Tv, Marina Pennafina suora per fiction. L'intervista di Fattitaliani: il senso della vita? nel dare e condividere più che nel ricevere

Un ascolto di 4.484.000 telespettatori, per uno share del 18,98%, ha salutato venerdì sera la prima puntata della fiction di Canale 5 "Le tre rose di Eva" giunta alla sua terza stagione con i protagonisti Anna Safroncik e Roberto Farnesi: è stato il programma più visto del prime time. Fra i nuovi personaggi della serie c'è anche una suora, la superiora di un convento che ospita ragazze madri in difficoltà insieme con i loro bambini. A interpretarla è Marina Pennafina grande attrice di tv, cinema e teatro che Fattitaliani torna a intervistare.

È la prima volta che ti cimenti in un ruolo religioso?
No, in effetti è già la terza, la prima è stata in "Incantesimo", poi in "Grande Grosso e Verdone" con lo stupendo Carlo Verdone ed ora qui......chissà forse in un'altra vita sarò stata una suora...
Il tuo personaggio si mostra morbido o rigido... ?
È un personaggio accogliente che ha fatto della Fede il suo percorso di vita, a volte può essere intransigente ma lo richiede il ruolo che ricopre: gestire un convento che accoglie ragazze madri non è semplice. D'altronde come si è gia visto nella prima puntata è una suora sì ma che riesce a capire profondamente le persone tanto da nutrire dubbi già dal primissimo incontro con la novizia Veronica, con cui accadranno varie cose... che scoprirete nel corso delle puntate.
Che impronta gli hai dato? che cosa hai messo di te stessa?
Essendo un personaggio di profonda fede e generosità, ho cercato di fare in modo che questi due elementi fossero sempre alla base del suo agire e pensare, nonstante alcuni personaggi con cui si rapporterà metteranno a dura prova la sua vita nel convento stesso.
Qual è il tuo rapporto con la religione?
Beh, ottimo direi, penso che la Fede - qualsiasi essa sia - sia un grosso sostegno nel cammino della vita. E rflettendoci poi qualsiasi religione se vissuta con una profonda e consapevole spiritualità le abbraccia tutte.

Interpretare una suora ti ha fatto ripensare e riflettere un po' sulla fede e il suo valore oggi?
Fortunatamente interpretare questo ruolo ha ulteriormente sottolineato le costanti riflessioni sul senso della vita e dell'essere, che per me si esprime più nel dare e nel condividere che nell'apparire e nel ricevere.
Com'è stata l'atmosfera sul set?
L'atmosfera è stata molto bella e costruttiva anche con me che sono una new entry, ho trovato tanta collaborazione ed armonia. E quando si riesce a lavorare in un ambiente armonioso direi che tutto viene meglio, ma questo penso si possa evincere anche dal girato che già avete visto venerdì sera. Ho legato molto con Euridice Axen attrice e persona straordinaria, con cui fra l'altro ho girato la maggior parte delle mie scene, e con il regista Vincenzo Verdecchi, grande e generoso professionista.
Altri progetti in vista?
Al momento sto lavorando ad una thriller-commedy molto particolare con il regista Francesco Colangelo. Giovanni Zambito.
© Riproduzione riservata
Fattitaliani

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