Segnalibro, Giacomo Pilati a Fattitaliani: di un libro mi attrae la sintassi dei sentimenti. L'intervista

Nuovo appuntamento con "Segnalibro": protagonista della chiacchierata con Fattitaliani è Giacomo Pilati, scrittore e giornalista trapanese, che di recente con Imprimatur ha pubblicato Piccolo almanacco di emozioni presentato ieri alla biblioteca comunale di Paceco. L'intervista.
Quali libri ci sono attualmente sul suo comodino? 
“Le otto montagne” di Paolo Cognetti e “Cortile nostalgia” di Giuseppina Torregrossa.
L'ultimo "grande" libro che ha letto? 
“Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar.
Chi o cosa influenza la sua decisione di leggere un libro? 
L’approccio con i libri riguarda la pelle, il sentimenti. Non c’è una sola ragione a colpirmi. È un colpo di fulmine a indicarmi le parole da scegliere. Un tocco ancestrale che giunge al momento giusto.
Quale classico della letteratura ha letto di recente per la prima volta? 
“ I Vicerè” di  Federico De Roberto.
Secondo lei, che tipo di scrittura oggi dimostra una particolare vitalità? (narrativa, giornalismo, fumetti, saggistica...) 
La saggistica senza dubbio. C’è tanta voglia in giro di  conoscere  la storia dietro la cronaca.
Personalmente, quale genere di lettura Le procura piacere ultimamente?
Non vado mai per generi. Mi attraggono le parole, la sintassi dei sentimenti. Cerco di ascoltare  le pulsazioni, se queste sono lontane o assenti cambio libro. 
L'ultimo libro che l'ha fatta sorridere/ridere? 
Ho riletto Rimini di Pier Vittorio Tondelli. Gli anni '80, l’ingenuità degli incontri, la consapevolezza ironica del vivere.
L'ultimo libro che l'ha fatta commuovere/piangere?
Un libro scritto da un attore bravissimo e da sua moglie: Cesare Bocci e Daniela Spada “Pesce d’aprile”. Un viaggio dentro la malattia, ma anche l’ascesa verso la speranza e la guarigione. 
L'ultimo libro che l'ha fatta arrabbiare?  
“Il segreto dei marò” di Toni Capuozzo. Una vicenda che è diventata un limbo giudiziario imbarazzante ed estenuante. Toni Capuozzo ricostruisce gli eventi, spiega il groviglio giuridico che ha intrappolato due Paesi amici, l’Italia e l’India, e il peso degli interessi economici e politici.
Quale versione cinematografica di un libro l'ha soddisfatta e quale no?
Non mi è piaciuta la traduzione cinematografica del romanzo di Paolo Giordano “La solitudine dei numeri primi”. Mi ha convinto la fiction tratta dai libri di Antonio Manzini “Rocco Schiavone”.
Quale libro sorprenderebbe i suoi amici se lo trovassero nella sua biblioteca? 
Il manuale delle Giovani marmotte.
Qual è il suo protagonista preferito in assoluto? e l'antagonista? 
Ettore e Achille.
Lei organizza una cena: quali scrittori, vivi o defunti, inviterebbe?
Ernest Hemingway, lui da solo. Avrei troppe cose da chiedergli. Starei sveglio fino all’alba a ragionare di facce e di morti nel pomeriggio.
Ricorda l'ultimo libro che non è riuscito a finire?
“È tutta vita" di Fabio Volo. Mi incuriosiva il suo successo di vendite. Dopo venti pagine mi sono arreso. Continuo a non capire.
Quale scrittore vorrebbe come autore della sua biografia? 
Garcia Marquez. Se uno deve sognare in grande… Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata
IL LIBRO
Piccolo almanacco di emozioni Imprimatur 2017

Un prezioso elogio dell’infanzia. Un romanzo  civile  e personale  intriso di  emozioni scolpite nel cuore. Una lettura  autobiografica del passato, tra odori e sapori, desideri e delusioni. E in mezzo l’infanzia felice e consapevole. Come solo i bambini sanno viverla. Sorprende in ogni pagina la memoria prodigiosa che esalta e rivela i particolari. Stupisce la dovizia delle insistite sfumature narrative, l’abbondanza dei più minuti dettagli descrittivi. Il terremoto del Belice, il viaggio in ascensore, la scoperta del mare, la testa fuori dal tettuccio della cinquecento,  il telefono col lucchetto, le sigarette alla menta, le feste in casa, i  primi turbamenti . Gli anni drammatici del cambiamento esplodono con il rapimento Moro. La realtà assume altre direzioni.  La cronaca degli avvenimenti diventa inesorabilmente la storia. La strage di Pizzolungo, l’antimafia, l’incontro con Mauro Rostagno. I giornali e le televisioni locali.  Trapani è il luogo del racconto, dove i  drammatici eventi diventano l’emblema delle storture del mondo, delle ingiustizie. Le cronache televisive in diretta segnano definitivamente la fine delle illusioni.  E ancora  l’omicidio del giudice  Ciaccio Montalto con la targa a lui dedicata. Bisogna non si riveli il vero motivo della sua morte. Uno stupore disvela le connivenze, i ritardi culturali delle istituzioni. Denunzia la paura e l’impotenza nell’ affrontare il cancro mafioso. Anzi il sospetto e la diffidenza che la provincia vive sono l’unico modo per non prendere coscienza della realtà.  Non serve, in fondo, sapere se i ricordi  sono veri o inventati dalla scrittura, ma nel suo dispiegarsi diventano palpabili e credibili cronache di un tempo che non tornerà mai più. Emerge come ultimo capitolo la cronistoria di Minchia di Re, una storia vera diventata romanzo di successo e film premiato in ogni parte del mondo. L’autore come in un eterno ritorno rivede, però, sempre se stesso bambino. Non vuole e non deve dimenticarlo. Non rinuncia all’infanzia. Tutto è conseguente. La scrittura racconta tra le righe i vizi, le abitudini della provincia  siciliana. Vuole cioè in tal modo riscattarla e affrancarla dal torpore. Restituirci la speranza. Attraverso il valore immutabile dell’umanità. E la irripetibile poesia del quotidiano. Il matrimonio, il servizio militare, le malattie improvvise, la nascita di un figlio. Contrabbandando la difficile realtà sempre con la speranza. Parlando dell’amore struggente per la propria madre. Parlando dell’amore per i propri cari attraverso i ricordi. Le sensazioni intime, spesso inconfessabili della vita comune.  

L'AUTORE
Giacomo Pilati è nato a Trapani il 2 settembre 1962.
Scrittore e  giornalista, collabora con diversi periodici nazionali. Per le sue inchieste ha vinto due volte il Premio nazionale di giornalismo Giuseppe Fava, l’ Oscar Millecanali  delle televisioni private per la sezione cultura, il premio Unesco.  Ha collaborato ai testi di numerose trasmissioni televisive fra cui il Maurizio Costanzo Show. Ha scritto per  i settimanali Anna, la Domenica  del Corriere,  Chi e per i quotidiani Giornale  di Sicilia, la Sicilia, Reporter, Il Diario. Ha curato rubriche televisive per le televisioni RTC e Telesud.
Ha pubblicato diversi libri: Le Siciliane,  Erice la montagna incantata, La cucina trapanese e delle isole,   La città dei poveri, Le altre Siciliane, Minchia di re, Sulla Punta del mare, Morsi d’Italia, Viola di mare, un viaggio, Sicilia Rewind  (cofanetto con 5 DVD). Nel 2008  per la Legas di New York , con la traduzione del professore Fragola, le Siciliane è arrivato nelle librerie americane  con il titolo  di   Sicilian Women. Le Siciliane è stato tradotto e pubblicato in Francia e in Germania
Dal romanzo Minchia di Re, giunto alla dodicesima   ristampa,   è stato tratto il film Viola di Mare  recensito dalla critica come uno dei film italiani più belli di questi  ultimi anni, vincitore del Nice film festival di New York come miglior film italiano approdato  negli Usa ,  vincitore del Premio Afrodite .  Viola di mare, presentato  in  concorso al Festival del cinema di Roma,  è stato  prodotto dalla IDF di Maria Grazia Cucinotta  e da Medusa. Ha collaborato alla sceneggiatura  e alla  scrittura   dei dialoghi  del film.  Nel 2010  la trasposizione teatrale del libro, per la  regia di  Isabella Carloni, spettacolo che  vanta decine di  repliche, in scena  anche in America nel più importante festival   degli  Stati Uniti.
Da diciotto   anni cura a San Vito lo Capo la rassegna di incontri con l'autore “Libri, autori e buganvillee”, da quattro anni a Favignana la rassegna letteraria “L’Altramarea”, da tre anni a Menfi “ Dialoghi di vino”. Per i comuni di Erice, Valderice e Castelvetrano ha organizzato e  moderato stagioni  di incontri culturali.
È docente in corsi di scrittura creativa nelle scuole.
Nel 2012 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di  Cavaliere dell’Ordine della Repubblica  per meriti culturali.
Nel 2015 Minchia di re è stato  tradotto e pubblicato dal Chicago Quarterly Review
Nel 2016 Minchia di Re è stato pubblicato in Russia dalla Ripol Classic di Mosca.
Nel 2016 ha diretto lo spettacolo teatrale “In  Sicilia, suite in 12 tracce”, in onda sul canale streaming della Rai.
Nel 2016  ha pubblicato per Di Girolamo editore una edizione aggiornata delle Siciliane.
Nel 2017 per Imprimatur Piccolo almanacco di emozioni


Fattitaliani

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