Libri, Scendere a patti col reale ne "Il lato nascosto" di Pierluigi Porazzi. La recensione


«Nella vita ci sono fardelli che nessuno può aiutarti a sostenere.
Dolori che devi portarti dentro, imparare a conviverci. Cercando di sembrare comunque sorridente e spensierata, perché alla gente non piacciono le persone tristi. Poi non importa se hai un inferno nero che ti scava dentro, quello che conta è non farlo vedere, per non allontanare gli altri».
Così sentenzia Alba Leone, uno dei due protagonisti di Il lato nascosto (La Corte Editore), il nuovo thriller-noir di Pierluigi Porazzi. E “The show must go on”, cantava qualcuno. Anche se quei dolori e quei fardelli fanno parte di un universo molto vasto e dispersivo, proprio come l'essenza di un individuo che rientra nei ranghi di una collettività che tende a cavare il peggio vendendolo come meglio (secondo parametri di giudizio parecchio aleatori o estremamente aderenti a dinamiche prestabilite per scopi altri). Ma si tratta di un universo sterminato che sarà pur sempre composto da galassie come anche da particelle subatomiche di individualità scostante non perché infantilmente sovversiva, ma in quanto consapevole di non aderire a una conformazione umana non condivisa e giudicata inaccettabile. Il punto sta nell'esternare una simile visione delle cose. Ma servirà a qualcosa o a qualcuno?

È anche questo uno degli importanti elementi esistenzialisti che emergono da Il lato nascosto, prova letteraria di grande ingegno strutturale, certo, ma anche esempio di come la declinazione post-noir del genere di riferimento sia la migliore occasione per passare in rassegna sfumature e ombre umane altrimenti difficilmente trattabili se non con enciclopediche rassegne filosofiche e psicoanalitiche.

Una giovane donna viene uccisa tra le mura di casa. L'indagine spetta agli ispettori Alba Leone e Ramon Serrano. Apparentemente si tratta di un caso già risolto perché gli indizi sono chiari e conducono verso un preciso colpevole. Ma il principale indiziato, da poco scarcerato, ha un alibi di ferro e, poco alla volta, cominciano a venir fuori molte altre persone che, stando ai fatti e alle potenziali implicazioni, avrebbero potuto essere interessate circa l'eliminazione della vittima in questione. Tra queste figurano anche un giudice, un politico in ascesa e un misterioso boss della mafia nigeriana con mire espansionistiche in tutto il Nord Italia. Leone e Serrano, amici ma radicalmente diversi per carattere e visione del mondo (irreversibile nichilista lei, sensibile idealista lui) dovranno quindi zigzagare tra labirinti di ambiguità per scoprire (o avere conferma) che non esiste una realtà condivisibile ma solo una serie di circostanze tutt'altro che casuali in un mondo basato prevalentemente su regole non scritte. E il desiderio di oblio da simili premesse di quotidianità – per quanto legittimo e insindacabile diritto – finisce per diventare il vero nemico contro cui lottare per salvaguardare un senso di considerazione in favore di una società allo sbando.

Ed è proprio la percezione melmosa di un pantano esistenziale inestinguibile ad essere una delle sensazioni più nette che emergono da pagine stese con veemente spirito di abnegazione nei confronti di una narrazione che non lascia nulla al caso tratteggiando in maniera certosina i contorni di una contemporaneità fatta di menzogne che costruiscono verità e realtà individuali inaccettabili per un corpo sociale che sulla menzogna stessa si fonda, mette radici e prospera per i secoli dei secoli. Tutto appare assurdo, in Il lato nascosto, ma solo perché è l'assurdo a costruire le fondamenta di una vasta porzione di (dis)umanità che imprigiona ogni cosa tra le sue spire senza alcuna via di scampo.

Titolo: Il lato nascosto
Autore: Pierluigi Porazzi
Genere: Social Thriller
Casa editrice: La Corte Editore
Codice ISBN: 978-88-312-09-021

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