Un libro di testimonianze,
ricordi e drammi dei nostri soldati nei vari fronti di guerra - di
Goffredo Palmerini
L’AQUILA -
Un’altra opera Vincenzo Di Michele aggiunge alla
sua già ricca produzione, con questo ultimo libro
“Alla ricerca dei dispersi in guerra”, del quale è anche editore. Un volume intenso, di storie e testimonianze,
ma anche di dolorosi ricordi di famiglie italiane che nell’immediato dopoguerra
soffrirono l’angoscia per i propri cari, dispersi nei vari fronti bellici.
Mogli, madri, padri, fratelli, figli talvolta in tenera età, che aspettarono
invano il ritorno del loro familiare in armi alla fine del 2° conflitto
mondiale, senza avere altre notizie se non l’ultima lettera ricevuta dal
fronte. Vicende che, pur non riportate nei libri di storia, sono però incise
nel cuore e nella memoria di chi altro non poté fare se non tramandare di padre
in figlio il proprio dramma familiare.
Dalla campagna di Russia
dell’Armir alla tragica ritirata dopo la battaglia di Nikolajewka, da Tobruk a
El Alamein al fronte jugoslavo, fino
all'eccidio di Cefalonia, nel volume
vengono raccontate le vicende di famiglie rimaste per anni e anni ad aspettare
il rientro dal fronte di guerra del loro caro o almeno qualche notizia sulla
sua sorte. E ancora, Di Michele
riporta nel libro alcune testimonianze di reduci, le terribili sofferenze
vissute dai prigionieri italiani nei lager sovietici e nei campi di
concentramento di Suzdal, Tambov,
Mičurinsk, Nekrilovo, Oranki e Krinovaja,
fino ai campi di prigionia di Tashkent
e Pakta Aral nelle sperdute lande
del Kazakistan e dell’Uzbekistan. Moltissimi non ce la fecero, pochi riuscirono
a rientrare dopo la fine della guerra.
Interessante come gli altri, questo
ulteriore lavoro di Vincenzo Di Michele
è ora anche in formato e-book. Dal fronte greco-albanese a quello
settentrionale africano, fino al fronte russo sulle rive del Don, l’autore
espone, attraverso la voce dei familiari, la sua ricerca sull’avventura bellica
italiana durante la Seconda Guerra mondiale, decine di migliaia di giovani
mandati a combattere una guerra finita in un disastro. In Russia, grazie a
straordinari atti di eroismo - cito per tutti il Battaglione L’Aquila, del quale solo 165 dei 1856 alpini partiti si
salvarono - i nostri reparti poterono ripiegare in una dolorosa ritirata, dove
fame e freddo fecero altre migliaia di vittime tra i nostri soldati, dove
alcuni si salvarono aiutati da pietose famiglie russe che condivisero il pane
delle loro frugali mense.
Terribile anche la sorte di moltissimi prigionieri, morti per le
privazioni o resi invalidi dal gelo, sopravvissuti a stento ai rigori dei campi
di concentramento. Ecco, di queste storie si racconta nel libro: 208 pagine e
24 capitoli, l’ultimo dei quali dedicato alla sofferta testimonianza
dell’alpino Alfonso Di Michele, del Battaglione L’Aquila, abruzzese di Intermesoli
(Teramo) e padre dell’autore, prigioniero dapprima nel campo di Tambov,
poi nel lazzaretto di Pakta Aral. Alfonso alla fine ce la fece, rientrò
in Italia nel dicembre 1945, raccontando poi la sua storia di prigioniero in
Russia in un libro di Vincenzo Di Michele, venduto in oltre 50 mila
copie.
(Alla ricerca
dei dispersi in guerra, Vincenzo Di Michele, edito
in proprio; € 12, formato 15x21, pagine 208 con illustrazioni)
***
Vincenzo Di Michele è nato a Roma il 23
settembre 1962. Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Roma “La
Sapienza”, giornalista e scrittore, ha pubblicato i seguenti volumi: La
famiglia di fatto (2006),
un’analisi della convivenza more uxorio; Io prigioniero in Russia (2009), oltre 50.000 copie vendute,
vincitore di premi alla memoria storica; Guidare oggi (2010), un manuale
per le problematiche stradali; Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso (2011), una revisione storica sulla
prigionia del Duce a Campo Imperatore; Pino Wilson, vero capitano d’altri
tempi (2013), la biografia
ufficiale dello storico calciatore della Lazio campione d’Italia nel 1974; Come
sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota (2014), un’inchiesta sull’iter di annullamento dei matrimoni innanzi ai
Tribunali ecclesiastici; L’ultimo segreto di Mussolini (2015), quel patto sottobanco tra
Badoglio e i tedeschi e i retroscena dell’operazione Quercia sulla liberazione
di Mussolini, tradotto in inglese The Last secret of Mussolini, the
undercounter pact between Badoglio and the Germans; Cefalonia. Io e la mia
storia (2017), un racconto autobiografico sullo sfondo degli avvenimenti
bellici dell’eccidio di Cefalonia del settembre 1943; Animali in
guerra, vittime innocenti (2019),
le barbare uccisioni nelle due Guerre mondiali di
cani, cavalli, muli, piccioni e di tante altre bestie; Alla ricerca dei dispersi in guerra (2020), dal fronte greco a El
Alamein fino alla Russia: i familiari dei caduti raccontano le loro
storie.