Teatro Millelire di Roma, dal 7 al 15 ottobre "Cresci bene. Cresci forte". Fattitaliani intervista Francesca Romana Miceli Picardi, Teresa Luchena e Gea Storace

Uno sguardo inconsueto sul tema della violenza sulle donne. Lo spettacolo Cresci bene. Cresci forte, scritto da Francesca Romana Miceli Picardi con la regia di Alfredo Agostini e l’interpretazione di Francesca Romana Miceli Picardi, Teresa Luchena e Gea Storace, è in scena dal 7 al 15 Ottobre al Teatro Milleire di Roma (Via Ruggero Di Lauria, 22). Fattitaliani ha intervistato le tre protagoniste.

Al di là di essere donne, che cosa vi coinvolge di più nella messa in scena del testo? 
Francesca R.: La cosa più coinvolgente, struggente e allo stesso tempo “divertente” è il quotidiano, silenzioso miracolo che avviene, quando ti trovi a lavorare con tre donne così diverse, nella vita quanto nel testo. Testo che ho fortemente voluto scrivere e che ho avuto la fortuna di vedere realizzato grazie alla collaborazione di tre pazzi… 
Gea: Quello che ho trovato interessante in particolare è stata l’esperienza di interpretare madri tanto diverse, ma accomunate dall’incapacità di trovare un equilibrio in se stesse come individui e quindi come madri. Una condizione che ti segna a livello intimo, ma che inevitabilmente estende i suoi effetti all’esterno e quindi sugli altri, soprattutto sui figli, ma non solo. 
Teresa: Dal mio punto di vista ho davvero apprezzato la possibilità di confrontarmi con tre storie apparentemente tanto distanti tra loro per ambiente, valori, problematiche… Essendo la più giovane del gruppo ho cercato di mettermi nei panni (letteralmente) di questi personaggi, in situazioni di cui non ho esperienza diretta, ma che in qualche modo ispirano la mia sensibilità. 
Per essere il più possibile credibile nell'interazione scenica, che consigli o indicazioni avete dato l'una alle altre? 
Francesca R.: La commistione che avviene in una mise en scéne è a doppio senso di marcia. A volte i personaggi sono molto distanti da te stesso; qui interviene la bravura e la sensibilità del regista: timoniere e speronatore di istanti, che a volte sono rotti, come un sospiro. Poi, sta a te inseguire, allontanare e mescolarti con le emozioni. Date e sentite. 
Gea: La magia della costruzione di uno spettacolo sta proprio nella comunicazione non solo verbale, ma soprattutto emotiva che avviene durante tutte le prove. Modellarsi fino a entrare insieme nella storia ognuno portando e perdendo se stesso per raggiungere l’obiettivo comune, che speriamo piaccia a chi vorrà venirci a vedere. 
Teresa: Credo che gran parte di uno spettacolo nasca o meglio accada durante le prove. Il testo non è mai concluso perché contiene una serie di possibilità, incastri. Più che consigliare ho cercato di inserirmi nella scena in modo congeniale per tutte e tre, poi in teatro sarà la magia, davanti agli occhi del pubblico, avendo però la tranquillità di trovarmi spalla a spalla con Francesca e Gea. 

A che pensate leggendo il titolo "Cresci bene. Cresci forte"? 
Francesca R.: Penso a mio padre. E poi penso a quante persone non hanno avuto questa forza. La forza che ti arriva da qualcuno che ti protegge quando soffia un vento cattivo; qualcuno che ti insegni come proteggersi dai venti cattivi. 
Gea: Essere genitori dovrebbe essere questo: dare ai propri figli gli strumenti per affrontare l’esistenza in autonomia e pienezza. Teresa: Io ho pensato a una pizza Margherita a dire la verità… ma dopo le risposte che hanno dato Gea e Francesca dirò qualcosa che sia più in linea, almeno spero: penso che è un gran bel titolo (…ride, ndr
Nei vostri personaggi avete ritrovato o inserito qualcosa del vostro temperamento o dei vostri pensieri? 
Francesca R.: Questi tre personaggi sono quanto di più distante da me. Poi, che abbiano messo radici e siano diventate abitanti silenziosi… questo si. Ma forse Teresa avrà sicuramente qualcosa da obiettare! 
Gea: Le tre madri che ho interpretato sono lontane dalla mia esperienza diretta. Una bella sfida. Ma anche quando esiste una distanza tra noi e i personaggi portiamo dentro sempre qualcosa di nostro. Nel dare loro voce, ho conservato di me stessa la mia propensione a vivere seguendo l’istinto, a reagire a quanto Francesca e Teresa mi spingevano a fare. 
Teresa: Se penso che nel primo episodio ho commesso un crimine e devo affrontare un processo direi che anche per me esiste una distanza con i personaggi. Ma proprio per questo è stato bello cercare le loro motivazioni, comprenderle rispettando le scelte e le difficoltà che ognuno affronta con gli strumenti che ha… la forza di andare avanti. 

La regia affidata a un uomo vi dà un elemento in più? 
Francesca R.: Alfredo Agostini non è soltanto un uomo. Non è nemmeno un uomo comune. Alfredo è stato un regalo. Quello che vuoi da sempre e aspetti ogni Natale, sotto l’albero. Ha avuto la sensibilità e la capacità di guidare tre donne. Senza imporsi, imponendosi. Si, con lui siamo cresciute bene e forti! 
Gea: Il punto di vista di un uomo può essere diverso quindi utile e stimolante anche nel caso di messa in scena di storie, come in questo caso, che solo apparentemente hanno per protagoniste esclusive le donne. 
Teresa: Ci ho messo un po’ a capire come e in che modo relazionarmi con Alfredo. Siamo molto simili, per alcuni versi. Una cosa è certa: mi sono lasciata andare. Anche perché con lui e Francesca abbiamo già lavorato insieme, lo scorso anno con un atto unico. Quindi, già sapevo che avrebbe portato sicuramente, un punto di vista più ampio, proprio perché Uomo. Giovanni Zambito
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Tre atti separati, un solo tema. Cresci bene. Cresci forte raccoglie tre storie per tre attrici. Storie crudeli e commoventi sul confronto tra madri e sorelle. Contesti completamente diversi l'uno dall'altro, ma destini che sembrano non dare via di scampo.
Annamaria e Katia, due donne piene di cicatrici, evocano un’infanzia e un'adolescenza scandite dal ritmo di un accendino, dal rumore di bottiglie infrante e da una madre assente, ma fin troppo presente. Ora, dopo anni, si ritrovano faccia a faccia nella saletta anonima di un carcere.
Michela e Giorgiana provengono da una famiglia dell’estrema periferia romana che fa i conti da sempre con il malessere economico e hanno una madre che non manca mai di ricordare l'importanza del benessere materiale: Il loro è un contesto in cui ridere delle disgrazie sembra l'unica via possibile, ma Giorgiana sta cominciando a capire che "di non solo pane vive l'uomo".
Infine Marta, che torna a casa dopo la morte della madre. Sono passati molti anni e si trova faccia a faccia con la sorella Angela, affetta da autismo dalla nascita. La madre ha dedicato tutta la vita alla cura della figlia malata e alla sua morte l’affida a Marta. Ora le due dovranno imparare, a poco a poco, a comunicare tra loro.
Venerdì 10 Ottobre al termine dello spettacolo è prevista una tavola rotonda a cui partecipano Antonella Petricone e Oria Gargano di BEfree - Cooperativa contro la violenze e la tratta sulle donne e Celeste Costantino, deputata SEL, insieme a psicologi ed esperti del settore per discutere sul tema della violenza domestica legata alla maternità e all'educazione.
Cresci bene. Cresci forte è dal 7 al 15 Ottobre al Teatro Milleire di Roma, in Via Ruggero Di Lauria, 22.

Note sullo spettacolo
Fare il genitore è un po’ come essere trapezisti che soffrono di vertigini, scommettere al buio con la speranza che le carte in tavola siano buone. Gli errori sono certi, indubbiamente, ma in buona fede. O no? Non esiste ragione che giustifichi una donna a non essere una buona madre. Specialmente una madre nei confronti delle figlie.
Eppure capita. Un dolore silenzioso, malerba nel giardino dell’infanzia, macchie sul telo bianco dei ricordi, lacrime che scorrono in profondità, dentro al solco della buona educazione o dell’inadempienza. La nostra è un’epoca codificata per immagini. Le foto che postiamo sui social network, quelle che vediamo ovunque. Loghi che diventano icone.
Cresci bene. Cresci forte scalfisce la Pietà restituendo un’immagine atipica della maternità. Non più marmo, ma carne viva. Alfredo Agostini

Cresci bene. Cresci forte
Di: Francesca Romana Miceli Picardi
Con: Francesca Romana Miceli Picardi, Teresa Luchena e Gea Storace
Regia: Alfredo Agostini

Dal 7 al 15 Ottobre 2014
Teatro Millelire Via Ruggero di Lauria, 22
Dal martedì al sabato ore 21.00 - Domenica ore 18.00
Biglietto: 12.00 € intero / 10.00 € ridotto + 2.00 € (tessera associativa)
Info e prenotazioni : http://www.millelire.org/  06 39751063 – 333 2911132 
Fattitaliani

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