Che cosa
è più pericoloso al giorno d’oggi: la droga o lo smarrimento della psiche? È
questo l'interrogativo che si deposita nella mente del lettore dopo la lettura
del romanzo di Carlotta Amerio "Al limite del sogno", pubblicato
nella serie "Il lato inesplorato" dalla casa editrice "96, Rue
de la Fontaine Edizioni".
La giovane Autrice ci introduce in un mondo del tutto particolare: quello degli
studenti di storia dell'arte, sedicenti artisti: "ognuno all'inseguimento
di un sogno, con i piedi tutt'altro che ben piantati per terra". È da qui
che parte l'onirico che trasforma l'esistenza di Giulia, protagonista del
romanzo, in un disastrosa e insopportabile sofferenza. Nel vortice degli eventi
lei finisce contro la sua volontà, inseguendo anch'essa un sogno che, però, non
è, o non sembra, in alcun modo collegato con l'incubo in cui gradualmente si
trasforma
Giulia ha una storia con Davide che via via la abbandona perché i sogni che la
ragazza fa, turbano non solo lei, ma anche lui e ben presto diventano un
ostacolo fra lei e il fidanzato. Qual è la natura di questi sogni e riuscirà
Giulia mai a uscire dal loro oscuro tunnel?
La narrazione è un intreccio molto ingarbugliato di una violenza subita
nell'infanzia, i ricordi e immagini che si formano nella mente (lucida o
malata?) della protagonista in base al suo tormentato vissuto. Non è solo il
passato con cui deve fare i conti. La realtà che le si va a creare attorno è un
volo in picchiata che arriva a rasentare la follia, la rabbia e la voglia di
uccidere. La via d'uscita, continuamente cercata, invece, non si presenta mai,
finché non arriva inaspettatamente, come un colpo di scena, con
l'ospedalizzazione di Giulia che spera, così, di riprendersi dal suo malessere.
La droga è un pericolo evidente, mentre la violenza, soprattutto quella
"inesistente", domestica, quella di cui a volte perfino una parente
può essere complice, è una ferita che si infligge a chi la subisce. È un
marchio che gli segnerà a vita il corpo, l'anima e la mente. È un pericolo
subdolo, latente, dal quale non è facile poi trovare la via di uscita. Perché,
anche in ospedale, dopo il momento di una breve felicità finalmente trovata
dalla protagonista, "i sogni possono ricominciare".
Un romanzo molto profondo e attento alle problematiche d'attualità. Carlotta
Amerio colpisce con lo stile che usa e con l'imprevedibilità della sua
singolare narrazione. Affascinare con peripezie raccapriccianti non è semplice,
ma l'Autrice ci riesce alla perfezione. Un thriller psicologico che scava a
fondo nell'anima umana. Da non perdere. Olga Matsyna
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