Ha 31 anni, è bresciano e possiede un diploma di Maestro D'Arte
e una laurea in Scienze E Tecnologie Delle Arti Dello Spettacolo.
Insomma, l'Arte, avrete capito, fa parte di lui da quando era da poco più che
un ragazzo, ma solo di recente ha capito che era quella del disegno e del
montaggio video la strada da percorrere a livello professionale.
Damiano Conchieri, celebre per aver illustrato l'ebook della compagna
Laura Gorini Sporca L'Anima edito da Aloha srl e dedicato alla
violenza sulle donne, e per aver curato la regia dei suoi programmi
radiofonici, oltre che le riprese e il montaggio per la versione video, oggi,
grazie anche alle pagine Facebook Matita & Inchiostro e Damiano
Conchieri Graphic&Video, vuole cominciare a “camminare da solo”,
proponendo al pubblico i suoi lavori inediti.
Damiano, perché hai scelto di diventare un disegnatore
grafico e montatore video e quale credi che sia, se esiste, il filo rosso che
lega le due professioni?
Perché entrambi costituiscono le mie due vere e autentiche passioni,
nonché, oserei dire, addirittura ragioni di vita. Devo dire che ci ho ponderato
sopra parecchio e sono giunto alla conclusione che, pure essendo riuscito
fortunatamente a svolgere dei lavori tradizionali non inerenti al settore dei
media o dell'arte, non esisterà mai e poi mai nessun lavoro che mi piacerà e mi
appassionerà così tanto. Come ho già detto in una precedente intervista: se
ignori la tua reale natura essa prima o poi busserà inesorabilmente alla tua
porta! Il disegno va fortunatamente a toccare un vastissimo ventaglio di
settori lavorativi, a partire dalle insegne dei negozi fino alle animazioni nel
cinema o in televisione, ecco dunque la risposta alla seconda parte della
domanda: i cartoni animati sono il filo rosso più evidente che lega il disegno
al montaggio video.
![]() |
Damiano Conchieri al lavoro |
Quando decidi di farne una professione e che di conseguenza le due
cose, anche non necessariamente legate, bisogna far sì che diventino una solida
fonte di reddito. Quando entra in gioco il lavoro e c'è da fare sul serio, il
disegno o il montaggio video non sono più solo fonte di relax o di diletto. Se
nonostante il lavoro continuano ad esserlo buon per te, ma si sente sempre e
comunque un senso di responsabilità bello forte se dalle tue mani dipende un
prodotto destinato ad essere immesso sul mercato e dover quindi incontrare il
gusto delle persone per poter dire di aver fatto un buon lavoro.
![]() |
Copertina del libro "Sporca l'anima" |
Serietà, efficienza assoluta dei mezzi e massima professionalità. Non
bisogna snaturarsi, ma molto spesso può essere d'uopo cambiare idea insieme al
cliente, dal momento che esso “ha sempre ragione”, ed è una regola che nel
mercato del lavoro detta legge. Chi mi affida un disegno o il montaggio di un video
mi sta dando tra le mani un qualcosa che per lui ha valore, perciò deve avere
appunto l'impressione di trovarsi in mani d'oro.
Quando capisci di aver fatto un buon lavoro?
Quando, al di là della soddisfazione del cliente che è importantissima,
ho l'impressione di essermi impegnato al massimo e di non aver trascurato
nessun dettaglio. Ad ogni modo un lavoro, per chi lo ha svolto, non sarà mai
perfetto, si avrà infatti sempre l'impressione che qualcosa possa essere
migliorato anche dopo la consegna e la riconoscenza del cliente.
La tecnologia quanto ti aiuta in tale direzione?
Parecchio direi! È sempre in aumento e in continua ascesa, con un
computer ad esempio un disegno può oggigiorno essere colorato solo con dei
semplici click, mentre in analogico bisogna avere una mano molto ferma e
una grande pazienza per poter riempire delle aree del disegno in maniera
uniforme, ma è necessario avere una mano allenata al massimo in questo senso,
dato che in alcuni settori il colore deve per forza di cose essere dato a mano
e non si può fare diversamente. Nel montaggio video non lo so, ho cominciato in
un'epoca dove era già tutto digitale, ma in questo caso credo che sia più un
bene che un male, sopratutto per l'archiviazione; è possibile fare una
moltitudine di copie e archiviarle su numerosi dispositivi, mentre quando si
lavorava in analogico era un lavoro molto più lungo e complicato e nulla
garantiva una buona riuscita, dato che era anche impossibile tornare indietro e
correggere in fase di sviluppo.
Quando se ne diventa pericolosamente dipendenti, non si ha una base
diciamo “manuale” e non si riuscirebbe nemmeno a “mettere in riga tre lettere”
senza l'ausilio di un computer. È un esempio iperbolico, ma al giorno d'oggi
non impossibile. Un vero professionista deve sempre tenere presente che anche
il marchingegno più sofisticato si può guastare e pertanto è necessario avere
sempre un piano B, che implichi se serve del vero e proprio lavoro manuale.
![]() |
Autoritratto |
Dipende, sicuramente un Social o Internet non può lanciare qualcuno dal nulla. O meglio sì, potrebbe anche, ma sono una sparuta minoranza perché si tratta di individui che possiedono davvero un talento incredibile e che riescono ad avere la fortuna di essere notati per puro caso da qualcuno che conta e che riesce a risalire fino a loro. L'essenziale quindi è non aver fretta, dare tempo al tempo ma, nel contempo, lavorare anche duramente per farsi notare e fare in modo di essere sempre un passo avanti. Ciò non toglie tuttavia che Internet in particolare sia ancora molto sottovalutato: il pubblico di massa è ormai abituato al fatto che chiunque possa diventare utente e che quindi sia ad appannaggio di tutti, mentre invece chi ad esempio va in radio o in televisione dà l'impressione di essere stato in qualche maniera “scelto”. Internet aiuta sicuramente, ma bisogna lavorare tanto e riuscire a conoscere le persone giuste che ti possono aiutare e portare acqua al tuo mulino, con l'esperienza si impara a conoscerle e a farne fruttare la conoscenza. I Social sono comunque, oggigiorno più che mai, il mezzo più rapido e immediato per fare propaganda, specie se si tratta di un'attività nata da poco.
Foto in copertina: Laura Gorini al lavoro