Lauree brevi: veloci ed efficaci. I dati di Almalaurea

Almalaurea è nata a Bologna nel 1994 ed è al servizio non solo delle università ma anche degli studenti, che "segue" fino a 5 anni dopo la laurea.
I servizi che offre sono diversi e tra questi un monitoraggio importante che riguarda appunto l'efficacia delle lauree in base alla materia di studio scelta a distanza di 1, 3 e appunto 5 anni dal conseguimento.
Un modo per capire quali sono le lauree subito "spendibili" nel mondo del lavoro, quali le più richieste e quali invece segnano il passo con minore possibilità di impiego.
I dati forniti da Almalaurea di cui ci occupiamo oggi riguardano le lauree brevi, cosiddette "triennali", che richiedono 180 crediti e fanno parte del percorso di studi accademico introdotto a partire dal 1999.
A seguito della laurea breve lo studente può scegliere se proseguire con il biennio della laurea specialistica o fermarsi.

La laurea breve e i dati statistici
I 3 anni circa richiesti per il conseguimento della laurea breve sono certamente un passo avanti per riuscire a laurearsi in tempi brevi ed entrare nel mondo del lavoro relativamente presto.
Se lo studente inizia infatti il corso accademico tra i 18 e i 19 anni è possibile laurearsi già a 22 anni.
Ecco quindi che i dati statistici del consorzio Almalaurea sono indicativi per comprendere l'efficacia di tutti i corsi di laurea breve.
Per "efficaci" si intendono non solo quelle lauree che danno uno sbocco nel mondo del lavoro, ma anche quelle che invece permettono di utilizzare fattivamente le competenze acquisite durante il percorso accademico.
I dati statistici forniti hanno valenza reale in quanto sono molto specifici e quindi anche attendibili.
Almalaurea infatti ha stilato una classifica dove viene indicato chi trova più facilmente lavoro, anche se non riguarda nello specifico il campo di studio seguito, ma anche coloro che hanno continuato a fare lo stesso lavoro che avevano prima di conseguire la laurea breve.

Le lauree utili per entrare nel mondo del lavoro
Da questi dati appare evidente che le lauree brevi sono le più efficaci rispetto alle specialistiche, se si pensa che in testa a quelle maggiormente spendibili c'è quella in medicina e in genere quelle che fanno capo al settore sanitario (anche infermieristico), che tocca il 93,8%.
Un dato che contrasta con la continua penuria che lamentano i nosocomi per uno scarso ricambio non solo generazionale ma anche di gestione ottimizzata delle aziende ospedaliere. Rimane tuttavia da sottolineare che molti trovano impiego in strutture private.
Al secondo posto con il 61% ci sono a sorpresa le lauree che riguardano l'educazione fisica, confermando il trend positivo dell'attenzione posta alla cura del corpo, alla salute e alla forma fisica.
Scienze delle formazione è la laurea triennale che non solo interessa molti iscritti parlando di preferenze, ma è anche il terzo titolo accademico a dare maggiore possibilità di impiego a breve tempo dal conseguimento, con il 52,6% soprattutto riguardo all'insegnamento.
Al 4° posto con il 46% si trovano le lauree scientifiche che possono dare buone possibilità d'ingresso nel mondo del lavoro.
Al 9° posto a sorpresa si piazzano le lauree in ingegneria che nonostante il grande successo avuto nei decenni passati danno un 38,7% di possibilità nel mondo del lavoro. Naturalmente in questo dato sono ricomprese tutte le lauree in ingegneria con i relativi indirizzi (edile, gestionale, informatica, meccanica, ecc).
Anche le lauree in lingue che si piazzano all'11° posto con il 26,8% contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non hanno un indice di "spendibilità" come ci si potrebbe attendere in un Europa unita e con l'abbattimento delle distanze nell'era della comunicazione, degli scambi culturali e degli spostamenti molto più veloci di un tempo.
Al penultimo posto con il 20,3% si trovano la lauree triennali in ambito psicologico che, nonostante il prestigio di una materia comunque interessante e sicuramente necessaria, in un mondo che, come detto, corre veloce e porta con se nevrosi, ansia, stress e una vita che evidenzia il peso di un fascio di ruoli pressante, non da la possibilità di impiego che forse ci si attenderebbe.
All'ultimo posto si trovano le lauree triennali nell'ambito letterario che, dopo il boom degli anni '80 e '90, ha visto un calo rispetto alle potenzialità di impiego, complice probabilmente anche il mondo della scuola con poco ricambio, che proprio in questi giorni si trova a un giro di boa per la stabilizzazione di decine di migliaia di precari anche di lungo corso.
Conseguire una laurea triennale è sicuramente un vantaggio al di la della materia scelta e rispetto al suo impiego nel mondo del lavoro perché, se è vero che bisogna puntare su campi che danno più possibilità di lavorare, è anche vero che è necessario assecondare le proprie abilità e propensioni e impegnarsi fortemente per riuscire al meglio anche nel mondo accademico e quindi in quello lavorativo.
Fattitaliani

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