Libri, Silvia Brindisi a Fattitaliani: anche lo scrittore è un artista. L'intervista

di Laura Gorini - Si intitola “Chi parla poco ha gli occhi che fanno rumore”, il nuovo ed emozionante romanzo della scrittrice ed educatrice professionale Silvia Brindisi. Con lei abbiamo parlato di arte, di scrittura e della figura dell’artista a 360 gradi…

Silvia, educatrice professionale e scrittrice. Esiste - a tuo avviso - un sottile filo rosso che lega entrambe le mansioni?
Sì, perché sono legate dalla sensibilità e all’empatia che ha una persona e vengono manifestate in modi diversi ma sempre costruttivi per se stessi e per gli altri. 
Fare la scrittrice oggi può essere considerato un vero lavoro?
Per me è una gran bella passione che continuo a coltivare sempre più, ma se diventasse un vero lavoro ne potrei essere solo che felice.
Perché - secondo te - un artista è ancora considerato come uno “scansafatiche” che non ha voglia di lavorare?
Per me non è così e chi pensa ciò deve prima conoscere e capire chi coltiva una forma  d'arte. È troppo facile giudicare o criticare ciò che non si conosce. Un'artista è una persona che ci mette tutto se stessa e la sua passione per condividere con gli altri la sua forma d’arte che può andare dalla fotografia,  alla pittura, alla scrittura o alla scultura. 
A proposito, ma anche lo scrittore si può considerare un artista?
Sì, perché mette le sue emozioni e pensieri in ciò che scrive e che vuole comunicare. Non è  indubbiamente facile farlo. 
Quando si riconosce in una persona un vero e autentico artista?
In questo caso molto sta da chi apprezza le varie opere, da chi le pubblica o fa conoscere. 
E soprattutto quando si può definire un’opera - di qualunque natura essa sia - artistica?
Un' opera è artistica qua coinvolge,  trasmette emozioni,  pensieri ed è originale. Non è così facile ma l’importante è credere in ciò che si fa.
Ritieni che oggigiorno tale aggettivo e la definizione di arte stessa siano estremamente sopravvalutati e nel contempo sottovalutati?
Secondo me non è facile essere artisti e soprattutto non è per nulla semplice emergere. Tuttavia è bene non mollare! 
In particolare a livello meramente letterario, quali sono i criteri da applicare per etichettare un testo come ben fatto e/o di ottima foggia?
Sicuramente è molto importante capire e leggere la trama di un libro e i vari messaggi che l’autore vuole trasmettere con il suo scritto. 
Rileggendo ora il tuo primo saggio e i tuoi primi romanzi, apporteresti qualche modifica? Se sì quale e per quale motivo?
Non cambierei nulla di ciò che ho fatto dal momento che  tutto fa parte di me. Inoltre  col tempo ho capito sempre più cosa voglio, cosa migliorare e in che direzione andare. Sono fiera di me e di dove sono arrivata, ma non mi fermo qui!
Foto Massimiliano Rocchi, trucco Francesca Caddeu


Fattitaliani

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