Fortemente voluta dal presidente Salvatore Augello e da tutte le associazioni presenti nel nuovo Coordinamento delle Associazioni Regionale
Siciliane dell’Emigrazione (CARSE), con la preziosa collaborazione
dell’Amministrazione Comunale di Raddusa
guidata dal Prof. Giovanni Allegra
che è anche presidente dell’AITEF Sicilia, si è svolto sabato un convegno dal
tema “LA RISORSA DIMENTICATA”. Dopo i saluti del Sindaco, il moderatore Dr. Salvo Li Castri, Vice Presidente
dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, ha dato la parola al relatore Salvatore Augello.
Una relazione fuori dagli schemi, che ha messo a nudo tutti i
ritardi della Regione Sicilia e la necessità di reinventare una politica in
direzione dei siciliani all’estero, che da un ventennio sono messi al margine
dalla politica siciliana. Ritardi, mancata nomina della Consulta, cancellazione
dei diritti dei siciliani all’estero previsti da una legge regionale, la 55/80,
modificata con legge n.38/84, il mancato riconoscimento del ruolo delle
associazioni, la necessità di rilanciare il settore per potere utilizzare la
immensa risorsa potenziale che esso rappresenta, sono stati alcuni dei tempi
guida della relazione.
Ampio ed articolato il dibattito che si è sviluppato,
intercalato dagli interventi del moderatore. Il Sen. Francesco Giacobbe
ha parlato che dopo essersi complimentato per la costanza degli organizzatori
ed avere biasimato l’assenza del Presidente
Musumeci, si è dilungato sull’emigrazione italiana in Australia che ha anche permesso la penetrazione dei prodotti
siciliani nei mercati australiani, resa possibile dalla presenza di tanti
italiani che non solo conservano le abitudini culinarie della loro terra, ma
trasmettono gli stessi alla popolazione indigena con grande vantaggio per le
aziende italiane.
Il Sen. Giacobbe ha quindi richiamato la
italianità che alberga nelle giovani generazioni all’estero, affermando che le
associazioni devono fare di tutto per intercettare tali sentimenti e per
avvicinare i giovani all’associazionismo. Non avvalersi di questa risorsa,
della possibilità di stimolare investimenti privati, la nascita di nuove
aziende dove si incontrano l’esperienza dei produttori siciliani ed il capitale
degli emigrati è davvero essere ottura e non capire l’emigrazione. Ad
intervenire dopo Giacobbe, il Presidente dell’USEF Sen. Angelo Lauricella, che ha ripreso alcune delle cose citate in
relazione, mentre si è soffermato sulla politica del governo in marito agli
italiani nel mondo alla nascita del diritto di voto all’estero ed alla
necessità di rafforzare gli organi di rappresentanza.
Arrivano gli interventi dei presidenti delle associazioni che
compongono il CARSE. Prende la
parola Vittorio Inastasi Presidente
dei Siracusani nel mondo, che attingendo alla filovia di Giambattista Vico sui
corsi e ricorsi della storia ed alla saggezza di Bertoldo che auspicava
l’arrivo del bello dopo il brutto, esplicita il fatto che il CARSE si è rivolto
alla politica siciliana facendo ad essa una domanda precisa: l’emigrazione è
una risorsa SI o NO? A domanda precisa si chiede una precisa e chiara risposta.
Se la risposta è SI come da tanti parti si dice, allora bisogna avere anche una
risposta precisa per sapere quali sono le intenzioni e verso quale direzione
dobbiamo muoverci. Una risposta precisa ci serve per mettere finalmente ordine
nella confusione attuale e fare chiarezza.
Interviene Salvatore
Arnone componente dell’Ufficio di Presidenza dell’USEF e consigliere comunale di La
Louviere che parla della sua emigrazione che dura da 49 anni duranti i
quali ha fatto di tutto in mezzo alla comunità: il sindacalista, il presidente
del COMITES, il componente del
consiglio consultivo del emigrati fino ad arriva ad essere eletto consigliere
comunale. Fa rilevare che si parla di nuova emigrazione, ma l’emigrazione sia
essa nuova o vecchia, sempre emigrazione è e sarebbe bene non dimenticarlo mai.
Prende la parola Gaetano
Calà, presidente dell’ANFE
provinciale di Palermo e già componente del CGIE, il quale entra subito in argomento richiamando il lavoro
fatto per organizzare il seminario dei giovani italiani nel mondo, un lavoro
che ancora continua su una piattaforma internet e che continua a dare i suoi
frutti. Sottolinea il fatto che dietro la crisi si è nascosto un preciso
disegno politico che è quello di cancellare l’emigrazione. Sarebbe sbagliato
eliminare il CGIE, che resta il
luogo dove si fa la sintesi delle problematiche dell’emigrazione per sottoporle
a chi di dovere. Bisogna invece incitare le regioni a lavorare di più. Da anni
non si tiene la conferenza Stato Regioni che in passato ha avuto un grande
ruolo. Tutto quello che oggi bisogna volere è che qualcuno ci ascoltasse,
sentisse le cose che da tempo andiamo dicendo.
Sebastiano D’Angelo dei Ragusani nel Mondo prende la
parola per portare il saluto dell’associazione al convegno e per sottolineare
il successo della grande manifestazione del Premio Ragusani nel Mondo, giunto
alla sua 25^ edizione. In quella occasione, ben 50 dei 160 premiati fino ad
ora, erano presenti alla manifestazione, per dare la lori preziosa
testimonianza di un evento che ormai a pieno titolo è entrato nella storia
dell’emigrazione siciliana. Paola
Nicolosi, invece, porta il saluto della Senatrice catanese Urania Papatheu impossibilitata ad
essere presente per impegni politici.
A concludere i lavori l’On.
Alfio Papale, che afferma di essersi
reso conto che l’emigrazione è un problema da affrontare seriamente e che occorre
parlarne di più, portare in Parlamento l’argomento, rendere edotti tutti quei
parlamentari che hanno bisogno di informazioni. Il problema di sopravvivenza
delle associazioni assumere carattere importante, dopo che il Presidente Crocetta ha distrutto la
tabella H e con essa tanti soggetti organizzati che si occupavano di sociale,
comprese le associazioni degli emigrati. Siamo ancora in tempo per intervenire,
afferma Papale, visto che la finanziaria è ancora in corso. Si tratta di
chiedere subito alcune audizioni e portare il problema nelle commissioni competenti
quale ad esempio quella delle attività produttive, considerato che
l’emigrazione va trattata come una risorsa. Alla fine della manifestazione, il
sindaco Prof. Allegra, ha voluto
regalare ai relatori il volume di Salvatore
Augello “Eroi con la valigia”, il
libro della storia di Raddusa ed una
targa ricordo della 25^ edizione della Festa del Grano iniziata il 6 settembre
e conclusa con grande successo l’8 settembre.