wLOG presenta l'ep "Nisba" quattro brani che vengono in modo verace da dentro me. L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani
Il termine milanese “Nisba”, che vuol dire “niente”, è il titolo dell'ep del cantautore, poeta e artista wLOG in uscita digitale venerdì 10 luglio (distribuzione Artist First): “niente ci può toccare, di niente ci importa, niente ci può fermare e niente forse rimane.”: sono le quattro diverse fasi e versioni di “nisba” proposte nei quattro nuovi brani dell’Ep. Fattitaliani lo ha intervistato.

Perché la scelta del nome "wLOG"?
Ciao! wLOG è un acronimo ancora secretato che mi porto dietro da molti anni, Quattro parole per me molto importanti. Mi è sempre piaciuto il fatto che in matematica il wlog sia la dimostrazione applicabile a tutti i casi che si fonda però su un  caso speciale. Ecco mi sento un po' quel caso….
C'è un elemento, uno stile che accomuna le tracce dell'ep?
Certamente la spontaneità della canzone. I brani vengono in modo verace da dentro me. Ho cercato di differenziare il sound delle tracce proprio per dare spunti diversi all’ascoltatore. Quattro fasi di un racconto attuale che si sviluppano eterogenei anche nel sound e non solo nei testi e nella melodia.
Che cosa emerge di wLOG come persona dalle canzoni del disco?
Una persona che sa reagire e che soffre in silenzio. Una persona che sa stare da sola, ma che allo stesso tempo è molto sensibile. Diciamo apparentemente duro, ma con un cuore molto tenero.
Quando scrivi un testo, sai immediatamente se si tratta di una poesia o di un brano da mettere in musica?
Se scrivo una canzone di solito nasce tutto insieme. Ho musicato pochissime volte un testo di una mia poesia. Di solito la canzone nasce con parole e musica sin dall’inizio e in pochissimo tempo si sviluppa sempre intrecciando testo e note. Una cosa magica per me. Ancora inspiegabile.
Che cosa ti auguri si arrivi a percepire dall'ascolto di "Nisba"?
Spero arrivino emozioni. Spero che NISBA possa dare verità, sentimento e capacità di reazione. Giovanni Zambito.

L'ep:
“Nisba” apre con “Cervello parboiled” è la metafora del “niente ci può toccare”“ma davvero niente ci può più toccare? Una esperienza forte rende più cinici? - si chiede wLOG - Da queste domande nasce una canzone che nasconde un grande cuore che batte dietro una maschera.  Un cervello che si crede resistente alle alte temperature come il riso parboiled”. Il secondo brano è “Tremometro” che rappresenta il “di niente ci importa”. Un brano ipocondriaco che descrive sensazioni confuse tra brividi e solitudine per un amore diviso dalla vita, dalla lontananza e dall’impossibilità di vedersi.  “Suppergiù” che ci racconta il “niente ci può fermare”: “due amanti che semplicemente che nel loro fluttuare realizzano la loro libertà. Due amanti in fuga che si sentono “suppergiù” come eroi”. Il disco si chiude con “Ehi carovita”, brano che spiega il “forse niente rimane”: “Davvero non rimane niente? La vita di oggi ha un costo caro e spesso spazza via tutto, ambizioni, velleità, debolezze e sensibilità.”
Note biografiche: 
wLOG è un cantautore, poeta e artista milanese: la sua musica si muove tra il prog, il punk, l'elettronica, l'indie e il pop. Esordisce come solista nel 2018. Nel marzo 2019 esce il primo album "wLOG". Il sound viene definito switch pop: un groove familiare, ma allo stesso tempo lontano da ciò che si è abituati ad ascoltare. wLOG vuole trasportare verso il futuro la purezza della canzone, della melodia, del sentimento e del testo intimo. Un lancio di nuove miscele di suoni fusion tra clubbing, edm, synth e spunti sperimentali. Gli ultimi due brani sono “Un colpo solo” (inserito nelle playlist Spotify “Scuola Indie” e “Indie Italia”, qui il VIDEO) e “Indiani d’America” (VIDEO) e “Naftalina”.

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