Il 21 marzo del 1939 nasceva Luigi Tenco

Averne oggi di Luigi Tenco! Che bello sarebbe! Chissà cosa avrebbe scritto in questi giorni cupi! Chissà cosa avrebbe prodotto quella sua mente immensa!

Di lui ci resta la sua morte clamorosa al Festival di Sanremo, un’uscita di scena ancora oggi avvolta nel mistero.
E ci resta la profonda poesia racchiusa nelle sue parole, piene di grandi verità che non sbiadiranno mai.
Mi sono innamorato di te, perché non avevo niente da fare…
In un tempo piccolo, direbbe Califano , più o meno 5 anni di carriera, Tenco ci ha donato delle righe di testo scolpite nel cuore e cresciute nella sua anima artista, schiva, intelligente. Parole irripetibili-
Ma poi guardando indietro, mi accorgo che in quei 5 anni intensi , Tenco ci ha lasciato tutto.
Si! Tutto quello che oggi, come una borsa degli arnesi, ci può ancora servire.
Soprattutto ci ha lasciato la profonda certezza che la sua anima non viveva in un tempo preciso, ma si spostava avanti e indietro e poi tornava al presente come un mangianastri, intercettando la vita
vedrai  vedrai che cambierà non so dirti come e quando…
com’è difficile, con questa voglia che ho d’andare via di andarmene per il mondo” !(Luigi Tenco) 
Paola Palma
Fattitaliani

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