Oggi Fattitaliani incontra gli Astral Infinity, che hanno appena pubblicato Too Late (video), il loro singolo d'esordio che racconta la storia di un amore finito male. La protagonista è una ragazza costretta, a causa dei tradimenti del suo amato e dei continui litigi tra i due, a troncare la relazione. Nonostante la loro storia sia quindi finita, lei però non riesce a smettere di pensare a lui sentendosi ancora intrappolata nella vecchia relazione, fino a quando decide di lasciarsi tutto alle spalle e voltare pagina. L'intervista.
Emozioni
e timori alla vigilia di questo debutto?
Beh, l’emozione c’era eccome e c’è tutt’ora
per il traguardo raggiunto! Era la prima volta che ci capitava di pubblicare un
vero e proprio video musicale e vedevamo il nostro grande sogno cominciare a
prendere forma. In questo progetto abbiamo tutti investito molto e speravamo di
poter avere un riscontro, anche e soprattutto perché tutti noi crediamo
fortemente in questo gruppo, sapevamo di poter dare molto. Da questo
naturalmente derivano anche dei timori, primo fra tutti la paura di non piacere
(forse banale, ma un po’ tutti l’abbiamo) e di esporsi ai giudizi altrui, che in
realtà alle volte possono sicuramente essere anche costruttivi e permettono di
migliorarsi. La realtà è che siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto e
guardiamo positivamente al futuro!
Quali tappe importanti vi hanno unito e
riunito come gruppo?
Sicuramente una tappa importante è stata il
periodo di registrazione dell’album perché in quei momenti scopri e lavori con
i pregi e difetti di tutti, ma questo permette di avvicinarsi di più e creare
affinità. Inoltre anche i live, il nostro “campo di battaglia”, danno modo di
conoscere altri aspetti di chi ti suona a fianco tra cui l’aspetto esteriore
(ovvero come ci si comporta con il pubblico) e quindi c’è la possibilità di lavorare
su ciò che non va e puntare su ciò che più piace per migliorare la performance.
Un altro momento importante che unisce molto il gruppo è sicuramente quello
della stesura pezzi durante il quale le idee di tutti si mettono insieme per
creare qualcosa di unico mentre le prove sono certamente il momento più
sincero, più amichevole e dove si scoprono i punti di forza e di debolezza di
tutti dai quali si può partire per poi edificarci su qualcosa di monumentale
dal lato musicale… e non dimentichiamo la pausa birretta!!
"Too late" può racchiudere un po'
di voi tutti?
Sicuramente sì! I pezzi nascono tutti
dall’unione delle idee dei componenti del gruppo, nessuno escluso, quindi
ognuno di noi ha dato prova delle proprie abilità musicali nei vari aspetti della
canzone anche se ovviamente ogni membro ha le sue specialità. Ad esempio, la
nostra cantante Francesca si è occupata soprattutto delle linee vocali
melodiche e dell’inserimento di, in Too Late poche, parti growl/scream, mentre
il nostro chitarrista Jonathan si è dedicato maggiormente alla parte ritmica,
per rendere il suono interessante, e all’assolo, melodico e semplice.
Il singolo anticipa in temi e atmosfere
dell'album che pubblicherete?
In parte sì, la maggior parte dei pezzi
riprendono le atmosfere espresse dal nostro singolo, anche se vi accorgerete
che alcuni pezzi (soprattutto quelli che abbiamo scritto da zero con questa
formazione, dato che alcuni pezzi sono stati riarrangiati da vecchie line up)
si discostano abbastanza, soprattutto per quanto riguarda i temi (i pezzi nuovi
sfociano in tematiche più fantasy di stampo power metal). Di certo l’album in
sé racchiude diversi ambienti e diverse emozioni: si potrebbe dire che il
nostro disco, con l’andare delle canzoni, sarà un continuo crescendo.
Ci sono dei riferimenti musicali che avete
in comune e che in un certo qual modo sono rintracciabili nei vostri brani?
Beh tutti noi ascoltiamo e ci rifacciamo a
diversi generi del metal. Certo, alcuni di noi sono più vicini ad alcuni generi
piuttosto che altri (ad esempio la nostra cantante ascolta prettamente speed
power metal ma anche death metal melodico, mentre il nostro
batterista/tastierista è molto più vicino al melodic e symphonic metal) però
diciamo che tutti noi apprezziamo molto le melodie sinfoniche che, come potrete
notare ascoltando l’album, sono fortemente presenti in tutti i nostri pezzi.
Sicuramente le ispirazioni nei nostri brani sono molteplici, e alla fine hanno
tutte un collegamento in comune... è come i Power Rangers quando si uniscono
per formare il Megazord! (nerd ne abbiamo?)
Come spieghereste il vostro fare musica in
poche e semplici parole?
Pervadere con melodie avvolgenti, idilliache e
potenti allo stesso tempo, con una gran quantità di sentimento e forza. Giovanni Zambito.