di
Domenico
Logozzo *
GIOIOSA
JONICA - Donare per la vita, è vero amore per la vita. Non c’è
niente di più grande al mondo che aiutare la ricerca. ”Non
possiamo prevedere le scoperte, di sicuro soltanto sostenendo i
ricercatori possiamo trovare nuove cure”, osserva giustamente Piero
Angela.
Dalla Calabria arrivano buoni esempi. Protagonisti i giovani
dell'Associazione culturale InCanto di
Gioiosa
Jonica,
l’AIL
(Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mieloma) e
famiglie che hanno vissuto anche il dramma delle gravi malattie
rare. Giovani provenienti da ogni parte della regione
parteciperanno venerdì 5 dicembre al “Gran
Concerto di Natale”
per l’AIL. L’iniziativa, in collaborazione con il comune, si
concretizza grazie alla sensibilità di artisti come i fratelli Ermes
e Vincenzo
Nizzardo
e dell’imprenditore Rocco
Ritorto,
che sta conducendo una lodevole campagna per sostenere la ricerca. Ed
un significativo contributo è venuto in questi giorni dalla famiglia
di Rocco
Coluccio,
grande sportivo e illuminato imprenditore nel settore della
ristorazione e del tempo libero, stroncato a 56 anni da una malattia
rara. Per aiutare la ricerca hanno devoluto all’AIL le donazioni
fatte a Gioiosa
Jonica
da chi ha partecipato sabato scorso agli affollatissimi funerali.
Tanta
commozione. Rocco ha lasciato un segno profondo. Ottimista e
sorridente, nonostante le dure prove della vita. Un anno fa la
scoperta del male terribile. Un linfoma rarissimo. E inesorabile.
Purtroppo. Ha sperato e lottato. Sereno e forte. Fino all’ultimo
lucidissimo. Sofferente per il male ribelle ad ogni cura, non si
lamentava, resisteva, dava forza agli altri. Trasmetteva serenità ai
familiari. Persino allegria ai ricoverati che andavano a trovarlo
nella sua stanza. “Tutti volevano essere suoi compagni di stanza,
ma Rocco doveva stare da solo perché non aveva più le difese
immunitarie”, ci dice la sorella Giuliana. Aggiunge con la voce
rotta dalla commozione: ”Rocco sorprendeva tutti. I medici stupiti
dalla sua forza di reazione, anche dopo pesanti trattamenti.
Sperimentazioni e speranze .Ma non c’è stato nulla da fare”.Un
calvario durato un anno.
La
lotta deve continuare. Non arrendersi, è questo il messaggio che ci
ha lasciato Rocco. La sorella Giuliana, anche a nome della generosa e
forte famiglia Coluccio, già colpita da gravissimi lutti, fa una
riflessione e lancia un appello: “Rocco voleva vincere!
Voleva vincere la partita più importante della sua vita. Ma
questa volta il suo avversario non era nel campo di gioco. Era in
agguato nella vita di tutti i giorni. Un killer silenzioso. Un nemico
mortale generato dall'avidità umana. Quell'avidità che ha alterato
le cose più importanti che abbiamo: l'aria, l'acqua e la terra. Un
male, un male terribile, ancora sconosciuto e tra i più rari al
mondo. La ricerca andrà avanti e ... forse tra qualche tempo si avrà
il farmaco, ma oggi, con la morte di Rocco, la scienza e la
medicina hanno fallito. Il prenderne coscienza significa aiutare
la scienza ad andare avanti. Aiutare chi, domani, si potrebbe trovare
nella stessa situazione. Il DONARE, in questo caso, è un gesto di
grande amore e di altruismo che trovo nell'iniziativa di Rocco
Ritorto, esemplare e degna di nota. Il sorriso di mio fratello e la
voglia di fare, di fare e di donare agli altri sia di esempio per
tutti coloro che vorranno partecipare alla serata di venerdì,
dedicata alla sensibilizzazione verso la donazione".
L’AIL
ricorda a questo proposito che “per molti pazienti affetti da
malattie ematologiche neoplastiche e non neoplastiche il trapianto
rappresenta una valida possibilità di trattamento e guarigione. Si
può stimare che nella sola Italia circa un migliaio di persone ogni
anno, di cui quasi la metà bambini, potrebbe trovare beneficio da
questo tipo di intervento”. Viene specificato che ”generalmente
il donatore ideale è un fratello, ma qualora venga meno tale
opportunità, per i pazienti per cui esiste l’indicazione al
trapianto, esistono dei Registri di persone disponibili
alla donazione per dare una speranza di vita a coloro che
altrimenti non potrebbero usufruire di questa pratica terapeutica”.
L’AIL precisa che “per diventare donatori basta rivolgersi ad un
Servizio Trasfusionale che sia deputato all’arruolamento dei
donatori a scopo di trapianto. E' possibile donare cellule staminali
da sangue periferico arricchito, da sangue di cordone ombelicale ma
anche da midollo osseo”.
La
cultura della donazione e della sensibilizzazione. L’imprenditore
Rocco
Ritorto
con l’AIL sta facendo tanto. E’ da ammirare e sostenere. Sappiamo
che ha in animo di organizzare una tavola rotonda per il prossimo
mese di gennaio. Lodevole iniziativa, come sono da elogiare i
responsabili dell’Associazione InCanto.
Sottolinea il giovane baritono Vincenzo
Nizzardo,
avviato sulla strada del grande successo a livello nazionale:
“Vogliamo con questo concerto essere vicini a chi combatte giorno
dopo giorno la battaglia più importante, quella per la vita.
Attraverso la donazione, che esorto tutti a fare, anche noi
contribuiremo a rendere le leucemie mali curabili. Tutti dobbiamo
essere uniti e solidali perché donare è il più bel regalo".
Un regalo per persone straordinarie, che ci hanno lasciato lezioni di
vita molto importanti e che ci invitano a mantenere alta l'attenzione
per dare una speranza di vita con quella che l'AIL definisce "la
magia delle donazioni". Tanti insegnamenti,da seguire e da
approfondire, per amore della vita!
*già
Caporedattore del Tgr Rai