Dal
26 giugno al 18 ottobre
2015,
il MAXXI dedica a Maurizio
Nannucci,
tra i maggiori protagonisti dell’arte contemporanea italiana dagli
anni Sessanta a oggi, una grande mostra dal titolo Where
to start from,
a cura di Bartolomeo Pietromarchi.
La
mostra esplora lavori di matrice storica e più recenti, che
interagiscono tra loro attraverso un percorso di luci, colori, forme,
scrittura e suoni. Due nuovi lavori sono stati realizzati per questa
esposizione tra cui l’installazione sonora interattiva Sound
Samples
e More
than meets the eye
una grande
opera per la facciata del MAXXI
che,
grazie agli Amici
del MAXXI,
entrerà a far parte della collezione
del museo.
Dagli
anni Sessanta, Maurizio Nannucci,
punto di riferimento per diverse generazioni di artisti, architetti,
musicisti, critici e curatori,
esamina il rapporto tra arte, linguaggio e immagine. La sua ricerca,
da sempre caratterizzata dal dialogo tra discipline diverse, esplora
la relazione tra luce, colore, suono e spazio reale e immaginato, che
diventa particolarmente evidente nelle sue grandi scritte al neon.
Quello di Nannucci è un lavoro concettuale – un’indagine tra
cultura e società con un forte legame tra architettura e paesaggio
urbano – il cui linguaggio restituisce alle singole parole un
valore simbolico e spaziale.
Come
dichiara l’artista in riferimento alla sua ricerca "Credo che
l'immagine superi i limiti della rappresentazione, diventando
un'immagine mentale, un'immagine virtuale, un'immagine nata da un
sogno o un sogno ad occhi aperti, una immagine vista e relativa, che
può essere evocata da una parola, un suono o un odore. La stessa
cosa vale per le immagini che si riferiscono e richiedono l’assenza
di un oggetto; non le limito e non le riduco a una figura, ma do loro
libertà e autonomia fantastica…”
Con
la mostra Where
to start from
si afferma l’importanza e la centralità dell’indagine artistica
di Nannucci i cui lavori, presentati nella Galleria 3 del museo,
convivono in un dialogo reciproco.
In
mostra: l’installazione Anthology
(1967/2015…), un indice di testi e concetti in continuo
aggiornamento, e la grande parete in neon bianco There
is another way of looking at things
in un nuovo allestimento pensato per il MAXXI.
L’esposizione
presenta opere storiche e anticipatrici come le pagine dei
Dattilogrammi
(1964/1965), Alfabetofonetico
(1967), M40
(1967), Corner
(1968), Colors
(1969) la grande installazione The
missing poem is the poem
(1969), le esplorazioni sonore (dal 1966) e le serie fotografiche
Giardini
Botanici
(1967) e Scrivere
sull'acqua
(1973).
Parte
integrante della mostra è la presentazione dei multipli
che l’artista ha prodotto dagli anni Sessanta ad oggi: oltre
cento edizioni
tra multipli, libri e dischi d’artista, foto, riviste, ephemera,
che restituiscono un’altra pratica fondamentale del suo lavoro. Si
tratta di un percorso in cui le opere interagiscono con lo spazio del
museo, mutandolo percettivamente come nel caso dell’istallazione
sonora Sound
Samples.
Questo lavoro crea un ulteriore collegamento ideale al vicino
Auditorium Parco della Musica per il quale l’artista ha realizzato,
in collaborazione con Renzo Piano nel 2002, una grande installazione
permanente di testi al neon dal titolo
Polifonia.
Maurizio
Nannucci
(Firenze, 1939) è uno dei protagonisti dell’arte italiana degli
ultimi decenni tra i più conosciuti internazionalmente. Sin dalla
metà degli anni Sessanta esplora le complesse relazioni tra arte,
linguaggio e immagine, creando inedite proposte concettuali,
caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia,
video, suono, edizioni e libri d’artista. Sono del 1967 i primi
testi in neon che apportano al suo lavoro una dimensione più varia
di significati e una nuova percezione dello spazio. L'artista si è
sempre interessato al rapporto opera / architettura / paesaggio
urbano creando i presupposti per una integrazione tra ambiente,
linguaggio, colore e luce, che sono divenuti elementi centrali nel
suo lavoro. Su queste basi sono nate negli anni novanta
collaborazioni e progetti con Renzo Piano e con altri architetti
quali Massimiliano Fuksas, Mario Botta, Nicolas Grimshaw, Stephan
Braunfels. Maurizio Nannucci è stato invitato più volte alla
Biennale di Venezia, a Documenta di Kassel, alle Biennali di Sao
Paulo, Sydney, Istanbul e ha esposto nei più importanti musei e
gallerie di tutto il mondo.
In
occasione della mostra viene pubblicato un catalogo
dedicato
alla mostra
(Mousse Edizioni) con saggi critici di Bartolomeo Pietromarchi e
Stefano Chiodi e una intervista di Hou Hanru.
MAXXI
- Museo nazionale delle arti del XXI secolo
www.fondazionemaxxi.it
- info: 06.320.19.54; info@fondazionemaxxi.it
orario
di apertura: 11.00 – 19.00 (mart, merc, giov, ven, dom) |11.00 –
22.00 (sabato) | chiuso il lunedì,
Ingresso
gratuito per studenti di arte e architettura dal martedì al venerdì.