Televisione: L'Italia dall'alto", canale 223... Marco Polo minaccia querela!

Apprendo da Marco Polo ("L'Italia dall'alto", canale 223, 16 marzo) che Palermo fu chiamata Panoramus (con la "a", non è un refuso) dai Romani, e soprattutto che i palermitani odiavano i normanni di Francia che venivano chiamati tartaglioni per la loro incapacità di pronunciare le parole. Se non lo affermasse un programma così autorevole avrei detto che qualcuno ha fatto una marmellata di normanni e angioini, pensate un po'. Apprendo anche che nelle saline di Trapani "le pompe elettriche tolgono l'acqua così rimane il sale" (ci devo provare anch'io, che ci vuole? Levo l'acqua... facilissimo) e che il vulcano dell'isola di Vulcano di tanto in tanto erutta lava anche ai nostri giorni (avrei giurato che quello era  lo Stromboli). Purtroppo non saprò mai invece qual è la fortezza araba costruita con i tronchi perché mentre la voce annuncia "questa fortezza araba..." eccetera le immagini mostrano solo una lunga spiaggia. In compenso però ora so che l'aria di tutta la Sicilia è sempre profumata di agrumi mentre a me sembrava che lo fosse solo in tempo di zagara e in prossimità degli agrumeti. Sensazionale infine la notizia che il castello Ursino di Catania, svevo, è del diciassettesimo secolo. 
Ma la cosa più importante che ho imparato è che c'è gente pagata per raccontare minkiate. 
Marco Polo, quello vero buon'anima, si rivolta nella tomba e minaccia querela. Carlo Barbieri.

Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.   

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top