Stress,
irritabilità, spossatezza. Per gli oltre 6 milioni di italiani che
si sono concessi una mini-vacanza per staccare dagli impegni
quotidiani è in agguato il ‘post vacation blues’, più
comunemente conosciuto come stress da rientro. Lo psichiatra Michele
Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano,
spiega come superare questo problema e tornare al lavoro con slancio.
Terminato
il tanto agognato ponte del 1° maggio
che, secondo i dati diffusi da Federalberghi, ha visto oltre 6
milioni di italiani concedersi una mini-vacanza lontano dalla routine
delle
proprie città, è tempo
di tornare al lavoro.
Un
rientro che però è minacciato dal ‘post vacation blues’, il
famigerato stress da rientro individuato dai ricercatori
dell’Università di Granada che, secondo l’ISTAT, colpisce un
italiano su 10.
Per molte persone quindi i giorni del rientro potrebbero
rappresentare un momento
di ansia e depressione,
amplificato
dalle innumerevoli commissioni
accumulate nei mesi precedenti e dalla
crisi economica e occupazionale. A
spiegare come s’innesca questo pericoloso meccanismo e come vincere
lo stress da rientro è lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore
Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano,
che suggerisce alcuni pratici accorgimenti per tornare alla routine
quotidiana senza troppi fastidi.
“Il
rientro
al lavoro dopo un periodo di vacanza può effettivamente creare
disagio, alcuni studi suggeriscono infatti che addirittura sia il 50%
dei vacanzieri a soffrirne
– spiega il dottor Michele
Cucchi
– Questo stress da rientro spesso consiste in un senso
di spossatezza, che porta con sé difficoltà di concentrazione,
emicranie, sensazione di confusione e stordimento.
Ma non è tutto, possono insorgere infatti ulteriori problematiche
come l’attivazione neurofisiologica con tachicardia,
ipersudorazione,
dolori muscolari, oltre che sintomi a maggior connotazione affettiva
come perdita di entusiasmo, irritabilità, rimugino e chiusura
relazionale”.
Basta
quindi un lunedì lavorativo dopo il ponte per far svanire i benefici
del riposo appena goduto,
come ha dimostrato una
ricerca della ‘Radboud University’ nei Paesi Bassi.
Gli studiosi hanno chiesto al campione di ricerca preso in analisi di
evidenziare il personale stato di benessere generale due settimane
prima delle vacanze, in vacanza e due settimane dopo il rientro: i
risultati hanno rivelato che i livelli di soddisfazione psicofisica
sono andati in picchiata una volta rientrati sul luogo di lavoro.
Ma
perché nasce questa problematica al rientro dalle ferie?
“Per alcune persone la vacanza significa annullare
l’inerzia dell’abitudine,
quella che ci porta a fare tante cose in modo automatico, in una
specie di trance
agonistica
sempre di corsa. Al rientro dalla vacanze possono sorgere spontanee
domande come ‘perché faccio tutto questo?’, mettendo
in discussione quelle abitudini che non sono il consolidamento di
comportamenti adattivi,
come dovrebbero essere le abitudini appunto, ma il frutto di una vita
forse troppo freneticamente all’inseguimento
di aspettative e ritmi più subiti che voluti.
I
sintomi
però hanno una dimensione fisica oltre che psicologica.
Non è solo un problema di vissuto e di atteggiamento mentale, ma
anche di “omeostasi cerebrale”; è come
se il nostro cervello avesse dimenticato alcuni schemi che
riproduceva “a memoria” consentendoci efficienza e velocità, e
va in panne momentaneamente nel tentativo di ritrovarli”.
Secondo
il dottor Cucchi esistono anche profili maggiormente abitudinari, che
subiscono meno le variazioni di routine: “Le
persone che vivono di regolarità, che non amano le novità, si
sentiranno bene nel tornare ai vecchi ritmi e abitudini, che sono il
rifugio da ansia e insicurezza, individui che
potremmo definire dei ‘diesel’.
Le
persone ambiziose e competitive tendono invece a risentirne
maggiormente; sono “motori da corsa”
che fanno fatica a tornare al concetto di abitudine.
Il
post vacation blues in
ogni caso
è
un passaggio fisiologico che svanisce
in pochi giorni. Il
nostro organismo è infatti progettato per adattarsi rapidamente al
cambiamento. Se
invece si manifesta un disagio permanente, tecnicamente chiamato
sindrome da adattamento,
questa difficoltà di adattamento si è trasformata in uno squilibrio
del sistema ormonale deputato a reagire allo stress. In questi casi
può
avere senso chiedere un supporto ad uno specialista”.
Infine
i consigli dello psichiatra
Michele Cucchi per vincere il “post vacation blues” e tornare al
lavoro senza problemi:
1.
PRIMA
REGOLA:
VOLTARE
PAGINA
Per
superare lo stress da rientro è fondamentale pensare che il ritorno
al lavoro sia un’occasione per rinnovare alcune abitudini,
ripensare ad alcune modalità, scegliere strategie e direzioni
leggermente diverse, per sentirsi più padroni del proprio tempo e
della propria rotta.
2.
NON
LASCIARSI TRASCINARE DALL’EMOTIVITA’
Dedicare
un lasso di tempo maggiore del solito a pensare prima di agire può
essere un buon modo per rientrare di slancio senza troppi fastidi;
non buttarsi subito a inviare mail o nell’operatività impulsiva
della gestione della casa e delle faccende arretrate, ma “progettare
il percorso verso la meta”.
3.
LA
CALMA E’ LA VIRTU’ DEI FORTI
Riprendere
a piccoli passi, con gradualità, è un toccasana per chi torna al
lavoro dopo un periodi di ferie. Assolutamente da evitare l’errore
di sentirsi in ritardo perché la pancia dice che è necessario
tornare a fare una vita frenetica: non tutte le cose che ci si sente
di dover fare sono così urgenti.
4.
E’
IMPORTANTE DARSI TREGUA
Uno
dei rituali più controproducenti è quello di cercare di dilatare il
tempo riempiendolo eccessivamente di cose da fare e intasando
l’agenda di impegni. E’ più opportuno invece porsi obiettivi
raggiungibili e cercare di raggiungerli senza infliggersi troppa
violenza.
5.
TIENITI IN MOVIMENTO!
Se
si è trascorsa una vacanza movimentata, con camminate o nuotate
rigeneranti, è molto importante non perdere la forma fisica
acquistata. Per raggiungere questo scopo esistono diversi metodi,
come spostarsi per la città il più possibile in bicicletta o
cercare di andare a correre un paio di volte alla settimana.