Le Fasi presentano "Edèra": tutto l'album rispecchia le nostre vite. L'intervista di Fattitaliani

Anticipato dal singolo “Via Roma” (video), è uscito in cd e in digitale, il 20 marzo 2020, il nuovo ed atteso album “Edèra” della band partenopea Le FasiGenny Arienzo (Voce e piano), Ernesto Borruto (chitarra e cori), Enzo Servo (batteria) e Antonello Amoroso (basso). La produzione artistica è di Michele Guberti di Massaga Produzioni, distribuito da Alka Record Label.

Durante la composizione di "Edèra", la band ha sperimentato generi e parole nuove, spesso accompagnati da un disagio tipico di chi sta cambiando pelle. Il nome nasce dalla tenacia che, proprio come la pianta rampicante, cresce su muri, rocce, nei boschi senza curarsi di "dove" ma di "come" e soprattutto restando sempre verde. Fattitaliani li ha intervistati.
Quanta emozione, quanti timori hanno accompagnato l'uscita del disco?
Non è quantificabile l'emozione con la quale attendevamo questo momento. Come ogni cosa nuova, il timore era quello di spiazzare i nostri fan visto che Edèra ci forgia di una nuova veste, insolita, che ha un occhio rivolto verso il nostro passato musicale e l'altro proiettato verso il futuro.
Quanto racconta di voi come persone e come musicisti?
Come ogni nostra canzone, tutto l'album rispecchia le nostre vite che non possono essere scisse in quanto accomunate da emozioni e sensazioni che sono il nostro riflesso fatto di tanti frammenti che convergono in un'unica parola, famiglia, perché noi ci definiamo tali, sia a livello umano che musicale!
Quale Napoli racconta?
Racconta la nostra vera magica e, allo stesso tempo, “maledetta" Napoli. Fuori da ogni cliché, anzi ci serviamo dei cliché per trarne fuori ciò che realmente è vero! Esempio su tutti, la maschera di Pulcinella, emblema del nostro territorio nel mondo, diventa “l'altra faccia della medaglia"; resta il suo sorriso ironico-sarcastico ma rispecchia, con tagliente lucidità, l'aspetto più amaro di Napoli!
Perché l'accento su "Edèra" è spostato di una sillaba?
Volevamo sottolineare l'anfibologia che deriva da tale gioco semantico. L'edera è una pianta sempreverde che ricopre ogni cosa e noi vorremmo che la nostra musica possa ricoprire il cuore di ogni persona che ci ascolta, ancora di più adesso che stiamo vivendo un periodo così difficile. E l'accento divide la stessa parola in Ed era, per sottolineare, appunto, una sorta di continuità con la nostra produzione precedente che ha lasciato spazio ad una sonorità più matura e consapevole della nostra impronta partenopea.
Avete dei riferimenti musicali precisi che è possibile ritrovare in un certo qual modo nell'album?
Ognuno di noi è cresciuto con dei “mostri sacri della musica" ai quali ispirarci e nell'album ci sono i nostri gusti ed emerge quella che è stata la nostra formazione musicale.
Che cosa vi augurate che arrivi agli ascoltatori attraverso "Edèra"?
Ci auguriamo che possano ritrovare la loro vita, perché la musica serve proprio a questo, ad identificarsi con degli spazi che sono propri ma che ognuno interiorizza a modo suo. Raccontiamo la nostra realtà e chiunque può scovare la sua verità nei nostri testi. In una frase può vederci tante cose, penso, ad esempio, ad una strofa di Centro Commerciale: “buste della spesa cadute a terra, precarie"… Ognuno di noi può cogliere la valenza simbolica di quell'oggetto banale, di uso quotidiano che racchiude la stessa precarietà dei giovani d'oggi! Giovanni Zambito.

Tracklist: 01 Camelia, 02 Via Roma, 03 Dint e man, 04 Ibrido, 05 Nient a' perdere, 06 Solo, 07 Centro commerciale, 08 O stupure du munno, 09 Connola senza mamma.
Le Fasi sono un gruppo pop rock formatosi nel giugno 2012 a Napoli. Nella primavera del 2013 pubblicano il singolo d'esordio "Ricordi Di Un'Estate", che apre le porte del circuito alternativo campano portando alla pubblicazione dell'EP "LE FASI 1.0".
Dal 2013 al 2016 partecipano a numerosi festival nazionali tra cui Meeting del Mare, PummarockFest,  vincitori del Festival di Napoli con il brano "O Stupure do Munno" e finalisti all'Hit Week Music Contest.
Nell'autunno 2015, grazie alla partecipazione al programma televisivo Amici di Maria De Filippi, conoscono Fabrizio Moro. L'artista permette al gruppo di aprire i suoi concerti. 
Nel Dicembre 2016 pubblicano l'album “Lucida Follia”, 9 inediti che anticipano 2 tour nazionali e svariati opening act  di concerti, tra cui i Rio,  Clementino, Foja, Almamegretta ed Arisa (in collaborazione con Radio Marte, presentata dai The Jackal).
Il 18 gennaio 2019 esce “Ultima pagina”, bonus track dell’album “Lucida follia” che chiude l’omonimo ciclo per affacciarsi ad una sperimentazione di generi e parole totalmente differente.

Produzione artistica: Michele Guberti per Massaga Produzioni
Registrato e mixato: da Federico Viola e Michele Guberti presso Animal House Studio di Ferrara 
Distribuzione: Alka Record Label
Promozione/ufficio stampa: Alka Record Label e Rossella Vetrano
Edizioni a cura di Materiali Musicali

Fattitaliani

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