Musica, a Fattitaliani Alessandro Giannini presenta "Io che vivo ccà". L'intervista: il vero artista napoletano non si allontana dalle origini

In rotazione radiofonica, disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming, il singolo Alberi di Alessandro Giannini e Luca Sorrento, una cover unplugged del celebre brano di Enzo Gragnaniello, prodotta da Jerry de Concilio e Michele J. Romano per l'etichetta Europhone Records, mentre gli arrangiamenti sono stati realizzati e curati da Alessandro Giannini. Alberi è anche il titolo del digital 45 disponibile per il download su tutte le piattaforme digitali contenente una versione cover di Senza Voce, altro celebre brano del Maestro Gragnaniello. L'intervista di Fattitaliani ad Alessandro Giannini.
Perché la scelta di riproporre "Alberi"? all'origine nasce come un duetto uomo-donna...
Alberi nasce da un'idea di Jerry de Concilio e Michele J. Romano, i miei attuali produttori eravamo alla Feltrinelli di napoli per la presentazione dell'album di una grande Artista nonché amica M'Barka Ben Taleb (intervista di Fattitaliani); c'era anche Luca Sorrento e improvvisamente Jerry rivolgendosi a me e Luca disse: Ragazzi, che ne dite di un duetto? Scegliete voi tra un vostro inedito o una cover. Pochi giorni dopo io e Luca ne parlammo e ci scambiammo delle cover, ma lui in diverse occasioni mi propose Alberi un brano che io non volevo incidere per nessuna ragione anche se sono un grande fan di Gragnaniello. Non so perché, ma Alberi è un brano che non sentivo mio tra le tante canzoni di Enzo preferivo "Stà Musica" o addirittura "Vieneme": lì c'è il Gragnaniello che amo anche se Alberi comunque è un brano stupendo, ma poi Luca me la ripropose ancora e lì capii che forse per lui questo brano avrà un'importanza particolare e allora gli dissi di sì ma ad una sola condizione: gli arrangiamenti dovranno essere curati esclusivamente da me, questo brano dovrà avere qualcosa di mio un qualcosa che me la farà sentire come una mia creazione e così mi misi subito al lavoro. Riguardo al duetto uomo-donna a dire il vero non ci ho pensato più di tanto, anche perché io e Luca siamo vocalmente totalmente opposti...
Come nascono le varie collaborazioni con Gragnaniello, Sorrento e Merolla?
Le mie collaborazioni nascono sempre dalle mie idee, non lascio mai nulla al caso: mi sono sempre affiancato ad Amici Musicisti con la "M" MAIUSCOLA come lo stesso Ciccio Merolla, che per me è "UN GRANDE ANCHE GIÙ DAL PALCO" come gli ho scritto nei ringraziamenti nel mio cd; ricordo la mia chiamata:  lui era in pieno Tour con il suo ultimo progetto "FRATAMME'" e nello stesso periodo lavorava al disco di Eduardo De Crescenzo, quindi le sue giornate erano tutte piene d'impegni ma alla mia richiesta mi disse: dimmi solo quando sei pronto e ci sarò. Grandioso! non potrò mai dimenticare ciò che ha fatto per me! Enzo Gragnaniello... che dire di lui? lo vedo e lo vivo ogni giorno visto che abitiamo vicini; per me, sin da piccolo, Enzo è sempre stato il mio unico punto di riferimento nel mondo musicale; le sue canzoni mi hanno sempre fatto provare emozioni nuove e per questo motivo l'ho voluto omaggiare con una sua canzone "Senza Voce" nel mio ultimo disco IO CHE VIVO CCA'. Con Enzo non c'è mai stata nessuna collaborazione: solo in qualche occasione ci siamo divertiti a suonare insieme, ma nel privato, visto che è un amico di famiglia e frequenta casa mia, ma mai in pubblico. È una gran bella persona e lo ringrazio per i tantissimi consigli che mi ha dato durante la preparazione del mio album e anche dopo. Luca Sorrento è la mia prima collaborazione con un cantante emergente:  pochi incontri avuti grazie alla nostra produzione la Europhonrecods e si è subito entrati in sintonia; lavorare con lui è stata una bella esperienza. 
Hai autoprodotto il tuo ultimo disco: una decisione dettata da che cosa in particolare? 
Sì, ho autoprodotto il mio ultimo album IO CHE VIVO CCA', un passo molto importante e faticoso; ho lavorato su quest'album dando il meglio di me, curando ogni minimo dettaglio - dalla selezione dei brani alla scelta dei musicisti - volevo il meglio e nel mio piccolo ho dato il massimo. Per non parlare poi dalla scelta delle location per scattare le foto per la creazione del libretto, anche se la scelta più difficile è stata la copertina: quella foto è stata voluta da me in un modo particolare anzi approfitto per ringraziare il mio fotografo Enzo D'Angelo per quel magnifico scatto: lì c'è il mio pensiero. Se guardate la copertina dell'album mi vedete in cammino in uno dei tanti vicoletti del mio quartiere, un cammino in salita perché io nel mio brano IO CHE VIVO CCA' che dà il titolo all'album dico la frase "IO CHE VIVO CCA' NUN VOGLIO SPARA'": con questo ho voluto dire che chi nasce nella Napoli dei quartieri, la Napoli ver,a non deve sempre cedere alle tentazioni; infatti, poi dal retro copertina si vede che mi sto avvicinando ad un crocifisso accompagnato sempre dalla mia chitarra con la quale ho scelto la via della salvezza. Quest'album è composto da otto brani, sette scritti da me - testo e musica - ed uno da Enzo Gragnaniello, poi c'è Ciccio Merolla come "Special Guest" in una mia canzone che si intitola "Luna e Sole", la mia prima canzone scritta all'età di 14 anni e ancora tante collaborazioni, una delle quali a cui tengo in un modo particolare è la partecipazione di mio padre Antonio Giannini nel brano "Mare". L'album è in distribuzione nazionale nei migliori negozi di musica ed è arrivato già per la terza volta in ristampa e da gennaio 2015 sarà anche in distribuzione digitale.
Com'è cambiata negli anni la musica degli artisti napoletani in relazione ai cambiamenti della città stessa?
Per me la musica degli artisti napoletani non credo che sia cambiata tanto; il vero artista napoletano è colui che non si allontana dalle origini. Anche se la città si evolve lui è sempre legato a quelle tradizioni che ancora oggi fanno parlare di una Napoli vera, io credo che l'artista Napoletano è come il Ragù se non lo si sente spesso non vuol dire che non ha niente da raccontare, bensì sta cuocendo a fuoco lento: le storie che ha in pentola per estrarne le migliori. Giovanni Zambito.
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BIOGRAFIA 
Alessandro Giannini è un cantautore napoletano proveniente dai quartieri spagnoli di Napoli. La sua voce è matura, i suoi testi narrano la vita nel quotidiano e con la sua chitarra ha una sonorità tipicamente mediterranea caratterizzante le sue produzioni, tra queste il lavoro intitolato "Le cose che non sai", già disponibile in digital download, ed il lavoro discografico intitolato "Io che vivo ccà" già disponibile in distribuzione fisica e da gennaio 2015 in distribuzione digitale. Giannini trascorre la sua adolescenza tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli dove vive ancora oggi. Con lui cresce la passione per la musica: scrive le sue prime canzoni all'età di 14 anni. Inizia a lavorare cambiando vari mestieri, cercando sempre qualcosa che non lo impegnasse tutta la giornata per continuare a coltivare il suo unico sogno. A 15 anni viene ospitato in un concerto di Tony Cercola, noto musicista partenopeo, svoltosi all' Otto Jazz Club dove ha ricevuto molti consensi da parte del pubblico. Nel 2005 Giannini decide di vivere le prime esperienze in studio di registrazione, vuole incidere il suo primo singolo composto da due brani "Ovunque sei" e "Tra noi". Ma solo alla fine di questo progetto si rende conto che non era ciò che cercava dalla musica, il pop non è il vestito che vuole indossare e quel singolo non verrà mai distribuito. Passa qualche anno e Alessandro inizia a scrivere brani di contesti sociali e di storie vissute nei vicoli del suo quartiere, si allontana dal pop e si immette nell' etnico mediterraneo iniziando a cantare nella sua lingua madre ossia il dialetto. Nel 2013 ritorna in gioco con un progetto ben preciso intitolato: "Io che vivo ccà" composto da otto brani di cui uno scritto da Enzo Gragnaniello che Alessandro ha voluto omaggiare con "Senza Voce", un altro brano presente nell'album di Giannini. L'album ha visto come Special Guest il grande Musicista nonché amico Ciccio Merolla: il nome del brano è "Luna e Sole". Alessandro Giannini in questo progetto si cala anche in veste di produttore infatti l'album è autoprodotto ed è stato distribuito sul territorio nazionale. Il 2013 è un anno molto importante per Alessandro dopo aver lottato per la creazione del progetto Io che vivo ccà inizia a fare promozione eseguendo un concerto al Teatro Trianon di Napoli dove è stato ben apprezzato sia dal pubblico che dai critici della Rai, dopodiché segue un’estate ricca di eventi dove una data in particolare conferma la bravura ed il talento di Giannini, quella del 3 Agosto al Maschio Angioino di Napoli. Giannini viene contattato per aprire il concerto di Antonio Onorato e Piero Gallo noti musicisti partenopei: nell'occasione sale sul palco anche il grande Toninho Horta. Gli organizzatori dell'evento notano che Alessandro nella sua apertura ha lasciato il segno e quindi improvvisano una chiusura inaspettata lasciandogli di nuovo il palco per un finale a sorpresa che vede come Special Guest Piero Gallo che con la sua mandola e la grinta di Alessandro cantano e suonano 'O figlio 'e chi nun tene niente brano autobiografico dello stesso Giannini. Non ultima la sua performance live a Caivano in occasione del lancio dell'ultimo album di Nello Daniele, fratello di Pino, insieme ad artisti quali Pietra Montecorvino, M'Barka Ben Taleb, Franco Ricciardi, Marzo Zurzolo, Ciccio Merolla, Tony Esposito.
Fattitaliani

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