Investigatori a cinque stelle, Fattitaliani intervista Klara Murnau e Francesco Maria Ballarani: la differenza tra uomo e donna sta nella gestione del potere

Anche se coloro che spia, pedina e “caccia” non la vedranno mai - dato che per professione è una serissima e riservatissima investigatrice privata - Klara Murnau ha l’aspetto da una pin up e lo sguardo ammaliante. Partendo da Milano, dove vive e lavora, gira mezzo mondo in incognito per il suo mestiere di detective e coordina (insieme al suo capo Francesco Maria Ballarani) un gruppo di “segugi” che scovano illeciti e tradimenti.
Quella di Klara è un’attività estremamente professionale, che da anni porta avanti in seno alla società di investigazioni Europol, ma nella vita privata è una donna creativa, molto attenta al proprio look e con una grande passione per l’immagine: ama farsi fotografare come in un servizio di moda, come una vera star, facendo il verso alle dive di ieri e di oggi: da Madonna a Rita Hayworth. E spopola su Facebook. Non solo per la sua immagine e i suoi outfit, ma anche per le sue massime argute: Come: “Ho ripetuto lo stesso errore talmente tante volte nella vita che ho iniziato a chiamarlo tradizione”, o “Oggi ho chiuso una relazione che andava avanti da parecchio. Ma non era la mia”, o ancora “Conosco bene i miei limiti. Devo dire che non presto loro attenzione, ma li conosco bene”. Fattitaliani l'ha intervistata.
Klara, quando hai cominciato a fare questo mestiere?
Ho iniziato quasi 10 anni fa, e mi definirei una fortunata vittima del caso, sempre nel caso che questo esista.
Il rapporto con il tuo socio è all'insegna di quali elementi in comune e strategie? 
Io e Francesco siamo parecchio diversi nell’approccio all’indagine. Questo, nonostante ci crei a volte delle divergenze di opinione, ci permette di esplorare sempre nuovi metodi e punti di vista. La cosa interessante è che dopo ogni confronto, anche se magari inframezzato da qualche discussione colorata (in cui generalmente vinco io, perché più ostinata) riusciamo a trovare la soluzione più concreta, che spesso si rivela essere anche la più originale. 
Ti piace la definizione di "sexy investigatrice"?
Fondamentalmente non sono una di quelle donne che si fa troppe domande su come viene percepita. Ma sexy è meglio di sciatta, quindi direi che mi è andata bene, no? 
La connotazione sensuale quanto aiuta in un lavoro così? e nella tua vita in generale? 
La differenza tra uomo e donna sta nella gestione del potere. Il potere dell’uomo è nel potere stesso, quello della donna nel potere della Seduzione. E a me il Potere piace parecchio. In passato un collega mi disse: “L’unico modo che hai per cavartela ed ottenere quelle informazioni, è incarnare un sogno. Sii il suo sogno.” Diciamo che questo funzionò. A volte lo tengo a mente. Ma questo vale solo a livello lavorativo anche perché in quanto tale è scevro di ogni emotività, mantenendo possibile il tasso di seduzione e la giusta distanza. Nella mia Vita mi limito ad essere me stessa, senza forzatura alcuna, ma ciò non toglie che io rimanga comunque una grande amante del gioco, e qual è il gioco più grande a portata di mano di una donna? 
Curi molto il tuo look, ma nel tuo lavoro che stile usi?
Quello che è più adatto al caso. Quando decidi di fare questo mestiere, decidi di non essere una sola persona, ma di essere tutti. 
A capo dell’agenzia Europol c’è Francesco Maria Ballarani, un detective con un grande primato: è il più giovane investigatore privato d’Italia. ha l’aria da duro da cinema noir e un’ottima professionalità che lo ha portato a ideare anche un nuovo ambito in cui “stanare” i soggetti che i suoi clienti gli indicano. Si tratta dell’investigazione “a cinque stelle”, ossia condotta in ambienti di lusso (resort, hotel, località esclusive di tutto il mondo), con tecniche innovative, con auto di grossa cilindrata, e con “look” e "savoir faire" che si adattano agli ambienti “vip”. Sotto questo profilo, Francesco Maria Ballarani ha tante storie curiose, avventurose e interessanti da raccontare. Ma senza mai fare nomi, ovviamente: il segreto è segreto, quando si è veri professionisti. 
Francesco, perché ha scelto di fare questo mestiere?
Chi a 19 anni non avrebbe voluto farlo? 
Quale aspetto le piace di più e di quale invece farebbe volentieri a meno?
Ho sempre amato la strategia e la pianificazione, mi sento molto a mio agio nell’aver sotto controllo le situazioni e vederne gli sviluppi come avevo previsto. Al contrario detesto la fallibilità umana, che è la variabile che entra in contrapposizione con i miei progetti. 
Riesce a rimanere sempre distaccato e obiettivo di fronte a certe situazioni?
Potrei fare questo lavoro se non fosse altrimenti? 
Un episodio che l’ha colpito se non addirittura sconvolto... 
Non c’è un episodio in particolare, ma quello che ho sempre trovato svilente come uomo ed individuo è il rapportarsi ad eventi che smascherano figure, anche di rilievo e apparentemente irreprensibili in atteggiamenti meschini se non addirittura squallidi. Odio l’abuso di potere, questo sì.
In base alla sua esperienza, ci sono dei casi tipici dell’altà società che non si verificano in altri contesti? 
No. Gli uomini sono tutti uguali, cambiano solo le proporzioni con cui i loro atti si manifestano.
Usa travestimenti e trucchi particolari o queste strategie appartengono alla mitologia collettiva?
In ogni leggenda c’è sempre un fondo di verità. Giovanni Zambito.
© Riproduzione riservata
Fattitaliani

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