Giornalismo, Francesca Gardenato a Fattitaliani: una donna deve sudare e dimostrare il doppio per farsi valere. L'intervista


di Laura Gorini - Professionale ed entusiasta del suo lavoro, così si può descrivere a buona ragione la bresciana Francesca Gardenato. Giornalista, ufficio stampa, organizzatrice di eventi e presentatrice molto apprezzata, ci svela quali sono i segreti per lavorare bene e con tanta passione nel mondo della comunicazione e degli eventi.

Francesca, presentati ai nostri lettori...
Sono una giornalista freelance, addetta stampa, speaker, organizzatrice di eventi e comunicatrice. Libera professionista prima per indole, poi per scelta.
Da quando ero studente amavo organizzarmi le giornate di studio e l’adrenalina degli esami (soprattutto gli orali) mi caricava in modo positivo, perché parlare è sempre stata una delle mie attività preferite. L’altra è scrivere. Dal 2007 a oggi ho collaborato con varie testate giornalistiche (Avvenire, Giornale di Brescia, Verona Fedele, GN Gardanotizie, Garda Press, Brescia & Futuro, Il Messaggero di Sant’Antonio, La Voce del Popolo, La Voce di Mantova - MantovachiamaGarda, Dipende Il Giornale del Garda…). Ho lavorato per Radio Voce, ho collaborato come inviata con Rete Brescia e Radio Noi Musica, ho condotto eventi per Telepace e organizzato corsi per aspiranti speaker con l’Università di Brescia e RadioCircuito29.
Come addetta stampa, collaboro con comuni, associazioni e privati. Da alcuni anni mi dedico anche al settore wedding, occupandomi dell’organizzazione di fiere sposi in villa e sfilate, curando blog sul matrimonio (www.todomarriage.com) e attraverso la mia creazione “Note d’arancio”, il diario di nozze per raccontare la storia d’amore e il giorno più bello della coppia e trasformare il sogno in un racconto che rimarrà per sempre.
Insieme all’amica Stefania Sartori che è mancata un anno fa, sono anche ideatrice e organizzatrice del Concorso nazionale di moda “musicale” Vesti la Musica… in abito da sera, dove ogni abito ideato da stilisti emergenti di tutta Italia rappresenta una canzone. La sfilata finale della settima edizione sarà il prossimo 16 giugno a Desenzano, in piazza Deodara.
Mi trovate anche sul mio sito www.francescagardenato.com e sulla pagina Facebook Fragar Comunicazione.
Complimenti, ne fai di cose! Giornalista, ufficio stampa, organizzatrice di eventi e presentatrice, tutti mestieri molto interessanti, ma come riesci a gestire al meglio i tuoi impegni e a svolgere mansioni così differenti tra di loro?
Se ci pensiamo non sono professioni così distanti tra loro: comunicazione ed eventi, per me, vanno a braccetto. Professionalmente “sono nata” come giornalista nel 2007, da lì, dopo alcune esperienze da corrispondente con diverse testate e radio e in redazioni locali, mi sono specializzata nella gestione degli uffici stampa e ho iniziato a occuparmi di comunicazione istituzionale lavorando per più comuni del Basso Garda. Nel frattempo ho cominciato a presentare eventi e, siccome mi piaceva molto il settore, grazie a un progetto interparrocchiale seguito da un sacerdote che purtroppo ci ha lasciato nel 2012, don Luca Nicocelli, ho iniziato a organizzare e seguire la comunicazione di concorsi musicali e di canto, eventi di moda, festival, concerti, fiere sposi e molto altro. Frequentando corsi e collaborando con vari enti, ho imparato a muovermi meglio nel settore e a fare progetti sempre un po’ più grandi. Sempre poco, rispetto a ciò che vorrei fare: oggi sento il bisogno e l’esigenza di uscire dalla “provincia” e di ampliare le collaborazioni, ma non è facile. Amo la mia professione di comunicatrice quanto mi piace stare sul palco, in mezzo alla gente, e parlare in pubblico. Il palcoscenico mi ha aiutato a sciogliere molta della mia timidezza ed è diventato una parte fondamentale della mia vita. D’estate lavoro sicuramente di più negli eventi, mi diverto un sacco e mi sento molto più felice!
Come concilio i vari ambiti? Si completano, anzi, mi completano. È questo il punto. Amo scrivere e la scrittura spesso diventa testo letto a voce alta o recitato. Pianificare eventi dà sfogo alla mia vena creativa, presentarli è una gioia e mi carica di energia. Non è difficile organizzarsi quando si fa un lavoro che si ama e ci si impegna ogni giorno, anima e corpo, in progetti che regalano adrenalina e fanno sentire vivi!
Quando hai capito che era il campo della comunicazione quello giusto per te dal punto di vista lavorativo?
In verità non l’ho capito, è capitato. Mi ci sono ritrovata immersa. So per certo che da bambina ascoltavo il telegiornale e mi piaceva l’idea di condurlo. Mio zio, scherzando, quando parlavo “a macchinetta” durante il pranzo e lui voleva ascoltare il tg mi diceva “fai tu il telegiornale?”. Ecco, dentro di me una vocina rispondeva “magari!”.
È un sogno che non ho realizzato, purtroppo. Non sono stata abbastanza fortunata, ci sono andata vicina conducendo il Gr con Betty Cattaneo quando lavoravo a Radio Voce al Centro delle comunicazioni sociali della Diocesi di Brescia.
Dopo il liceo, mi sono iscritta all’università e qui ho “snobbato” Scienze della Comunicazione per fare Economia, più pragmatica e promettente in quanto a prospettive lavorative. E, dopo la seconda laurea in Economia e Marketing internazionale e un paio di esperienze in azienda, la mia passione per la scrittura è riemersa, ha ribussato con forza alla porta del mio cuore e stavolta ho deciso di ascoltarla. L’ho assecondata, ho provato a crederci sul serio. Ho fatto tante cose negli ultimi undici anni, quando ho iniziato a scrivere per un settimanale e da lì a lavorare sempre più con la scrittura e la voce, aprendo la partita iva e dandomi da fare come giornalista, inviata, conduttrice, addetta stampa e nell’ideazione e organizzazione di eventi. La mattina non vedo l’ora di alzarmi e iniziare la giornata: direi che questo è un buon segno!
Ci descrivi una tua giornata-tipo?
Non esiste una giornata-tipo perché ogni giorno è diverso dall’altro e dipende dai periodi. Se anche la sera prima preparo la lista delle cose da fare, poi qualche imprevisto o telefonata varia puntualmente i piani. In generale amo iniziare la giornata con una lunga e abbondante colazione, è il tempo che dedico solo a me stessa insieme alla lettura dei giornali online e a mezzora di yoga. Poi parte la giornata con le email e la rassegna stampa per i clienti. Quindi appuntamenti o attività di pianificazione e backoffice. Nei fine settimana, quando ho degli eventi, le giornate sono movimentate e intense. Ma ogni tanto mi concedo anche del tempo libero… Soprattutto dopo una fiera o una serata particolarmente impegnativa, la mente ha bisogno di staccare.
Riesci a trovare del tempo per te stessa e per gli affetti?
Sì, bisogna! Premetto che io non ho una famiglia mia. Ho un compagno, un fratello in gamba e con cui condivido vari interessi, dei genitori che mi hanno accettata nonostante la mia indole non facile da capire e pochi amici e amiche importanti con i quali trascorro del tempo ogni tanto. Il mio fidanzato è più impegnato di me, nel lavoro, avendo un ruolo di grande responsabilità, per cui ci si trova solo la sera e non sempre nel fine settimana i tempi combaciano. Ma la qualità del tempo conta più della quantità, giusto?!
A me stessa dedico ogni giorno dei momenti, parentesi essenziali per pensare e ricaricarmi: in questo lo yoga mi aiuta molto. Per esempio la mia oretta di camminata è il momento in cui mi stacco dal cellulare, rifletto, progetto e mi godo il “mio” lago.
Credi che sia difficile oggi per una donna riuscire ad affermarsi sul lavoro?Gli uomini sono ancora spaventati da una donna indipendente?
Affermarsi è un concetto relativo. Comunque credo di sì, e io ne sono l’esempio. In passato, ho perso diverso occasioni, perché donna, perché ho puntato meno sull’immagine e più sulla sostanza, sulla formazione, prendendo dei modelli maschili come riferimento professionale, e alla fine non ho raccolto ciò che speravo. Anche oggi, sento che potrei fare di più, ma il salto è difficilissimo, il tempo passa e con le donne è più inclemente.
Non credo che gli uomini siano spaventati da una donna indipendente, semplicemente in molti casi faticano ad accettarla! Una donna deve sudare e dimostrare il doppio per farsi valere, per essere rispettata e stimata. Nel mercato del lavoro, quando sei giovane ti considerano una ragazzina, quando maturi preferiscono una più giovane e più carina, e meno esperta (che costa meno)… Insomma, è una lotta continua. Non dimentichiamo poi che quello della comunicazione e degli eventi, e dello spettacolo in generale, è un settore dove c’è molta competizione, specialmente tra donne, e a volte essere preparate, professionali, sorridenti e dinamiche non basta…
Leggi qui gli articoli di Laura Gorini.

Fattitaliani

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