di Goffredo Palmerini - AVEZZANO - Quest’anno, ad un secolo dal disastroso terremoto che il 13
gennaio 1915 distrusse Avezzano
e tutti i centri della Marsica
facendo 30 mila vittime (solo ad Avezzano 10.700 morti), numerose
sono le iniziative commemorative e culturali che il Comitato
Promotore del Centenario, diretto da Sergio
Natalia,
ha programmato nel corso dell’intero anno.
E tra gli eventi
sicuramente spicca il Concerto
per la Pace,
in programma domenica
12 aprile alle ore 17
nel Duomo di Avezzano,
con l’Orchestra Giovanile di Roma diretta dal M°
Vincenzo Di Benedetto.
In cartellone opere di Wolfgang
Amedeus Mozart
e Ada
Gentile,
con tre Cori e voce recitante di Alessandro
Quasimodo,
figlio del poeta premio Nobel per la letteratura. Ma evento
nell’evento è l’opera “Un’ansia
di pace”
della compositrice avezzanese Ada
Gentile
che, proprio in questa intensa ricorrenza centenaria, vede finalmente
frantumato il sortilegio per il quale i profeti non sono riconosciuti
in patria. Mai prima d’ora, infatti, era stata eseguita ad Avezzano
un’opera della feconda compositrice marsicana.
E
se questo avviene in un anno così carico di memoria e denso di
emozioni, certamente è ripagato il desiderio a lungo coltivato nel
cuore da una musicista prestigiosa, sensibile e fortemente legata
alla sua città natale, quantunque gli impegni professionali
l’abbiano vista vivere a Roma
e
da un paio di anni ad Ascoli
Piceno,
ma sopra tutto girare il mondo per concerti e conferenze.
Soddisfazione ancor maggiore, per lei, se si considera che lo
straordinario evento avviene nella Cattedrale
di San Bartolomeo,
il duomo di Avezzano
che
suo padre Ugo
Gentile
ricostruì nel dopoguerra dopo la distruzione operata dal sisma del
1915 e i danni arrecati dai bombardamenti aerei del 1943. Peraltro
non la prima distruzione fu quella del 1915, giacché almeno quattro
erano state, nel corso dei secoli, le chiese cattedrali edificate e
dedicate a San Bartolomeo apostolo, tutte colpite dalle devastazioni
dei frequenti terremoti in questa parte d’Abruzzo. La prima
cattedrale, che si fa risalire a prima dell’anno Mille, fu in parte
distrutta dal terremoto del 1349.
Ricostruita
ed ingrandita, poi nel secolo successivo impreziosita con forme
rinascimentali e riconosciuta nel 1572 come Collegiata, venne di
nuovo distrutta dal terremoto del 1703. Ricostruita di nuovo, fu rasa
al suolo dal terribile sisma del 1915. Fu infine riedificata e
completata trent’anni dopo. Ora la Cattedrale
dei Marsi
giganteggia davanti a Piazza Risorgimento con tutta la sua imponente
mole. Nelle note del sito Tesori d’Abruzzo si legge: “[…] La
struttura, tutta in travertino bianco, rimanda ad uno stile
neoromantico lineare e leggero del primo Novecento, in cui si
esaltano la levigatezza del materiale e la sobrietà della forma. La
facciata è un esemplare modello stilizzato di un’essenzialità
estrema. Tre portali, di cui quello centrale più grande, immettono
in altrettante navate verticali e disadorne, entro le quali dalle
vetrate e dai rosoni, sistemati sotto tetto e lungo l’ampia cupola
esagonale, in reciprocità speculari, piovono fasci trasversali di
luce. Di non comune valore l’impianto d’organo a canne, sito
dietro l’imponente altare maggiore ed il sontuoso coro in legno
pregiato.”
E’
appunto in questo tempio, diventato simbolo spirituale della comunità
marsicana dopo il terribile sisma del 1915, che si esegue “Un’ansia
di pace”,
opera per grande orchestra, coro e voce recitante, che la
compositrice Ada
Gentile
ha scritto nel 2000, per il Grande Giubileo, con testo di Salvatore
Quasimodo
ed Ivana
Manni,
che in prima esecuzione fu data nella Basilica di Santa Maria degli
Angeli davanti a 4000 ascoltatori. Si tratta di un’opera poetica di
grande impatto emotivo, articolata in tre movimenti: Nella memoria un
giorno; Nuda voce t’ascolto; In me si fa sera. Un delicato e
coinvolgente gioco timbrico pervade l’intera composizione, che
gravita prevalentemente su sonorità assai rarefatte, tanto da
permettere a chi ascolta di concentrarsi sulle entrature della voce
recitante che affronta i temi della solitudine dell’uomo e della
sua ricerca della pace. Questa prima esecuzione dell’opera di Ada
Gentile
nella sua terra natale, così intensa di significati, avviene dopo
una sequela di successi raccolti in precedenti esecuzioni a Taranto,
Roma, Ascoli Piceno, Recanati, Sansepolcro e San Leo. Nella seconda
parte del concerto sono in programma l’Ave
verum
e alcuni brani - Dies irae, Rex Tremendae, Confutatis e Lacrimosa -
tratti dalla Messa
da Requiem
di Mozart, ultima opera incompiuta del grande compositore
salisburghese morto il 5 dicembre 1791, completata qualche anno dopo
dall’amico Franz
Xaver Süssmayr.
L’esecuzione
del concerto è affidata
all’Orchestra
Giovanile di Roma,
formata da cinquanta brillanti musicisti tra i 14 ed i 22 anni, sotto
la direzione di Vincenzo
Di Benedetto,
cui s’aggiungono i Cori “Ars Nova” di Roma
e “Città di Piero” di Sansepolcro,
e la voce recitante di Alessandro
Quasimodo.
L’Orchestra Giovanile di
Roma è una sinfonica stabile dell’associazione
omonima ed ha svolto la sua attività dal 2001 al 2009 all’interno
della Fondazione Arts Academy.
Dal luglio 2009 si è costituita
in associazione indipendente.
L’organico di base è formato dalla sezione archi (violini, viole
violoncelli e contrabbassi), dalla sezione fiati (flauti, oboi,
clarinetti, fagotti, corni, trombe, tromboni) e dalla sezione
percussioni. A seconda del repertorio eseguito sono presenti
strumenti a tastiera quali pianoforte e clavicembalo. Numerosi i
concerti tenuti dall’Orchestra in Italia e all’estero. La
compositrice Ada Gentile
ne è presidente onoraria.
Ada
Gentile è nata ad Avezzano
(L’Aquila). Trasferitasi a Roma all’età di 15 anni, si è
diplomata in pianoforte e poi in composizione al Conservatorio Santa
Cecilia, frequentando successivamente il Corso di Perfezionamento in
composizione tenuto presso l’Accademia Nazionale Santa Cecilia da
Goffredo Petrassi.
Si è affermata in vari Concorsi di composizione, nazionali ed
internazionali - Gaudeamus 1986; SIMC Budapest 1988; Essen 1989 - e
le sue opere sono state eseguite in luoghi prestigiosi come il Centre
Pompidou di Parigi,
il Lincoln Center di New York,
il Teatro Real di Madrid,
il Mozarteum di Salisburgo,
l’Accademia Sibelius di Helsinki,
la Rakmaninov Concert Hall di Mosca,
il Sejong Center di Seoul,
il Conservatorio Centrale di Pechino,
il Gartner Platz Theater di Monaco,
il Center of Performing Arts di Hong
Kong, l’Art Institute di
Chicago,
il Teatro La Fenice di Venezia,
l’Accademia di Santa Cecilia e il Parco della Musica di Roma
ed altri. Ha tenuto conferenze sulla sua musica in tutto il mondo,
come presso Julliard, Columbia University, Manhattan School of Music,
Accademia Sibelius di Helsinki, Northwestern University di Chicago,
Haverford College di Filadelfia, Wayne State University di Detroit,
Accademia Liszt di Budapest, la Turm Halle di Copenaghen, la Sala Che
Guevara a L’Avana. Ha scritto oltre 90 opere - edite per lo più da
Ricordi, Raitrade e Sconfinarte - molte delle quali sono state incise
su Cd dalla Ricordi, da Raitrade, dalla EDT, da Stradivarius, dalla
Tirreno e dalla canadese Unmus. E’ stata Consigliere della Biennale
di Venezia dal
1993 al ’97 e Direttore Artistico del Teatro Lirico “Ventidio
Basso” di Ascoli Piceno,
dal 1996 al ’99). Da ben 36 anni è Direttore Artistico del
Festival di musica contemporanea “Nuovi Spazi Musicali”.