di Domenico Logozzo* - Il 19
marzo 1961 la Rai
dava
il via alla “Primavera radiofonica calabrese” con la trasmissione
“La
Palma d’Argento”
in onda ogni domenica fino al 25 giugno dello stesso anno sul secondo
programma in FM.
Una lodevole iniziativa per mettere in evidenza a
livello regionale le specificità artistiche, musicali e culturali di
belle realtà che altrimenti sarebbero rimaste circoscritte soltanto
nell’ambito locale. Far emergere i talenti e premiare la bravura di
cantanti, compositori e musicisti molto bravi. Avvicinare ancora di
più la gente alla radio. Con programmi intelligenti. La Rai di
Cosenza diretta da un illuminato uomo di cultura come Enrico
Mascilli Migliorini
e con il contributo di professionisti bravissimi come Emanuele
Giacoia,
diede così vita ad una trasmissione seguitissima, che i calabresi
premiarono con ascolti veramente straordinari. Dentro il territorio,
che aveva finalmente l’opportunità di farsi ascoltare. E non erano
solo canzonette. Era autentica cultura musicale.
Gioiosa
Jonica
fu una delle protagoniste della prima puntata, andata in onda appunto
il 19 marzo di 55 anni fa. La prima sfida la vide opposta a Serra San
Bruno. Andò benissimo. Titolò la Gazzetta del Sud: “Le
eliminatorie per la Palma d’Argento. GIOIOSA JONICA SI AFFERMA NEL
MATCH CON SERRA SAN BRUNO. Oltre 22.000 cartoline pervenute alla Rai
di Cosenza - 14.738 voti alla squadra vincitrice”. Ottimo
spettacolo. Una valanga di consensi per i gioiosani che anche
successivamente si comportarono bene ma non riuscirono ad ottenere il
successo finale. Resta tuttavia il felice ricordo di belle serate.
Musica,
cultura, allegria e il piacere di stare insieme. Una comunità unita.
Partecipazione attiva. E quanto pubblico, sia nel Supercinema che in
Piazza Plebiscito! Grande attenzione anche da parte della stampa,
oltre che della stessa Rai, che con Emanuele Giacoia, diventato
successivamente Capo Redattore della sede di Cosenza, ha realizzato
numerosi servizi televisivi. I gioiosani sono immensamente grati a
Giacoia. Lo ricordano con grande simpatia ed affetto. “Uno di noi”,
dicono ancora oggi quelli che più di mezzo secolo fa l’hanno
conosciuto ed applaudito. Stimato e amato come ha potuto constatare
personalmente quando qualche anno fa, accompagnato dal figlio
Riccardo, è tornato a Gioiosa Jonica per partecipare ai funerali del
prof. Emilio
Pilieci,
papà di Carlo, attuale vicedirettore del Tg 2. Tante strette di mano
e tanti abbracci.
La
prima serata della registrazione della “Palma d’Argento” trovò
uno spazio importante sulle pagine del Messaggero di Roma, che fece
questo titolo: “La prima competizione radiofonica preparata dalla
Rai a Gioiosa Jonica”. Il cronista sottolineò innanzitutto: “La
primavera radiofonica calabrese organizzata dalla Rai esclusivamente
per la Calabria”. A distanza di oltre mezzo secolo c’è da
evidenziare la grande attenzione dimostrata concretamente
dell’azienda radiotelevisiva statale nei confronti dei calabresi.
Non solo. Rappresentava un significativo riconoscimento della
validità delle proposte e delle capacità organizzative della Sede
della Calabria, che ha avuto un grande direttore come Enrico
Mascilli Migliorini,
oggi 93enne, sociologo e giornalista, che ha ricoperto incarichi di
notevole prestigio a livello nazionale non solo all’interno della
Rai ma anche nell’ambito universitario. Da ricordare anche che nel
1946, quando aveva appena 23 anni, fondò con un gruppo di
giornalisti il Messaggero
Veneto
e fu il primo direttore del quotidiano che ora festeggia settanta
anni di vita.
Ritorniamo
alla cronaca di quella serata fatta dal Messaggero. “A Gioiosa
Jonica nei locali del lussuoso Supercinema, in presenza di un
foltissimo pubblico, ha avuto luogo l’esecuzione delle composizioni
artistiche, tre delle quali sono state prescelte dalla giuria
costituita dal sindaco prof. Francesco
Logozzo,
dal reverendo parroco Elio
Scannapieco
e dai signori Pasquale
Linarello,
Salvatore
Martora
e Rocco
Criserà”.
Primo posto per la canzone “Il mandorlo fiorito”, interpretata da
Silvio
Scaramella
e scritta da Vincenzo
Luly.
In seconda posizione “il coro delle ragazze con il tradizionale
costume delle “maddamme” che “hanno fatto prodigi nel
presentare la “Leggenda gioiosana”, composizione che tratta la
vita e gli amori di Gioiosa medievale”. A terzo posto “un noto ed
esperto violinista locale che si è presentato sul palcoscenico,
illuminato a giorno, soltanto con il nome di Mario. Ha meravigliato
tutti i presenti nel suonare “Il canarino”.
Elogi
vengono fatti al complesso dei Jokers. Apprezzamento anche per i
cantanti Rocco Severino, Maria Luisa Diano, Carlo Alvaro e Vittorio
Condemi. E ancora “elogio particolare al maestro Ritorto ed
all’orchestra Placanica”. Il prof. Salvatore
Ritorto
è stato senza dubbio uno dei maggiori protagonisti della diffusione
della cultura musicale a Gioiosa
Jonica,
che vanta una tradizione bandistica secolare Il figlio prof. Antonio
che ringraziamo per averci fornito la foto della Palma d’Argento di
55 anni fa, ha seguito esemplarmente le orme paterne ed ha fatto
rinascere la passione per la banda soprattutto tra i giovani, dando
vita al “Complesso Bandistico Rossini”.
E a
proposito di padri e figli, non possiamo non ricordare l’esibizione
di Gigi
Panetta,
papà della notissima Lisa, che nel 1998 con la canzone “Sempre”
è arrivata terza tra i big al festival di Sanremo. Nel 1961 Gigi
aveva 12 anni. In piazza Plebiscito conduceva la serata Emanuele
Giacoia.
Oggi racconta: “Ricordo quella fantastica serata. Ho un aneddoto
curioso. Cantavo 24 mila baci e l'inizio alla Celentano prevedeva che
fossi di spalle per poi girarmi di scatto. Ma il microfono della Rai
era troppo alto e non si staccava dall'asta. Hanno valutato di farmi
salire sulla sedia, poi hanno optato per mettere l'asta piegata, come
si vede dalla foto. Ricordo che Emanuele Giacoia aveva un
accendisigaro a forma di pistola. Mi aveva spaventato...”
*già
Caporedattore TGR Rai