Mamma Rosa, da 43 anni a Salerno una cucina all'insegna della passione e della tradizione. L'intervista di Fattitaliani

Ci sono insegne di ristoranti che invitano i clienti ad entrare facendo leva su tradizioni antiche di arte culinaria con nomi quali "La tradizione di...", "La cucina della zia...", "I segreti di nonna"... e così via fino a quando si scopre che delle persone menzionate non v'è alcuna traccia da anni. Se si va a Salerno e si entra nel ristorante "Mamma Rosa" (Via Alberto Pirro, 22), invece, si incontra proprio Mamma Rosa che subito con gentilezza, stile materno e fare sincero ti invita a gustare i piatti del giorno.
Entrato, fra Lei e il sottoscritto si stabilisce immediatamente un contatto visivo farcito di complicità e di intesa e Mamma Rosa prendendomi per il braccio mi consiglia che prelibatezze assaggiare. Da qui il desiderio di parlarle e di intervistarla e da parte sua la voglia di condividere confidenze e anche uno stato di salute non proprio ottimale.
"Ho subito di recente un intervento gravissimo - confessa a Fattitaliani - per cui sono stata un mese e mezzo in ospedale con cinque giorni di morfina e dopo qualche giorno a casa, son voluta tornare qua al ristorante, perché non so stare senza far nulla".
Spaghettoni al ragù di alici più polpette di alici e pecorino romano dop grattuggiato
Le piace cucinare, lavorare?
Sí, anche se a volte devo stare seduta continuo a cucinare questo e quello.
C'è un piatto particolare che la identifica?
La zuppa di pesce che è fenomenale (ci mostra una foto); chiama in causa il figlio Enrico che continua: la facciamo solo su prenotazione per darci il tempo di trovare il pesce fresco di giornata e se possibile anche la murena che dà quel tocco in più". E Mamma Rosa sottolinea: questa foto l'ha fatta un dottore, il manager della Mercedes, che ha portato delle persone dalla Germania.
Spaghetti alle vongole veraci e telline rosé
"La passione per la cucina è paragonabile solo all'amore per i miei figli" è la frase che è posta in evidenza nel locale tradotta in tante lingue. Quando l'ha detta?
Sempre, sono 43 anni che faccio questo lavoro e non potrei mai smettere di cucinare. Questa è la mia casa.
Quanti figli ha?
Cinque, tre lavorano con me.
I figli sono più bravi a scuola o a casa?
Sono sempre bravi.
Quando lei va a casa, lei cucina?
No, cucino solo qua.
E che piatto preferisce: qualcosa di semplice o elaborato?
Mi piacciono i piatti semplici, per esempio un bello spaghetto a filetto e pummadoro.
E quando i clienti escono dal suo locale che commenti fanno di solito?
Mi fanno i complimenti, si fanno le fotografie con me. Sono contenti e io sono contenta con loro. Al primario che mi ha salvato la vita ho detto "Dottore, voi siete un grande" e lui: " Mamma Rosa io sono un grande chirurgo e a me hanno detto che tu sei una grande cuoca". Giovanni Zambito.

P.S. Il polpo arrostito, il baccalà fritto, le verdure così come i dolci fatti in casa non tradiscono le aspettative. Ci tornerò presto per la zuppa, ovviamente.
Fattitaliani

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