Teatro, la stagione 2020-21 del centocinquantenario del Quirino


“È strano...” No, non è l’incipit dell’aria finale di Violetta nel primo atto della Traviata. È solo una constatazione del nostro stato d’animo mentre ci accingiamo a presentare a voi tutti la stagione 2020-2021. La stagione del centocinquantenario del Quirino!


È strano perché abbiamo sofferto tutti per la calamità che ci ha colpito, pandemia che forse ci ha voluto ricordare che la corda di Madre Natura era ormai troppo tesa e stava per spezzarsi. Noi dello Spettacolo, come molte altre categorie, abbiamo vissuto e stiamo vivendo mesi terribili di incertezza, disoccupazione, perdite finanziarie ingentissime, paralisi del sistema.
Ma è forte in tutti noi, noi del Quirino, e tutti noi del Teatro in ogni angolo del mondo, la voglia di ricominciare.
Vedete, proporre il teatro in TV è molto, troppo difficile. È impossibile vivere sul palco una scena d’amore senza baciarsi perché mascherati. Come è limitativo costringersi solo a dei monologhi con 200 persone in platea in uno spazio di mille posti.
Il Teatro è libertà e a nostro avviso, proprio per questo o si fa o non si fa.
Il teatro Quirino nella sua storia non è mai venuto meno alla sua vocazione di tempio della prosa e al rispetto del suo pubblico, ma nelle attuali condizioni non saremmo liberi di darvi quello che per centocinquant’anni il nostro teatro vi ha offerto. 
Quindi... Ricominciamo. Ricominciamo invece che dai primi di ottobre, come ogni anno, dal 22 dicembre, con la passione che ci ha sempre contraddistinto, certi che tutti voi, tutti i fedeli abbonati, tutto il nostro meraviglioso pubblico, sentiate come noi la necessità di ritrovarci.
Voi in platea, noi in palcoscenico, con le stesse emozioni, ancora una volta. Insieme. Perché la nostra arte è l’unica tra tutte le arti che ci concede la possibilità di questa “comunione” totale tra pubblico e attori, che insieme celebrano un rito che trasporta in altri mondi, in altre epoche, un sogno collettivo.

Abbiamo voluto essere i primi a presentare la stagione, perché il Quirino per la sua storia ha anche il dovere di essere da sprone a tanti altri teatri, che speriamo da qui a poco riaccolgano il proprio pubblico. Lo facciamo con l’ottimismo della volontà e della ragione, partendo dal 22 dicembre, quando, ci auguriamo, le rianimazioni saranno inoperose e tutti gli “attualmente positivi” saranno “finalmente negativi”, quando corvi e cassandre avranno finito di litigare tra loro e la necessità di riabbracciarci avrà vinto la paura. Abbiamo sofferto, ci siamo fermati, siamo stati bravi e disciplinati e tra cinque mesi finalmente ci ritroveremo, senza compromessi, in sicurezza e serenità, con il Grande Teatro. 
Anche quest’anno, come da centocinquant’anni a questa parte, le tavole del nostro palcoscenico ospiteranno grandi attori e registi e i più interessanti autori classici e contemporanei del panorama internazionale.
Come dicevamo il Quirino compie centocinquant’anni, e noi, con tanti sacrifici e rinnovellato entusiasmo ne celebriamo degnamente il compleanno. Siamo il secondo teatro privato d’Italia per numero di abbonati (il primo è il Diana di Napoli), e se siamo riusciti a fidelizzare in questa misura il nostro pubblico, crediamo di averlo meritato. Celebreremo questa ricorrenza con un volume, una mostra e una festa. Lo faremo in semplicità e con orgoglio di appartenenza, come sempre.
E ancora una volta Buon Divertimento. 

Geppy Gleijeses    Guglielmo Ferro



                                             22 dicembre 10 gennaio
EMILIO SOLFRIZZI
IL MALATO IMMAGINARIO
                                                       di Molière
costumi Santuzza Calì
adattamento e regia GUGLIELMO FERRO



12.17 gennaio
MARIANGELA D’ABBRACCIO
DANIELE PECCI
UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO
di Tennessee Williams
traduzione di Masolino D’Amico
regia e scene PIER LUIGI PIZZI
(recupero stagione 2019/2020)



19.31 gennaio
PIPPO PATTAVINA  
MARIANELLA BARGILLI
                               UNO, NESSUNO E CENTOMILA
di Luigi Pirandello
regia ANTONELLO CAPODICI



2.7 febbraio
GIUSEPPE CEDERNA   VANESSA GRAVINA    ROBERTO VALERIO
TARTUFO
                                                       di Molière
traduzione di Cesare Garboli
adattamento e regia ROBERTO VALERIO



                                                      9.14 febbraio  
                                                   ENRICO GUARNERI
     L'ARIA DEL CONTINENTE
     di Nino Martoglio
regia ENRICO GUARNERI






16.21 febbraio
MANUELA MANDRACCHIA   GIOVANNI CRIPPA
LA PAZZA DI CHAILLOT
di Jean Giraudoux
adattamento Letizia Russo
regia FRANCO PERÒ



23.28 febbraio
ELISABETTA POZZI
TROIANE
di Euripide
adattamento di Angela Demattè
regia ANDREA CHIODI



2.14 marzo
GEPPY GLEIJESES   MAURIZIO MICHELI   LUCIA POLI
SERVO DI SCENA
di Ronald Harwood
traduzione Masolino D’Amico
regia GUGLIELMO FERRO



16.28 marzo
ANTONIO CATANIA   GIANLUCA RAMAZZOTTI
con PAOLA QUATTRINI
SE DEVI DIRE UNA BUGIA DILLA GROSSA
di Ray Cooney
versione italiana Iaia Fiastri
regia originale PIETRO GARINEI
nuova messa in scena LUIGI RUSSO



30 marzo 4 aprile
PAOLO BONACELLI   MARILÙ PRATI
                                       PROCESSO A GESÙ
di Diego Fabbri
regia GEPPY GLEIJESES
(recupero stagione 2019/2020)



6.11 aprile
MARCO PAOLINI
NEL TEMPO DEGLI DEI
il calzolaio di Ulisse
di Marco Paolini e Francesco Niccolini
regia GABRIELE VACIS







13.18 aprile
CLAUDIO CASADIO   ANDREA PAOLOTTI   BRENNO PLACIDO
LA CLASSE
di Vincenzo Manna
regia GIUSEPPE MARINI
(recupero stagione 2019/2020)



20 aprile 2 maggio
ALESSANDRO HABER
ALVIA REALE
MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
di Arthur Miller
traduzione Masolino D’Amico
regia LEO MUSCATO



4.9 maggio
LEO GULLOTTA
BARTLEBY LO SCRIVANO
di Francesco Niccolini
liberamente ispirato al racconto di Herman Melville
regia EMANUELE GAMBA
(recupero stagione 2019/2020)



11.23 maggio
GABRIELE LAVIA   FEDERICA DI MARTINO
LE LEGGI DELLA GRAVITA’
dal romanzo di Jean Teulé “Les lois de la gravité”
adattamento e regia GABRIELE LAVIA



25.30 maggio
MUSICANTI
Pino Daniele in musical
una commedia con le canzoni di Pino Daniele scritta da Urbano Lione e Alessandra Della Guardia
con la partecipazione straordinaria e la regia di MAURIZIO CASAGRANDE



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