Opera di Liegi, Gustavo Porta è "Ernani". L'intervista di Fattitaliani: giusto morire per un patto!

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Una scenografia a primo impatto statica con una successione di quadri, ma con delle trovate azzeccatissime che trasmettono dinamicità all'insieme. La regia di Jean-Louis Grinda attenta e coordinatissima. La direzione musicale di Paolo Arrivabeni (scheda) che rende onore al genio di Giuseppe Verdi. Un'interpretazione del coro diretto da Pierre Iodice e degli artisti che ha entusiasmato il pubblico di Liegi. Tutto questo è "Ernani" (cast e scheda), in scena all'Opera di Liegi fino a martedì 6 ottobre. Nel ruolo del protagonista il tenore Gustavo Porta intervistato da Fattitaliani.

Che cosa vi ha spinto verso l'opera? 
Non so se lei lo sa, ma io sono nato in Argentina, nipote di emigrati piemontesi. Ho scoperto l'opera per caso, all'età di vent'anni, quando il tenore Luciano Pavarotti era andato in Argentina a cantare La Bohème al Teatro Colon di Buenos Aires. Sentii l'interpretazione del maestro Pavarotti, rimasi colpito dalla sua voce e logicamente della bellezza della Bohème, fu proprio lì che presi la decisione di studiare il canto visto che già alcuni anni prima avevano detto che avevo una bella voce. Da quando ho iniziato a studiare mi sono subito appassionato a questa musica meravigliosa e non sono più riuscito a staccarmi dal mondo dell'opera.
Quale aspetto del personaggio di Ernani le piace particolarmente? 
Il personaggio di Ernani è molto bello, la musica di Verdi ha momenti molto toccanti, la parte che più mi piace del personaggio è la sua fierezza, la sua nobiltà. È un giovane che si gioca la vita ad ogni azione e fino alla fine fedele ai suoi sentimenti.
Ernani (Gustavo Porta) © Opéra Royal de Wallonie - Lorraine Wauters
Condivide la sua scelta di morire per restar fedele a un patto? 
Questa è una domanda la cui risposta non è facile: comunque, io condivido completamente la scelta di morire per un patto, Logicamente - ai tempi di oggi dove la parola ha perso di valore - dire quello che sto affermando fa ridere, d'altronde nei panni di Ernani il voler vendicare mio padre mi avrebbe portato comunque a fare una brutta fine: ho avuto una seconda possibilità da parte di Silva, ma poi il mio destino già segnato è riapparso.
Per la prima volta si esibisce a Liegi. Come ha trovato il pubblico della città? 
È la prima volta che mi esibisco a Liegi, ho trovato un pubblico caloroso, molto attento, è molto conoscitore dell'opera. Anche l'armonia con la quale si lavora al teatro dell'opera di Liège è molto bella.
Ernani (Gustavo Porta, Elaine Alvarez et Lionel Lhote) © Opéra Royal de Wallonie - Lorraine Wauters
Come spettatore va all'opera? 
Vado poco a sentire l'opera, lo faccio quando mi trovo in un teatro, dove canta qualche collega che mi piace sentire o quando c'è qualche direttore o compositore che mi interessa. Mi interessa sentire molto la musica sinfonica, ma spessol'ascolto sul divano di casa.
Che musica canta sotto la doccia? 
Sotto la doccia solo se mi trovo a casa mia, perché quando mi metto a cantare sotto la doccia negli alberghi sempre c'è qualcuno che si lamenta, e mi capita a volte anche negli appartamenti di alcune città. Però mi piace cantare la musica di folclore argentino, qualche canzone napoletana e quello che mi ispira. Giovanni Zambito.

© Riproduzione riservata


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