Ennio Morricone ha vinto il suo primo Oscar per la migliore colonna sonora originale per «The Hateful Eight» di Quentin Tarantino. Ne aveva uno alla carriera nel 2007 ed era alla sua sesta nomination.
Standing ovation per il musicista italiano che è salito sul palco accompagnato dal figlio Giovanni, ha abbracciato Quincy Jones (che lo ha chiamato "fratellino") e, profondamente commosso, ha detto: "Buonasera signori, ringrazio l'Academy per il prestigioso riconoscimento. Il mio pensiero va agli altri candidati e in particolare allo stimato John Williams. Non c'è musica importante se non c'è un grande film che la ispiri, ringrazio quindi Quentin Tarantino per avermi scelto e il produttore Harvey Weinstein e tutta la troupe del film. Dedico questa musica e questa vittoria a mia moglie Maria".
Miglior film è «Il caso Spotlight» co-scritto e diretto da Tom McCarthy: racconta la storia del team di giornalisti investigativi del «Boston Globe» che nel 2002 ha sconvolto la città con le sue rivelazioni sulla copertura sistematica da parte della Chiesa Cattolica degli abusi sessuali commessi su minori da oltre 70 sacerdoti locali, in un’inchiesta premiata col Premio Pulitzer.
Miglior attore: finalmente Leonardo DiCaprio a 41 anni vince la statuetta come miglior attore protagonista per «Revenant» (recensione di Fattitaliani) di Alejandro Iñárritu in cui interpreta il cacciatore di pelli Hugh Glass.
Migliore attrice protagonista è Brie Larson per il film "Room".
Migliore regista il messicano Alejandro Gonzales Iñarritu, terzo regista della storia dell'Academy a vincere due Oscar consecutivi. Sul palco il regista ha detto: "Questa è un'opportunità per la nostra generazione di liberarci di tutti i pregiudizi, il colore della nostra pelle è irrilevante come il colore dei nostri capelli".
Emmanuel Lubezki ha vinto la terza statuetta consecutiva per la miglior fotografia in Revenant di Alejandro Gonzalez Iñarritu.La svedese 26enne Alicia Wikander si è aggiudicata il premio come Miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in «The Danish Girl» di Tom Hooper.
Miglior attore non protagonista è l’attore britannico Mark Rylance, protagonista con Tom Hanks di «Il ponte delle spie» di Steven Spielberg.
Migliore lungometraggio animato è il cartoon della Pixar «Inside Out», diretto da Pete Docter.
Il miglior film straniero è l'ungherese «Il figlio di Saul». A ritirare il premio il regista Laszlo Nemes, che nel ricevere il premio ha commentato: «Anche nei momenti più bui c’è una voce che ci consente di restare umani: spero che sia questo ad infondere il mio film».
Categorie «tecniche»: sei statuette per «Mad Max: Fury Road»: la costumista inglese Jenny Beaven; Migliore scenografia a Colin Gibson e Lisa Thompson. E anche il trucco e parrucco è andato agli artisti di Mad Max: Lesley Vanderwalt, Elka Wardega e Damian Martin. Miglior montaggio a Margaret Sixel. Miglior montaggio sonoro al duo Mark Mangini e David White e il film di George Miller si è aggiudicato anche il miglior missaggio sonoro premiando Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo.
Effetti speciali. L'Oscar se lo sono aggiudicati Andrew Whitehurst, Paul Nurris, Mark Ardington e Sara Bennet per il film di Alex Garland "Ex Machina".
Sam Smith ha ricevuto l'Oscar per la migliore canzone insieme a Jimmy Napes per il brano Writing's on the Wall tema dell'ultimo film di James Bond Spectre dal palco ha dichiarato: ''Ho letto un articolo di Ian Mc Kellen che diceva che nessun uomo apertamente gay avrebbe mai vino un Oscar, questa sera sono qui come musicista gay orgoglioso". Il musicista poi ha dedicato il premio alla comunità lgbt.
Miglior sceneggiatura non originale è andato a "La grande scommessa" per il miglior adattamento dal romanzo di Michael Lewis: sul palco sono saliti gli sceneggiatori Charles Randolph e Adam McKay. McKay ringraziando ha dato un'indicazione di voto: "Non andate a votare per quei candidati le cui finanze dipendono dal petrolio". Il film racconta la storia della crisi economica dal punto di vista di personaggi fuori dagli schemi, "eroi" dai caratteri difficili, sconosciuti ai più ma fondamentali per capire che cosa è successo veramente.
Miglior attore: finalmente Leonardo DiCaprio a 41 anni vince la statuetta come miglior attore protagonista per «Revenant» (recensione di Fattitaliani) di Alejandro Iñárritu in cui interpreta il cacciatore di pelli Hugh Glass.
Migliore attrice protagonista è Brie Larson per il film "Room".
Migliore regista il messicano Alejandro Gonzales Iñarritu, terzo regista della storia dell'Academy a vincere due Oscar consecutivi. Sul palco il regista ha detto: "Questa è un'opportunità per la nostra generazione di liberarci di tutti i pregiudizi, il colore della nostra pelle è irrilevante come il colore dei nostri capelli".
Emmanuel Lubezki ha vinto la terza statuetta consecutiva per la miglior fotografia in Revenant di Alejandro Gonzalez Iñarritu.La svedese 26enne Alicia Wikander si è aggiudicata il premio come Miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione in «The Danish Girl» di Tom Hooper.
Miglior attore non protagonista è l’attore britannico Mark Rylance, protagonista con Tom Hanks di «Il ponte delle spie» di Steven Spielberg.
Migliore lungometraggio animato è il cartoon della Pixar «Inside Out», diretto da Pete Docter.
Il miglior film straniero è l'ungherese «Il figlio di Saul». A ritirare il premio il regista Laszlo Nemes, che nel ricevere il premio ha commentato: «Anche nei momenti più bui c’è una voce che ci consente di restare umani: spero che sia questo ad infondere il mio film».
Categorie «tecniche»: sei statuette per «Mad Max: Fury Road»: la costumista inglese Jenny Beaven; Migliore scenografia a Colin Gibson e Lisa Thompson. E anche il trucco e parrucco è andato agli artisti di Mad Max: Lesley Vanderwalt, Elka Wardega e Damian Martin. Miglior montaggio a Margaret Sixel. Miglior montaggio sonoro al duo Mark Mangini e David White e il film di George Miller si è aggiudicato anche il miglior missaggio sonoro premiando Chris Jenkins, Gregg Rudloff e Ben Osmo.
Effetti speciali. L'Oscar se lo sono aggiudicati Andrew Whitehurst, Paul Nurris, Mark Ardington e Sara Bennet per il film di Alex Garland "Ex Machina".
Sam Smith ha ricevuto l'Oscar per la migliore canzone insieme a Jimmy Napes per il brano Writing's on the Wall tema dell'ultimo film di James Bond Spectre dal palco ha dichiarato: ''Ho letto un articolo di Ian Mc Kellen che diceva che nessun uomo apertamente gay avrebbe mai vino un Oscar, questa sera sono qui come musicista gay orgoglioso". Il musicista poi ha dedicato il premio alla comunità lgbt.
Miglior sceneggiatura non originale è andato a "La grande scommessa" per il miglior adattamento dal romanzo di Michael Lewis: sul palco sono saliti gli sceneggiatori Charles Randolph e Adam McKay. McKay ringraziando ha dato un'indicazione di voto: "Non andate a votare per quei candidati le cui finanze dipendono dal petrolio". Il film racconta la storia della crisi economica dal punto di vista di personaggi fuori dagli schemi, "eroi" dai caratteri difficili, sconosciuti ai più ma fondamentali per capire che cosa è successo veramente.