“La bellezza sta già salvando il
mondo, ma ognuno deve fare la propria parte”. A sostenerlo è Paolo
Gambi, scrittore, poeta, giornalista, docente ed ex mental coach, che ha
fatto della crescita personale il fil rouge della sua vita e della sua arte.
Proprio
per questo ha collezionato varie esperienze professionali, scrivendo ben 28
libri e firmandone alcuni insieme a personaggi come il Cardinal Ersilio Tonini,
Ettore Gotti Tedeschi, Alessandro Cecchi Paone, Alessandro Meluzzi, Raoul
Casadei.
Vincitore del Premio Guidarello per
il Giornalismo d'Autore nel 2012, del Premio Rimini Europa nel 2016, del San
Domenichino nel 2018 e nel 2019 del premio Loris Malaguzzi per la poesia, nel
2014 è stato nominato dall’Ambasciata italiana Testimonial del mese della cultura
italiana nel Principato di Monaco.
Paolo
Gambi è stato anche ospite di varie trasmissioni tv oltre che radiofoniche
(spesso legge poesie in Rai), non mancando di amplificare la sua presenza sui
social.
Poi è arrivata la poesia: “Ho
scelto la Poesia in modo particolare: non pubblicandola. Mi sono a lungo
limitato a dare qualche verso ai seguaci su Instagram, con un discreto
riscontro lungo gli anni (al momento circa 22.900 follower su instagram)” -
racconta l'autore, che ad un certo punto ha deciso di riavvicinarsi
all'editoria, ma seguendo la sua esigenza di vivere nel tempo presente
approfittando delle occasioni che offre: “di solito in Italia gli
scrittori autopubblicano su Amazon con l'obiettivo di arrivare poi a essere
notati da un grande editore. Io ho fatto il percorso inverso, non a caso, come
un salmone: dopo molti libri nel gruppo Mondadori, ho scelto Amazon. Credo che
questa scelta sia in piena coerenza con la mia identità artistica: mi dà
libertà, contatto diretto con i lettori. E mi fa sentire proiettato verso il
futuro”.
La sua ultima raccolta si intitola “L’enigma
del paguro, La memoria della magnolia, L’approdo
del salmone” e sta
già riscontrando un certo successo, anche a livello di vendite.
Però per Paolo Gambi “mettere
poesie sulla carta equivale a ucciderle”, quindi è sempre alla ricerca di
luoghi (fisici e non solo) che la possano ospitare.
È
per questo che sta lanciando “Un Paguro in Salotto”, un house tour poetico su
invito e, all'insegna della contaminazione, ha partecipato alla mostra “I
Dreamed a Dream – Chapter 1” in corso (fino al 7 marzo) alla galleria Marignana
Arte di Venezia con dei contributi poetici ispirati all'arte visiva esposta.
Per saperne di più:
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