Mario Acampa, classe
1987 è ufficialmente uno degli attori e conduttori emergenti più quotati del
momento. Una stagione incredibile per il giovane artista che spazia dal
cinema, alla tv e persino il musical.
Protagonista
nel film Press - storie di false verità al cinema e in tv su Rai5, lo
abbiamo incontrato alla conferenza stampa di Extravergine, la serie tv
in onda su Fox e FoxLife dal 9 ottobre prodotta da Publispei
(Verdiana Bixio) che lo vede spiccare nel cast accanto a Lodovica Comello
e la regia di Roberta Torre.
Dopo
gli studi in Italia e soprattutto ad Hollywood è tornato in patria per
due progetti importanti, firmando tra le altre cose la regia di tre opera show
per avvicinare il pubblico alla lirica e un programma tv su Sky Classica, Tutti
All’opera! che ha vinto il premio Moige per innovazione e qualità.
Protagonista
sui palchi di tutta Italia con “Balliamo sul Mondo” (a Milano fino al 27
ottobre - teatro Nazionale), il musical firmato da Chiara Noschese con le
musiche di Luciano Ligabue, adesso si gode anche il debutto nel cast
principale di una serie dalle tinte pop e spumeggianti.
Mario, dal 9 ottobre va in onda la serie Extravergine su FoxLife
prodotto da Publispei. Come ti senti?
Sono
extra…felice! Extravergine è una serie nuova, iconica, attuale e unica nel suo
genere. Si parla di sesso senza tabù, ma soprattutto di amore, lavoro, paure e
sogni. Sono onorato di far parte di questo progetto.
Una stagione di 10 puntate e un personaggio scoppiettante sin dalle
prime scene, come ti sei preparato?
Affronto
ogni sceneggiatura con la stessa curiosità e lo stesso entusiasmo. In questo
caso l’onda travolgente di Roberta Torre è stata fondamentale. Mi ha portato
nel suo mondo magico fatto di fantasia e profondità allo sesso tempo. Mi sono
fidato e mi sono lasciato trasportare.
Il risultato è sorprendente.
È
stato come vivere nel paese dei balocchi. Ogni scena è diventata l’occasione
per liberare la fantasia e scatenare le mie emozioni. Roberta sa tirare fuori
il meglio da un attore e si crea un clima di gioco-professionale che vorresti
vivere per sempre. In più la curiosità aiuta ad approfondire i personaggi ed è
affascinante trovare ogni giorno nuove interpretazioni e sfumature.
Che tipo è Edoardo, il food blogger che interpreti?
Edo
è un esperto di enograstronomia, lavora con Ludovica Comello nella redazione
della rivista Audrey e proprio lì trova l’amore. E’ un tipo eccentrico e super
concentrato sul suo lavoro.
Sei in formissima, che rapporto hai col cibo?
Devo
dire che a me la passione per il cibo non è mai mancata, anche se non si direbbe, fino al secondo anno
di liceo pesavo più di cento chili e di sicuro sono rimasto una buona
forchetta… Poi ho scoperto la gioia dello sport e cerco di recuperare i peccati
di gola.
Incredibile! E poi che succede a Edo?
Non
voglio anticipare troppo, ma diciamo che dopo anni di relazione con Violante,
Edo scopre che la passione si è affievolita, ma siccome l’amore c’è, tentano
nuove strade per risvegliare il loro rapporto…
Sesso, ma anche problemi di coppia e riflessioni importanti…
Il
sesso è chiaramente una parte importantissima nella vita di ognuno di noi e in
una coppia. Riuscire a mantenere la fiamma accesa anche col passare degli anni
e nonostante i problemi che ci riempiono le giornate è spesso difficile. In
questa serie io e Violante siamo un pò l’emblema di molte altre coppie che
tentano quotidianamente di trovare un’equilibrio tra istinto e razionalità.
Cosa ti accomuna con Edo?
La
leggerezza, di sicuro. Edo guarda la vita con un filtro spensierato che a volte
uso anche io. E poi il mio personaggio nel suo essere naif non capisce cosa
pensa la sua donna, non riesce a interpretare i segnali, come spesso succede
agli uomini… Chissà che qualcuno non riesca a risolvere qualche problemino
proprio guardando cosa accade a me…
E in cosa ti senti diverso?
Beh,
io, a differenza del mio personaggio, sono un passionale. Sognatore, ma
passionale. In amore mi piace dedicarmi pienamente e trovo piacere nel far
stare bene chi sta con me.
Lodovica Comello invece ha una rubrica erotica, com’è stato condividere
lo stesso set?
Lodovica
è una delle persone più generose, disponibili e instancabili che abbia mai
conosciuto. E’ sempre concentrata e allo stesso tempo pronta a far scoppiare le
risate sul set. Devo dire che è stato un piacere professionale e ancor prima
umano, cosa che raramente si trova.
Non finisce qui, fino al 27 ottobre sarai al Teatro Nazionale con
Balliamo sul Mondo in cui interpreti Fausto, un personaggio diametralmente
opposto a Edo. Come fai?
Eh…ho
qualche crisi di identità talvolta, però cerco di mettere un pò di me in tutti
i ruoli che faccio. Fausto vive una realtà particolare, negli anni 90 in una
periferia del nord Italia e si trova ad affrontare problemi più grossi di lui.
Il suo modo di affrontare il dramma con forza e coraggio in fondo ha qualcosa
in comune con Edo, però direi che Fausto ha molto da insegnare.
Nel musical firmato da Chiara Noschese hai 20 anni nel primo tempo e 30
nel secondo. Come si riesce nel lasso di un intervallo a crescere così
velocemente e in cosa si cambia?
Devo
dire che l’idea geniale di Chiara di mettere all’interno dello spettacolo un
salto temporale è tra le cose più stimolanti che ci possa essere per un attore.
Ho dovuto ricollegarmi con il mio “bambino interiore” e guardare la realtà con
gli occhi dei bambini riserva sempre grandi emozioni. Chiara Noschese è una
regista all’ennesima potenza, che scrive e dirige in modo lungimirante. Quando
lavori con lei capisci che puoi essere un artista migliore, che c’è un mondo
dietro le parole, che il teatro è vita.
Sono cambiati i tempi dagli anni 90…
Il
primo tempo è come tornare tra i banchi di scuola di un tempo, senza telefoni,
senza social. Solo tu e i tuoi amici e i tuoi piccoli grandi problemi da
adolescente. Un sogno e un’esperienza unica.
Le musiche di Luciano Ligabue e il suo intervento nei dialoghi ti ha
portato a lavorare a stretto contatto con lui. Come l’hai vissuta?
Sembrerà
una frase di circostanza, ma Luciano è davvero un artista umile e disponibile.
Ha assistito alle prove e mi ha dato nuovi punti di vista su cui riflettere
senza mai imporsi in modo dispotico. E’ davvero un uomo straordinario e un
poeta contemporaneo.
La prima volta che hai cantato le sue canzoni davanti a lui?
Alle
prove, ho guardato dritto davanti a me e ho iniziato senza pensarci. Quando ho
finito mi sono detto “L’ho fatto davvero?”. Lui era così felice di sentire le
sue parole cantate da un personaggio nuovo… Mi ha detto “Bravo! Ci stai
dentro!” Ci siamo stretti la mano e per qualche ora ho sorriso senza riuscire
smettere.
La tua performance in scena spazia dal dramma alla comicità ed è stata
acclamata da pubblico e critica già dalla prima. Come ti sei sentito?
Sono
sempre in ricerca. Di nuovi punti di vista, di nuove sfumature. Non ti nego che
ero e sono felicissimo, eppure continuo a provare, provare e provare… Quando
ero più piccolo era una cosa che odiavo, adesso mi diverto a scavare nel
personaggio e quindi un pò anche dentro di me. E’ un viaggio sempre unico.
Da novembre sarai in tour ma prima…o meglio nel frattempo, torni anche
alla conduzione!
Esatto!
Sulla mia amata Rai Gulp dove ho esordito tanti anni fa, avrò due nuovi
speciali da condurre in giro per l’Italia e non vedo l’ora! Prima tappa…Lucca
Comics!