#aiutiamochiesolo #andratuttobene ... di Andrea Giostra
«Combatto il silenzio assordante del nemico invisibile
con il battito della poesia e l’abbraccio della Luce del teatro…»
È così, con queste
parole emozionate, che inizia la nostra conversazione telefonica di oggi,
martedì 24 marzo 2020. Sono ormai due settimane che l’attore Vincenzo
Bocciarelli entra nelle case degli italiani con il suo “Bocciarelli
Home Theatre” - https://www.facebook.com/vincenzo.bocciarelli - attraverso il quale, direttamente da casa
sua, tutti i giorni, dalla sua piattaforma Facebook e Instagram,
con inizio alle ore 16:00, intrattiene chi è solo recluso come tanti in
casa, chi sta sperimentando la solitudine, i suoi decine e decine di migliaia
di follower e ammiratori di Instagram e Facebook
recitando e declamando brani e poesie di ogni tipo e di ogni periodo storico…
«Appena ci comunicarono che non saremmo potuti più
uscire di casa se non per approvvigionamento e altre esigenze di prima
necessità, e nello stesso tempo assistevo inerme ad una ecatombe quotidiana di
morti, mi sono sentito schiacciare da una forza di gravità alla quale ho
cercato di reagire subito con la mia arte che, mia fedele compagna da sempre - Lei
non mi ha mai tradito ne deluso - mi ha dato la forza di impegnarmi in questa
nuova e arricchente esperienza. La reazione del pubblico è stata da subito
straordinaria e percepire l’entusiasmo e la gratitudine delle persone che come
me si trovano a vivere questo momento di isolamento mi ha insegnato ancora una
volta l’importanza di rendere salvifiche e utili all’essere umano, le risorse
che solo l’Arte ci può regalare. Mi scrivono malati oncologici per
esempio, che non possono assolutamente uscire perché esposti in maniera
esponenziale, che mi ringraziano per la forza che riescono a percepire e a far
propria durante la diretta. Ogni giorno per me, anche se ovviamente è
impegnativo, è un’occasione di crescere umanamente, spiritualmente e
culturalmente. Penso che molte persone fatichino a restare a casa anche perché
il viaggio introspettivo di scoperta e conoscenza del “se” è molto ardua e
prevede l’attraversamento del dolore. Siamo in un’epoca anestetizzata dove
parole come morte, dolore, spaventano. Tutto deve essere perfetto e
plastificato. Tutto deve essere immortale è indistruttibile come il cellulare
di ultima generazione fatto con materiali spaziali o l’androide con il quale
parli e addirittura imponi tutti i nostri ordini come una schiava. E l’anima?
Dov’è? Ed ecco che nel mio piccolo, ogni giorno da casa mia, cerco di
esorcizzare il momento, cerco di allietare e alleviare il dolore che ogni
istante cresce nei cuori delle persone sempre di più. La situazione attuale nel
mondo dello spettacolo è devastante tutte le produzioni sono bloccate, teatri
chiusi, attori e lavoratori del mondo dello spettacolo senza occupazione. Io
reagisco a tutto questo creandomi il lavoro a casa mia, perché come diceva
Adriano nelle sue memorie: bisogna arrivare alla morte ad occhi aperti.
Recitare è Il mio respiro, la mia vita e voglio farlo fino all’ultimo istante,
da vincente, sempre! Amor semper vincit!» Continua così a parlarmi al telefono Vincenzo
Bocciarelli che mi racconta di questa sua nuova avventura artistica dentro
le mura domestiche divenute per tutti noi italiani luogo di protezione dal
potenziale contagio da Covid-19, ma al contempo spazio che col
passare dei giorni assume connotazioni claustrofobiche inimmaginabili fino a
pochi giorni fa!
Poi mi racconta del
suo amore per la mia terra, la Sicilia, della sua ammirazione per Palermo,
per Siracusa, per Catania, per Agrigento e per tutte le
bellissime città siciliane piene di arte, cultura, architettura, storia, che ha
spesso attraversato e abitato artisticamente per le sue rappresentazioni
teatrali a Siracusa, a Taormina, a Segesta…
«Uno dei motori propulsori del mio contenitore teatrale
è proprio quello dei testi classici e la forza che da essi ne deriva. Amo
ricordare spesso le mie esperienze teatrali nei bellissimi teatri antichi
siciliani che mi hanno tenuto a battesimo agli inizi della mia carriera e dopo,
e verso i quali provo una grande riconoscenza... »
E per questo suo
amore per la Sicilia che ha deciso di recitare e interpretare delle
novelle e dei racconti siciliani inediti su YouTube, che replicherà
in diretta e rappresenterà nelle sue prossime dirette Facebook in
questo nuovo format virtuale, “Bocciarelli Home Theatre”.
Racconti e novelle siciliani che il lettore di questo articolo potrà ascoltare
dalla Play List di YouTube di Vincenzo
Bocciarelli dove ne recita e interpreta magistralmente decine:
Questa la Play List di YouTube di Vincenzo
Bocciarelli:
Poi Vincenzo mi
racconta dell’India e dei suoi amici artisti indiani che gli stanno scrivendo
e che lo stanno chiamato su WhatsApp o su Skype a decine in
questi giorni di “guerra” italiana contro il nemico invisibile Covid-19.
L’India che ama come la Sicilia, dove ha lavorato per anni e dove
sarebbe dovuto andare per iniziare una nuova produzione… dove Vincenzo è
un attore noto in tutto il paese per le sue partecipazioni a serie televisive di
successo e film del grande schermo bollywoodiano. Ed e a questo punto che con
voce emozionata mi racconta dei suoi tantissimi amici artisti che in questi
giorni italiani di Covid-19 lo hanno chiamato, cercato, confortato,
rassicurato…
«La vicinanza e
l’affetto che mi sono arrivati dai meravigliosi colleghi d’oltreoceano e dell’India
attraverso messaggi e videochiamate mi hanno fatto capire quanto in questo
momento il mondo intero si sia unito in una magnifica catena d’amore .... e il
mio pensiero va anche a quegli appuntamenti professionali che avrei dovuto
avere e che sono stati annullati. Ce n’è soprattutto uno che tra tutti per me
rappresenta un momento annuale particolarmente significativo: la Via Crucis
con i ragazzi disabili del centro Elaion a Eboli. Quest’anno per la
prima volta dopo molti anni non sarò con loro nelle vesti di Gesù a
condividere il calvario sul Golgota.»
A questo punto della
telefonata ci salutiamo, ci incoraggiamo reciprocamente con l’impegno di sentirci
nei prossimi giorni, di continuare a scambiare le nostre opinioni e le nostre
idee sull’arte, sul cinema, sulla letteratura, sulle passioni artistiche che ci
danno la forza di andare avanti in questi giorni dolorosi e difficili… perché
in fondo l’arte a cosa serve se non ad aiutare noi donne e uomini a vivere?
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Vincenzo Bocciarelli
Andrea Giostra
A seguire, per chi
volesse sapere di più della carriera artistica di Vincenzo, una breve biografia
che ripercorre i momenti artistici più significativi dell’attore italiano.
Short-bio di
Vincenzo Bocciarelli
Era il 22 febbraio del
1974: debutta la fortunata serie Happy Days e un attore che resterà nel cuore
dei telespettatori "Fonzie" interpretato da (Henry Winkler). Nella
stessa sera, in Italia, nasce in Italia un grande attore dallo stesso aspetto e
perchè no? anche destino! Vincenzo Bocciarelli quinto di sei figli . da
genitori cremonesi giramondo che, mossi dall'amore per il verde delle colline e
campagne in Toscana, decidono di trasferirsi
nella bellissima Siena. Vincenzo, sin da piccolo, muove i suoi passi a
contatto con l'arte e la natura e sviluppa il suo amore per la pittura
frequentando l’istituto d’arte Duccio di Buoninsegna dove si diploma con il
massimo dei voti. Finchè avverrà l’incontro con il teatro e la recitazione che non lo abbandonerà mai più: debutta a
soli 15 anni al Piccolo teatro senese di Palazzo Sergardi, interpretando il
ruolo di Fulgenzio ne "Gli innamorati" di Goldoni. In un crescendo di
passioni, fra letture di copioni e palcoscenici, vince una borsa di studio al
teatro a Palmi, e contestualmente inizia le audizioni per entrare nella
prestigiosa scuola di teatro del Piccolo teatro d’Europa a Milano diretta da
Giorgio Strehler. Supera tutti i provini e lavora nel 91 con il grande maestro
come giovanissimo attore
nel Faust Festival accanto a grandi nomi del teatro come Tino Carraro,
Franco Graziosi, Giulia Lazzarini, Andrea Jhonasson. Diplomatosi nel 1993 alla
Scuola del Piccolo teatro d’Europa con il massimo dei voti, vince nello stesso
anno il Premio alla Vocazione a Montegrotto Terme, premiato dal grande Vittorio
Gassman e viene subito ingaggiato dalla compagnia Glauco Mauri nella pièce “Tutto per Bene” di Luigi
Pirandello nel ruolo del marchese Giorgio Lanza, poi, nella stagione successiva
nei “Quaderni di Conversazione” di Ludwig Van Bethoveen come co-protagonista
nei panni del nipote Karl, sempre accanto a Glauco Mauri. Questo spettacolo
segna l’inizio della carriera teatrale di Vincenzo Bocciarelli nei più
importanti teatri d’Italia riscuotendo un grande successo di pubblico e di
critica. Seguiranno il ruolo de " Il messaggero" nell’
"Antigone" al teatro Olimpico di Vicenza, diretto dal regista
internazionale Teodoris Terzopulos, con il quale farà con lo stesso spettacolo una tournée
mondiale nei principali continenti. ’Seguiranno: "L'Edipo Re" diretto
dal maestro Glauco Mauri che lo sceglierà poi per interpretare il ruolo di
Ariel ne "La Tempesta" di Shakespeare al teatro romano di Verona, con
centinaia di repliche e una lunga tournée. Nel 1996 viene scelto dal regista
polacco Christof Zanussi per il ruolo di Parsifal ne "La Leggenda del Re
Pescatore" al festival del teatro
di San Miniato e il ruolo del giovane imperatore romano Eliogabalo di A. Artoud
che lo stesso anno inaugura allo Spasimo di Palermo. Dopo il grande debutto nel
1998 al teatro Greco di Siracusa come il figlio Polidoro di una straordinaria
Valeria Moriconi in Ecuba, per la regia di Lorenzo Salveti, nel 1999 Mauri gli
assegna il ruolo del figlio buono Edgar nel Re Lear di Shakespeare e proprio
durante una delle recite al teatro Eliseo di Roma viene scoperto dal
talent-scout Giuseppe Perrone, che lo catapulta bel mondo della fiction e del
cinema facendolo conoscere al grande pubblico attraverso fiction di successo
come Incantesimo, Il bello delle donne, Orgoglio, Cinecittà, Don Matteo, Un
caso di Coscenza, Pompei, e tante altre. Contemporaneamente viene scelto
nuovamente in teatro da Giorgio Albertazzi che lo vorrà prima come Nunzio
nell’Edipo Re a Taormina accanto a Irene Papas, come Bassanio nel Mercante di
Venezia con Lucrezia Lante della Rovere e giovane protagonista Lhoman
nell’Angelo Azzurro. Inizia anche la carriera cinematografica con il grande
Florestano Vancini che lo sceglie per interpretare il cardinale Ippolito D’Este
in “E ridendo l’uccise”. Nel 2010 arrivano le pellicole internazionali di
Bollywood : viene scelto come primo e unico attore europeo protagonista di un
film prodotto e realizzato in India dal titolo Nirakazcha ovvero "La
strada dei colori" nella versione italiana uscita sulle reti RAI. Sempre
per la tv pubblica italiana riscuote un grande successo con la proiezione di
"Red Land" a fianco di Franco Nero, per la regia di Maximiliano
Hernando Bruno colossal sulla tragica storia delle foibe che verrà trasmessa
poi oltreoceano in America su Rai Italia e Amazon Prime. Continua la carriera
nel grande schermo partecipando al cast di " Mission Possible"per la
regia di Bret Roberts con Jhon Savage, prodotto dalla Movie On casa di
produzione e distribuzione internazionale con la quale ha attualmente una
collaborazione per la realizzazione di nuovi progetti.