di Domenico Logozzo* - La
memoria della maestrina calabrese Mimma
Marafioti,
morta a 39 anni nel febbraio del 2014 in seguito alle ferite
riportate in un incidente della strada accaduto nei pressi di Ivrea,
continua ad essere onorata sia nella sua Molochio
(Reggio Calabria) che in Piemonte, dove era amatissima insegnante
nelle elementari di Lessolo
(Torino).
Nella scuola primaria di Molochio
sabato 18 giugno, alle ore 18 e 30, ci sarà la seconda edizione del
Premio “Mimma Marafioti”, borsa di studio riservata agli alunni
della quinta classe elementare ed istituito per ricordarne la
straordinaria figura di docente, di mamma e donna impegnata nel mondo
della solidarietà e del volontariato. Il tema prescelto è la
famiglia “quale fulcro centrale dell’azione di Mimma”.
Ci
spiega la sorella Katia, anche lei insegnante in Piemonte:
“Quest'anno abbiamo voluto puntare sulla famiglia, per fare capire
ancor di più ai bambini i preziosi valori che questa racchiude e che
vanno preservati ed irrobustiti, con azioni positive”. Scuola,
famiglia e volontariato. Mimma è stata sempre dalla parte di chi
aveva bisogno di una mano d’aiuto. “Era una mamma davvero
speciale, sempre pronta a partecipare e offrire il suo contributo
alle iniziative del gruppo”. All’indomani dello scontro mortale,
così l’aveva ricordata Else
Klecker,
presidente dell’associazione “il Cuore oltre l’ostacolo”. E
la sorella Katia, presidente onoraria della stessa associazione,
qualche tempo dopo ci aveva detto che l’attività era stata
ampliata “inserendo nei programmi la sicurezza stradale in seguito
al terribile incidente che ci ha portato via Mimma. La nostra
associazione si occupa del sociale. Abbiamo 9 ragazzi diversamente
abili. Mimma ne faceva parte visto che ha una ragazza speciale
(Mary). Era sempre presente con la sua bimba, partecipava attivamente
con le sue meravigliose opere, perché lei era creativa. Lavorava
tanto con il Fimo. Era la sua passione. Dei veri capolavori. La
settimana prima della tragedia aveva realizzato per i nostri ragazzi
dei portachiavi a forma di coccinella”.
Buoni
esempi per crescere in armonia. Un mondo migliore è possibile se si
parte da una famiglia che sa amare e dà amore. E se la scuola fa
adeguatamente la sua parte. Come Mimma, nella sua breve e radiosa
esistenza, ha dimostrato con i fatti. Sottolinea oggi la sorella:
“Mimma amava la famiglia, adorava i suoi due figli. Come figlia ha
saputo sempre essere l'eccellenza dell'eccellenza. Ci manca, quanto
ci manca! E’ un vuoto incolmabile. Sono passati due anni e mezzo e
la sofferenza è sempre la stessa. Enorme dolore, come quel terribile
giorno di febbraio. Quel maledetto giorno rivivo angosciosamente ogni
notte. Mi ritornano nel sogno quei terribili momenti, quella
drammatica scena, la tragedia. Urlo, piango. No, non potrò mai
cancellarlo quel giorno che ha sconvolto per sempre la nostra
famiglia. Mimma era la nostra forza!”.
Una
perdita grave per la famiglia ed anche per la comunità di Molochio.
Amata e rispettata da tutti. “Molochio non ha mai dimenticato
Mimma, dal preside Ferdinando Rotolo, che fin dalla mia prima
telefonata si è messo subito a disposizione, smuovendo mari e monti
per attivarsi e concretizzare questo evento. Anche la vicaria Rosalba
Cristarella, che è molochiese e opera nella scuola primaria del
nostro paese, ha acceso subito i motori. Hanno saputo coinvolgere i
ragazzi nel nostro progetto e le risposte sono state positive. Li
ringrazio tanto, così come ringrazio gli amici di infanzia Vincenzo
Nasso e Luigi Cristarella, persone ricche di buoni sentimenti, che mi
hanno dato una grande mano nell’organizzazione del Premio”.
Molochio
non dimentica, ma anche in Piemonte la figura di Mimma
Marafioti
viene opportunamente ricordata e valorizzata. Ha seminato amore,
raccoglie amore. Come testimonia la lettera dei sentimenti che la
sorella Katia le ha scritto qualche giorno fa. L’ha pubblicata su
facebook con i disegni che i bimbi piemontesi hanno dedicato alla
maestrina calabrese. “Ciao Mimma, oggi sono ritornata nella tua
scuola, dove c'erano i tuoi alunni ad aspettarmi. Ogni bambino
emanava tanto amore, si leggeva nel suo tenero viso quello che
pensavano e pensano di te. Ti hanno descritta una mamma, maestra e
amica amorevole. Io e tutti noi familiari non possiamo essere che
orgogliosi di averti avuta anche se per poco tempo con noi”.
Lezioni
d’amore nel segno di Mimma
Marafioti.
Da Lessolo
a Molochio,
da un capo all’altro dell’Italia, dall’Aspromonte al Piemonte,
Nord e Sud insieme, contro ogni pregiudizio. La buona scuola si
concretizza così. I buoni semi crescono. Bisogna continuare a
coltivarli. Con il cuore. Come Mimma sapeva fare. La bella e brava
maestra con il dolce sorriso, la grande umanità, l’altruismo, il
coraggio e l’ottimismo della volontà ha tracciato la via del bene,
che vive nel cuore e nelle azioni dei buoni e dei giusti
quotidianamente impegnati per costruire un mondo migliore. Un mondo
d’amore, con la preziosa eredità morale che ha lasciato Mimma.
*già
Caporedattore TGR Rai