Geddo, autore, sobillatore culturale, organizzatore, cantante e scrittore impegnato da anni nella west coast ligure in importanti iniziative come il Festival “Su la testa”, ha pubblicato il suo terzo disco, una raccolta di canzoni sulla solitudine, l'individualismo, il viaggio, il disincanto e la comunicazione pieno di personaggi caratteristici e interessanti. In questo caso i protagonisti diventano gli "altri". Fattitaliani lo ha recensito.
È una vera e propria
raccolta di racconti il nuovo album di Geddo dal titolo Alieni,
che
conferma una carriera già nata e cresciuta con i due album
precedenti.
In questo terzo lavoro Geddo evolve, realizzando un
disco con un tema ricorrente e molto più che attuale: l'individuo e
il suo ruolo nella nostra società.
Con
una notevole capacità narrativa Geddo non fa altro che raccontare
delle storie, diverse fra loro, ma con un chiarissimo fattore comune:
dei personaggi che si trasformano, evolvono, cambiano, diventano
appunto Alieni
all'interno
delle loro stesse esistenze.
In questo modo l'artista costruisce un fitto reticolo
sociale, unisce le persone ai loro contesti, i personaggi alle loro
storie, facendoci notare quanto, il più delle volte, ci ritroviamo
ad interpretare un ruolo, ad indossare una maschera.
Nessuno stereotipo o tipo fisso è presente nelle varie
narrazioni, ma spesso accade che i protagonisti per evadere dalle
loro realtà vengano in parte caratterizzati dalle loro particolarità
o dal loro status.
Non solo uno spietato individualismo il tema narrato in
questo disco: nel brano Due per esempio viene sviscerato e
analizzato il tema del doppio e della scelta in tutti i suoi aspetti.
Presente, inoltre, in molte traccie la storia d'amore,
mai banale ma sempre sognate e delicata. Storia che si configura come
l'habitat naturale in cui si generano e si muovono i pensieri di
Geddo, che ci vengono raccontati e che noi ascoltatori assimiliamo
con piacere.
Musicalmente l'artista cavalca un onda fortunata: quella
del cantautorato pop che sempre più si sente in radio e sempre più
piace al pubblico. Niente di scontato però: la musica di Geddo è
composta dall'immancabile chitarra acustica che fornisce il tappeto
musicale a riff più o meno energici che rendono ogni traccia
orecchiabile. Non manca ovviamente un pizzico di tradizione: nei
brani, in particolare nella voce, non è difficile notare qualche
riferimento ai mostri sacri della canzone italiana, per esempio De
Andrè o anche Bennato. Il sound caratteristico è arricchito inoltre
da una miriade di influenze che spaziano dal rock\folk al jazz e allo
swing, rendendo la musica di Geddo unica e subito riconoscibile.
Un disco, quindi, che ha tanto da dire e tanto da
raccontare. Lo sta facendo, tramite il suo autore che, in questo
periodo porta le sue canzoni in giro, facendo conoscere al pubblico
le sue storie.
Giuseppe Vignanello
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