Flaviana Pier Elena Fusi: "il mio romanzo è una lettera d’amore a mia figlia". L'intervista

Fattitaliani
Flaviana Pier Elena Fusi, scrittrice e manager, presenta il suo romanzo “Le Rivelazioni della stella Bianca” «È un libro che parla del potere della Verità. Più siamo veri con noi stessi, più la vita premia riportandoci le risposte che andiamo cercando.» Intervista di Andrea Giostra.

Ciao Flaviana, benvenuta. Grazie per avere accettato l’invito. Come ti vuoi presentare ai nostri lettori? Chi è Flaviana scrittrice e chi Flaviana manager?
R. Buongiorno Andrea, è un piacere per me. Grazie per le opportunità che mi offri, non solo di essere qui ora, ma per avermi affidato una rubrica: manna per il mio spirito, un ricambio energetico incredibile tra Mobmagazine e la sottoscritta.
Scrivo per passione e per diletto, ma soprattutto per esigenza personale. Al foglio che ho davanti rimando le mie sensazioni e la penna scorre così impetuosa, che a volte fatico a trattenerla. Attraverso la scrittura posso guardare meglio dentro me, scoprire lati reconditi che sommessamente restano sopiti nel quotidiano esistere. La scrittura è panacea per parecchi mali: la consiglio a tutti.
Un lapis ed una pagina bianca possono sortire miracoli e trasformare una vita: a me è accaduto. È stata magica rivelazione! Chiunque può scrivere, pertanto alla tua domanda do una semplice risposta, mi ritengo persona che lavora, scrive e che ha la fortuna di avere un pubblico che legge ciò che racconta, tutto qui. Le emozioni che mi rimandano i lettori sono pura meraviglia. Vivo di loro e con loro ed è con questo entusiasmo che mi trasporto nel lavoro. Senza freni dettati dalla ragione mi lascio condurre dalle esperienze che la vita mi offre, inventandomi dal nulla, creando imprese che guido personalmente; se questo vuol dire essere manager, allora si, lo sono.
Invece Flaviana nella sua quotidianità, al di fuori del lavoro e della scrittura?
Profondamente mamma, un ruolo che sento fino in fondo all’animo da sempre e per sempre. Fin da bambina mi immaginavo madre. Mia figlia è arrivata nel momento in cui avevo raggiunto quella maturità necessaria a prendermi cura di un’altra persona in modo pieno e consapevole. Mi sono permessa il lusso di regalarle la mia parte migliore. Nessun sacrificio per lei, ma una lei in me completamente. La sua vita è diventata la mia, le sue attività organizzano le mie giornate, i suoi orari stabiliscono i miei. Potrei definire fortuna questa mia condizione, ma lo è solo in apparenza, in realtà l’ho fortemente voluta. Tutte le mie scelte di vita si sono basate su questo: diventare la madre che desideravo essere.
Qual è la tua formazione letteraria e professionale? Ci racconti il percorso che ti ha portato a svolgere ciò che fai oggi?
Come ho detto è stata solo passione e il caso che caso non è, ha fatto il resto. Il titolo emblematico della mia rubrica parla proprio di questo “Quando nulla viene per caso”.
In realtà abbiamo sempre una responsabilità e un merito per trovarci in un momento determinato, in un luogo determinato. Nulla giunge casualmente, per spiegarlo meglio ci vorrebbe un altro libro ed è qui con te che assolutamente ne vorrò parlare quando questo accadrà. Un caso fra tanti arrivò tramite Linkedin, mettendomi in collegamento con il gruppo Tourist, rendendo possibile il connubio tra viaggio e scrittura. Divenni una tourist reviewer occupandomi di recensire strutture alberghiere. E il caso continua...
Sono psicomotricista ed ho lavorato parecchi anni nelle mie palestre. Gestivo e impartivo personalmente corsi di vario genere e grado, riuscendo così ad incrementare gli studi su più livelli, portando avanti un programma particolare relativo all’utilizzo della psicomotricità come supporto nella cura dei disturbi del comportamento alimentare. Fui antesignana perché la disciplina in questione, relativamente nuova, è stata sottovalutata. Nata in Francia intorno al novecento, veniva utilizzata in Italia, solo come sostegno nei casi di handicap motori e quasi esclusivamente rivolta a bambini, invece, potrebbe avere largo impiego anche con individui normodotati come ho potuto dimostrare, nella preparazione atletica dei miei clienti sia in palestra che nel mio studio privato.
Da buona ‘Gemelli’ ho bisogno di stimoli sempre nuovi che inseguo come un segugio. Le tracce sono le occasioni che la vita mi offre e che raramente mi lascio sfuggire. Sono sempre affamata di vita.
Come nasce la tua passione con la scrittura? Ci racconti come hai iniziato e quando hai capito che amavi scrivere?
Posso dire che fin dalle elementari si intuiva l’attitudine alla scrittura. Accadeva che la maestra leggesse i miei temi alla classe, ricordo che mi assalivano emozioni contrastanti: mi vergognavo, ma ero anche fiera di me. I compagni sorridevano e rimandandomi il loro compiacimento mi rendevano felice.
Attimi indelebili nella mia memoria che ancora mi inteneriscono. Ho sempre agito d’istinto nella vita e non distante dalla vita. L’impulso arriva ed io lo rincorro, così le occasioni di lavorare e di scrivere si sono inseguite parallelamente nel corso degli anni, talvolta incrociandosi magicamente. Già in passato mi affidarono una rubrica e presi al volo l’occasione senza farmelo ripetere due volte.
Ci parli del tuo libro “Le rivelazioni della stella Bianca”, come nasce, qual è il messaggio che desideri arrivi al lettore, quale la storia che racconti senza ovviamente fare spoiler?
Le rivelazioni della stella Bianca è libro nato senza coscienza di scrivere per un pubblico: non ne avevo proprio intenzione. Volevo semplicemente lasciare una lettera d’amore a mia figlia Bianca, che in quel momento si trovava in vacanza lontana da me. L’impellente desiderio di spiegarle quanto grande fosse il mio amore per lei, mi spinse a prendere una penna fra le dita. Il suo viso stampato davanti, occhi negli occhi, pagliuzze dorate che rifulgevano d’immenso. Mi persi in quella visione e cominciai a scrivere. La mano procedeva sola, dolorante, traendo da me il succo di vita. Il ruolo di madre si sovrappose a quello mio di figlia, come matriosche, noi femmine incastrate l’una nell’altra, ci raccontavamo la storia. Mi imbattei nell’amore, quell’energia che tutto travolge, sconvolge e che della vita stessa fa miracolo. Compresi come fossi la somma di tutti quei sentimenti trattenuti giù, in fondo all’anima, durante il mio incedere nel mondo. Pensai agli uomini che avevo amato e a quelle emozioni che credevo perdute; volli fortemente recuperarle, mi necessitavano come acqua. Volevo dissetarmi di loro. Scoprii che l’amore che mi ero faticosamente guadagnato e che avevo pagato a caro prezzo, era intonso dove lo avevo lasciato. Di questo ho narrato e di altro ancora, ma la cosa più incredibile è che mi accorsi da subito, che qualsiasi variazione apportata alla storia per renderla più accattivante, in realtà non funzionava, anzi, rendeva tutto stucchevole e insignificante. Cambiando anche solo un particolare, inesorabilmente la storia perdeva magia. Compresi come nessuna fantasia fosse più fantastica della realtà che accade.
Un’autobiografia in cui menziono i nomi reali dei personaggi, amici e amori vengono citati con loro licenza, per comprendere meglio come l’esistenza ci parli in modo palese. Un sottile velo ci separa da quell’oltre che non vogliamo vedere.
Andando a ritroso nel tempo ho ripercorso le mie vite precedenti, ritrovando quelle memorie antiche utilissime per capire di me e della mia vita di ora. I luoghi mi richiamano come magneti per ripescare pezzi d’anima rimasti lì intrappolati. Tutto fu rivelazione che mi permise di comprendere molto di più di quanto potessi immaginare. Ho scoperto l’amore universale che restituisce la pace del cuore. Auspico questo ai miei lettori: ritrovare la meritata pace è il mio messaggio per loro.
Chi sono i destinatari che hai immaginato mentre lo scrivevi?
L’unica per cui ho scritto è stata mia figlia, ma i destinatari sono tutti coloro che desiderano ritrovare la dimensione del proprio animo.
Una domanda difficile Flaviana Pier Elena: perché i nostri lettori dovrebbero comprare “le rivelazioni della stella Bianca”? Prova ad incuriosirli in modo che vadano in libreria e sui portali on line per comprarlo.
È un libro che parla del potere della Verità. Più siamo veri con noi stessi, più la vita premia riportandoci le risposte che andiamo cercando. Tratta del bene e del male in chiave diversa: è il ruolo che insegna a distinguere un’anima pura. La chiave del riscatto per ciascuno è il ruolo che ci eleva spiritualmente. La realtà è lì davanti a noi in modo così evidente da non riuscire a scorgerla, questo libro può aiutarne la visione. Tutto è riconducibile alle sorti dell’anima e tutto si trasforma, se letto nel giusto modo, in incommensurabile pace.
C’è qualcuno che vuoi ringraziare, che ti ha aiutata a realizzare quest’opera. letteraria? Chi sono queste persone e perché le ringrazi pubblicamente?
Paradossalmente devo ringraziare tutte le persone che hanno inferto colpi durissimi al mio vissuto: senza di loro non ce l’avrei mai fatta. Grazie davvero!
Charles Bukowski, grandissimo poeta e scrittore del novecento, artista tanto geniale quanto dissacratore, a proposito dell’arte dello scrivere diceva. “Non mi preoccupo di cosa sia o meno una poesia, di cosa sia un romanzo. Li scrivo e basta…I casi sono due: o funzionano o non funzionano. Non sono preoccupato con: questa è una poesia, questo è un romanzo, questa è una scarpa, questo è un guanto. Lo butto giù e questo è quanto. Io la penso così.” (Ben Pleasants, The Free Press Symposium: conversations with Charles Bukowski Los Angeles Free Press” October 31 November 6 1975, pp 14-16). Secondo te perché un romanzo, un libro, una raccolta di poesie abbia successo è più importante la storia (quello che si narra) o come è scritta (il linguaggio utilizzato più o meno originale e accattivante per chi legge?), volendo rimanere nel concetto di Bukowski?
Come Bukowski non mi preoccupo di indagare come e perché scriverò. Non mi sono mai piaciute le poesie, eppure scrivo il mio ‘bollettino meteo ai naviganti’ addirittura in rima. Partito per gioco sull’onda di un momento social, ha riscosso da subito, l’entusiasmo di un nutrito gruppo di amici, che lo hanno accolto così bene da divenire quotidiano appuntamento. Ogni giorno scrivevo sul mio diario facebook una sorta di filastrocca che misurava le emozioni della giornata. Senza quelle persone che puntualmente mi rimandavano la loro impressione, tale ‘bollettino’ non sarebbe nemmeno nato. Recentemente e per varie ragioni, l’ho trasferito su un canale radio, precisamente sulle onde di RADIO CRT, dove mi trovate tutti i lunedì. Presento il nuovo ‘Bollettino radio meteo’ inserito nel programma ‘Blaterando’ ideato e condotto dalla responsabile della testata giornalistica Anna Maria ESPOSITO, in onda dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle ore 13. In prossima uscita il libro cartaceo di quanto pubblicato su facebook, compresi i commenti degli amici. È il mio modo di ringraziarli e tenerli sempre vicini al cuore. Non potrei mai allontanarmi da questo gruppo che ormai considero come la mia famiglia.
Gli autori e i libri che secondo te andrebbero letti assolutamente, quali sono? Consiglia ai nostri lettori almeno tre libri e tre autori da leggere quest’estate, spiegando il motivo del tuo consiglio.
Luigi Pirandello per il relativismo psicologico a lui connesso. Attraverso le sue opere è possibile indagare la vita e la forma che ne vogliamo dare, attraverso la relazione con noi stessi prima e con gli altri dopo. Ricordo ancora il suo ‘ Uno nessuno centomila’ che vado qui a proporre.
Il secondo autore che mi piace citare è Hans Christian Andersen, che con le sue fiabe è rimasto nell’immaginario collettivo per insegnarci gli incantesimi esistenziali. ‘La piccola fiammiferaia’ è quella a cui rivolgo i miei pensieri ogni volta che la vita m’intrappola nell’immobilità che il divenire fa statico, perché legato alla dimensione materiale: una fiaba che rimanda speranza e pace.
L’ultima proposta è Carlos Castaneda col suo ‘Viaggio a Ixtlan’. Non aggiungo altro. La sola citazione per incuriosire coloro che vogliono andare oltre, un semplice invito fatto agli uomini di buona volontà.
Tre film da vedere assolutamente? Perché proprio questi?
Don Chisciotte della Mancia: una parodia della realtà che per il periodo storico di oscurantismo medievale, deve necessariamente trovare un codice segreto per bypassare importantissimi messaggi iniziatici legati alla tradizione ebraica e alla spiritualità tutta.
Mary Poppins perché ci insegna che la creatività è l’essenza dell’esistere. Basta cambiare la prospettiva per vedere il vissuto come una fantastica avventura. Quando ciò accade la realtà supera ogni strabiliante fantasia.
Sliding doors: è la porta scorrevole, quel particolare evento che accadendo in un dato momento, permette di vedere le nostre potenzialità e di scoprire ciò che possiamo veramente diventare. Ci dirige sulla giusta strada.
Quali sono i tuoi prossimi progetti e prossimi appuntamenti che desideri condividere con i nostri lettori?
Ho parecchie sorprese per loro, il primo è l’imminente uscita di un librosaggio, scritto a quattro mani con il Dr. Edoardo FLACCOMIO.

Un libro, un saggio, è librosaggio.

Traspare sulle pagine chiare, ciò che il tempo vuole raccontare. Venti vite incantate che da un accadimento vengono trasformate, immortalate in un momento che le fa volare sulle ali del vento. Dentro una vibrazione, giù intensamente, nel profondo di una missione.
Una ripartenza, un riavvolgimento che porta con sé la forza del cambiamento.
Tutto spiegato e cesellato in maniera sincera, da diventare d'ispirazione e fantastica istruzione.
Un percorso spirituale di grandezza celestiale. Leggi antiche, che tramandano il MODELLO ASSOLUTO; a tutti i lettori può venire in aiuto. Leggere per entrare in un mondo particolare, per imparare come ciascuno tenga con sé il lascia passare.
Sull'onda di una sinfonia la vita di ognuno può diventare alchimia. Rimandare il piacere di essere artefici del proprio potere. È librosaggio, uno strumento per affrontare il viaggio: la VITA.                                     Sempre grata
Flaviana Pier Elena FUSI
Fattitaliani

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