di Laura Gorini - Le piace spaziare e
mettersi costantemente alla prova. Le bastano un microfono, un palcoscenico e
qualcosa di cui parlare e diventa la donna più felice del mondo. Lei, la
conduttrice televisiva e di eventi Franca Cerveni, è una vera professionista
del mondo della comunicazione e della conduzione con alle spalle un curriculum
lavorativo di tutto rispetto. Recentemente ha presentato la Run 4 Help,
una mezza maratona in Franciacorta e al termine della premiazione degli atleti,
gli organizzatori le hanno consegnato
una medaglia come speaker. Esso è stato- come lei stessa ha dichiarato tramite
un post sul suo profilo di Facebook- "un omaggio inatteso e molto
gradito".
Ora sta per
concludere sul Canale SeilaTv la
stagione televisiva con il suo talk "100 Sfumature di Vita". Per l' estate l' attendono tantissime
conduzioni in diverse località del Nord Italia.
Franca, da anni
sei diventata una piacevole padrona di casa di salotti televisivi di canali sia
locali sia regionali. Che cosa ami particolarmente dei talk show?
Amo la possibilità di
conoscere molte persone, le loro storie, poter dialogare e confrontarmi con
loro sulle tematiche più diverse. Tutto questo
è un privilegio che mi consente di ampliare i miei orizzonti, di
accrescere la mia conoscenza e- in certi casi- di cambiare anche punto di
vista. Pertanto ogni volta che una
puntata giunge al termine mi sento più ricca.
Chi consideri i
tuoi modelli e chi ti piace in particolar modo tra le conduttrici ora in tv?
Sinceramente non c’è
un modello a cui mi sono ispirata, tuttavia considero Pippo Baudo il
presentatore per eccellenza. E poi reputo molto bravi Carlo Conti, Paolo
Bonolis, Gerry Scotti, Milly Carlucci e Antonella Clerici che
definisco le signore della tv. E
poi Maria De Filippi (che ci piaccia o meno) ha uno stile tutto suo nel
condurre programmi che riscuotono sempre un gran successo.
Quale credi sia il
segreto per far sentire gli ospiti a loro agio?
Concedere loro di
esprimersi liberamente, ascoltarli con attenzione, non interromperli
inutilmente, porre delle domande che abbiano un senso, rispettarli e provare
ammirazione nei loro confronti
E per non annoiare
mai il pubblico?
Essere me stessa,
naturale, spontanea, avere un certo ritmo nel condurre, scegliere argomenti
interessanti ed evitare il trash per far clamore a tutti i costi. Inoltre
bisogna comunicare come se non esistesse una telecamera e come se il pubblico
fosse direttamente in studio.
Con quale criterio
scegli gli intervistati?
Se voglio parlare di
una cosa specifica vado alla ricerca di chi è competente in materia. Poi il più
delle volte scelgo persone che mi incuriosiscono e che ritengo abbiano qualcosa
di interessante da raccontare.
E soprattutto come
nasce una puntata di una tua trasmissione?
C’è la ricerca degli
ospiti, quindi di chi sono e di che cosa si occupano. Poi bisogna
"recuperare" materiale sia video sia fotografico da inviare al
regista. Il terzo step è quello di dare inizio alla stesura di una traccia
generale che si seguirà durante la puntata, sebbene io ami in realtà
trasportare molto dall' istinto. E tutto questo è una sorta di lavoro
pregresso. Il giorno della trasmissione mi dedico alla scelta del look e del
trucco e parrucco. Poi si da il via alle prove audio e delle luci oltre che
delle inquadrature. E infine si inizia. Sai, il tempo scorre talmente veloce
che molto spesso mi sento dire "Ma è già finita la puntata?".
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