Alla scoperta delle bellezze d’Italia pedalando in Val D’Orcia

Un viaggio in bicicletta alla scoperta di alcune delle meraviglie artistiche, paesaggistiche e culturali della nostra penisola, raggiungibili e visitabili questa estate: secondo appuntamento domenicale 26 luglio ore 20:30 sul canale web "All’Ora di Amadeus"  per rilanciare la bellezza del nostro Paese, stimolando il turismo di e la valorizzazione dei beni culturali.

Il turista per caso è Lorenzo Caravella, scrittore e appassionato di viaggi, ha visitato la Val d’Orcia, Abbazia di Sant’Antimo, Abbazia di Monte Oliveto Maggiore e Bagno Vignoni.

Lorenzo ha pedalato tra i Castelli medievali, colline sinuose, borghi antichi, bellissimi agriturismo, casali isolati, viali di cipressi, favolosi vigneti ed oliveti, e campi di grano color dell'oro: sono solo alcuni degli elementi che formano i fantastici ed armoniosi paesaggi della Valdorcia. Attraversata dal fiume Orcia, dal quale la valle prende il nome, questa splendida regione a sud della Toscana.

Breve sosta nell’ Abbazia Sant’Antimo che è un’antichissima Abbazia abitata nei secoli dai monaci benedettini. La Chiesa attuale è stata edificata all’inizio del XII secolo, ma le origini dell’Abbazia sono molto più antiche. La leggenda fa risalire la fondazione di Sant’Antimo al IX secolo, all’epoca del Sacro Romano Impero, guidato dall’imperatore Carlo Magno, ritenuto il fondatore di una cappella, detta Cappella Carolingia, corrispondente all’attuale sagrestia. Certamente l’Abbazia esisteva nell’anno 814 quando l’imperatore Ludovico il Pio, successore di Carlo Magno, emana un diploma che la arricchisce di beni e privilegi. Il grande cantiere per l’edificazione della chiesa attuale prende avvio nel XII secolo, come testimoniato dalla Charta Lapidaria, un’iscrizione collocata nei gradini dell’altare maggiore che ricorda la donazione elargita all’abbazia dalla famiglia degli Ardengheschi nel 1118. Questo anno segna l’inizio del periodo di maggiore splendore di Sant’Antimo che diviene uno dei più ricchi e importanti monasteri della regione dal quale dipendono numerose pievi, castelli e poderi.

Ha pedalato fino alla Abbazia di Monte Oliveto Maggiore che è ancora oggi abitata dai monaci olivetani, ed è possibile visitare la meravigliosa chiesa, il grande chiostro con il celeberrimo ciclo affrescato con le storie di San Benedetto (XV-XVI secolo, iniziato da Luca Signorelli e portato a termine da Antonio Bazzi detto il Sodoma), la preziosa farmacia, la ricca biblioteca, il refettorio e un sorprendente, piccolo museo.

All’interno di questo sono esposte alcune importanti opere d’arte, alcuni acquerelli del ‘700 con le vedute dell’Abbazia, ed anche una tela donata ai monaci dall’Artista Luigi Mussini, insegnante di Amos Cassioli.

Immergendosi nel relax di Bagno Vignoni  è uno di quei posti in Toscana molto famosi nonostante le sue dimensioni non siano paragonabili a quelle di una cittadina. Perchè? Naturalmente, il motivo risiede nel suo fascino d'altri tempi, ma non solo...è dovuto, anche, alla presenza delle terme! Per questo ti consiglio di aggiungere una tappa al tuo itinerario e di fermarti a Bagno Vignoni, anche per godere dei magnifici e famosi panorami della Val d'Orcia, tra cui la Rocca di Tentennano a Castiglione d'Orcia.

La rubrica è a cura di Paola De Nisco e Lorenzo Caravella.
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