Drive me Home nelle sale dal 26 settembre è un
film di Simone Catania con Marco D’Amore e Vinicio Marchioni. Una Produzione Inthefilm Indyca con Rai Cinema.
Nasce da
un’idea di Simone Catania quando molti anni fa viveva in Inghilterra e aveva voglia
di raccontare il sentimento italiano.
E’ la storia di un’amicizia ritrovata, di un sogno realizzato perché uno dei
due diceva all’altro “Voglio andare via da sta terra arsa”.
Antonio (Vinicio Marchioni) e Tino (Marco D’Amore) amici per la pelle, vivono a
Blufi, un paesino della Sicilia, ma crescendo comincia a stargli stretto e hanno
voglia di andare altrove. Ognuno realizza il proprio sogno, vivono all’estero e
si perdono di vista per ben quindici anni.
Si ritrovano trentenni perché Antonio scopre che la casa della sua infanzia sta
per essere venduta all’asta a causa dei debiti che ha accumulato in quegli anni,
così decide di raggiungere Tino per farsi aiutare perché entrambi hanno vissuto
tra quelle mura la loro spensieratezza di bambini e adolescenti.
Gli
ingredienti di questo film sono: amicizia, solitudine, incontro tra culture
diverse e fuga e ritorno alla propria terra. È un film in cui si parla di casa
intesa come un camion, un ristorantino, una malga, una persona che ti vuole
bene. Racconta l’incontro tra due esseri
umani!
La casa da cui si va via ma poi si torna.
Un film europeo perché si parlano tante lingue.
È un film che riflette sul concetto d’identità che non può essere circoscritta
ad un metro lontano da noi.
Parla della difficoltà di stare insieme.
Marco D’Amore: Non bisogna guardare all’orientamento sessuale, alla religione,
al colore della pelle.
È bello conoscere persone diverse ed anche migliori di noi. Bisogna essere
curiosi ed accettare l’altro.
Il Cinema è il mezzo attraverso il quale si racconta una storia. Oggi lo si fa
attraverso una tecnologia avanzata che costa molto. È il mezzo che vi fa
sorprendere. Se non c’è il mezzo ci si mette dentro la poesia e tant’altro.
Vinicio Marchioni: il film si può raccontare parlando di due viaggi: quello
creativo del regista e quello emotivo dei personaggi: desideri, sogni,
condivisione degli ideali.
Un viaggio con lo zaino in spalla.
Vinicio
Marchioni e Marco D’Amore sono fenomenali, frutto non solo di una sinergia che
si è creata sul set ma anche perché hanno una provenienza teatrale, un’idea
similare di come fare questo mestiere e lo fanno con leggerezza, educazione e
impegno.
Elisabetta Ruffolo