Non
vogliamo ricordare che l’Italia è il Paese al mondo con
la più alta infestazione di autovelox,
un tasso, secondo certe statistiche, del 1265%, come già illustrato
in nostro precedente articolo, in bella civile e democratica
compagnia della Romania con. 384%,
la Bulgaria 306%, l'Albania 296%, l'Estonia 239%, la Slovacchia 214%
e la Croazia 192%. Ultimi a installare autovelox sono, invece, i
paesi incivili e autoritari e arretrati:
l'Inghilterra con il 34%, la Germania con il 28% e la Svezia con il
21%, cioè qui gli autovelox sono poche decine, di fronte alle
migliaia italiane!
In Francia e negli altri
paesi arretrati e incivili
esistono certamente i sistemi di controllo: infatti in autostrada o
sulla viabilità ordinaria, quando il caso, una tabella informa (ma
la tabella può anche non esserci!) che si sta iniziando un
tratto di strada sotto controllo radar e
perciò ci si deve aspettare che da qualche parte si trova un
autovelox o del genere, per cui è cura dell’automobilista in quel
percorso e per un certo numero di chilometri,
rispettare più che mai i limiti imposti. E’ come sulle nostre
autostrade: si sa che un percorso è sotto
controllo, quindi ci si regola in merito.
Invece i prefetti italiani per ragioni loro o interpretando la Legge
a modo loro, sono pervenuti, a mio avviso, alla…estrosità cioè
alla scoperta di un autovelox che tiene sotto
controllo dieci metri di strada
anzi non di strada: dieci metri di corsia,
ripetiamo: corsia di marcia!
ed è annunciato e avvertito con targhe, tabelle, luminarie,
avvertimenti minacciosi (guarda che non c’è contestazione
immediata!), con limiti di velocità particolari (sempre al
ribasso!). Si è mai visto al mondo che una
trappola viene annunciata e illustrata alla preda con luminarie e
tabelle? E pertanto è una trappola.
In realtà il Legislatore
ha illustrato ben altre condizioni e modalità
ed ha delegato ai Prefetti, per la viabilità
ordinaria, il compito di individuare
i tratti più pericolosi e delicati secondo parametri e criteri ben
precisi e qui installare le macchinette di controllo della velocità.
Ai Prefetti e non ad altri! E per “tratti di strada” e non per
dieci metri, poiché in questi casi il Codice della Strada prevede
differenti strumenti protettivi e non a pagamento. Una Legge
inappuntabile e sensata che però nell’applicazione è divenuta
appunto una…estrosità poiché a richiedere gli autovelox,
e solo per far soldi, sono i Comuni.
Ma l’aspetto gravissimo è un altro: non si parla più di tratti
di strada e di percorsi e di tragitti come
invece vuole il Legislatore -e il buon senso!- bensì e ripeto… di
trappole, e di
trappole annunciate, avvertite, illuminate! Infatti la Legge relativa
(la famosa Legge 168/02) senza possibilità di equivoci e di
cavilli dice:
il prefetto… individua le strade… ovvero singoli tratti di
esse… Due
prescrizioni completamente a mio avviso e platealmente disattese:
quella dell’autorità competente ad installare gli autovelox e
quella delle strade o tratti di strada e non certamente di corsie!
Si dirà: ma che trappole
sono queste? Infatti chi ci cade, a guisa del coniglio o della
volpe, è solo il distratto o quello che dimentica o chi non vede o
chi non sta con l’occhio fisso al contachilometri a verificare che
non superi i 50 o i 60 Km orari, i limiti quasi normalizzati nelle
strade provinciali (non vedi mai 90!!). Il risultato? Lo vediamo
normalmente: chi è informato della trappola, rallenta e si salva ma
poi, via, a superare sadicamente tutti
i limiti perché sa anche che non ci sono più trappole! Cioè
l’autovelox italiano non abbassa i limiti, ma li fa chiaramente
superare: facilita e perfino obbliga a ignorare i limiti, per sadismo
e per vendetta! E incanaglisce vieppiù gli animi.
Si verifica quindi un
altro assurdo incredibile: per esempio, sulla Casilina o altra strada
analoga, la corsia di marcia segna 50 Km perché c’è l’autovelox
in agguato, mentre la corsia opposta
all’autovelox porta il limite di 90! Dove mai si vede una realtà
del genere? Quale mai Legislatore ha voluto una tale scemenza? Questo
è quanto avviene oggi in gran parte delle strade.
Poi avvengono ulteriori, a mio avviso, comicità: nel 2007 la
Prefettura autorizza 24 autovelox d’un sol colpo, sei anni dopo
ne revoca e annulla la maggior parte, pur essendo tutto immutato e
uguale come all’inizio! Né tanto meno la Prefettura controlla e
verifica che le disposizioni di Legge da essa richiamate vengano
rispettate: ancora oggi ad Atina, tanto per citare un esempio, gli
autovelox installati si trovano in posizioni dove non è minimamente
indicato il limite di velocità da osservare oppure sulle tabelle di
avvertimento non è indicata l’autorizzazione della Prefettura che
invece è addirittura fondamentale:
l’automobilista non vedendo tale indicazione è obbligato
a dedurre che l’autovelox è custodito dagli agenti del traffico
come la Legge impone oppure, anche possibile, che la tabella è solo
per dissuadere: e non vedendo gli agenti, deduce infatti che si
tratta di falso allarme dissuasorio e quindi prosegue il cammino,
senza guardare il contachilometri: e viene preso: duplice
trappola dunque, impunemente, resa
possibile dalla totale mancanza di controllo o
dalla totale mancanza di rispetto e della Legge e del cittadino.
O quell’autovelox di Belmonte C. collocato al centro di un ponte
che scavalca la superstrada (un unicum a mio avviso, di Belmonte
C.!), per cui passandoci sopra il camion o il trattore,
necessariamente il congegno elettronico, come è stato osservato da
persona qualificata, va fuori taratura. Epperò nulla muta! Continua
a rimanere lì, camuffato, per di più, tra vecchi manifesti.
Quindi gli autovelox sono
illegittimi e fuori Legge sia perché contrari e opposti allo
spirito e alla lettera della Legge sia
perché tutti o quasi tutti non rispettano nemmeno le indicazioni e
imposizioni tecniche di cui si parla nella norma relativa. Per
quanto riguarda quelli installati in provincia di FR a seguito del
menzionato Decreto omnibus del 2007 che autorizzava 24 autovelox, la
prova che era, a mio avviso totalmente,
illegittimo è data dal decreto prefettizio del 2013 che annulla o
revoca 18 di tali autovelox: ecco perché facciamo appello alla
Signora Prefetto della Provincia affinché voglia personalmente
intervenire e possibilmente in maniera definitiva, in questa realtà
assurda, che tra il tanto altro porta l’automobilista ad assistere
a spettacoli veramente offensivi a dir poco e cioè, per esempio, in
Comune di Ferentino sulla ‘superstrada immondizzaio’ e già
sgangherata pur se nuova di zecca, vedere
delle belle tabelle fresche di installazione che annunciano un
autovelox ma che invece sono sbarrate da una croce rossa!
Michele
Santulli