di un “regime democratico” dove votare serve ben
poco e dove chi vince non governa, storie d’imperio in un Vascello ricco, “a
destra e a manca”, di privilegi e dispense in cui colori ed ideologie si
trasformano in materiale di colliquazione.
Storie di un popolo raggirato che rischia di violare
l’equilibrata rappresentanza democratica, diminuendo il numero di parlamentari,
senza capire che l’unica cosa da tagliare realmente sono gli sprechi, gli
stipendi ed i privilegi di chi si presta liberamente a servire la nazione.
Storie di un popolo autolesionista che consapevole della
caduta dei valori e delle ideologie ostenta ancora confuse appartenenze e
sbiaditi colori, un popolo che non si ama e che non ama, un popolo spettatore
pagante in un teatro senza Dio.
Non più “resistere” ma ripartire dalla ricerca
dell’incolore e ritrovarsi nei meriti, affermando le virtù…, è l’unica
salvezza. “Le funzioni di Senatore e Deputato non danno
luogo ad alcuna retribuzione o indennità” (Art. 50 dello
Statuto Albertino)
*Vice
Direttore del Corriere Nazionale - www.corrierenazionale.net