Mixed Martial Arts, intervista al campione "maximum" Michele Verginelli

Videointervista. Michele Verginelli nasce a Roma, Torpignattara da madre calabrese e padre romano, di Zagarolo. All'età di 4 anni si trasferisce in una nuova periferia di Roma, una zona nuova (il Laurentino), che sarebbe poi divenuto "un quartiere caldo dell'epoca" a causa della criminalità che lo avrebbe segnato in maniera negativa. Un quartiere abbandonato dalle istituzioni, dove la droga prese il sopravvento e che ha forgiato tanti criminali. "Una discarica umana, dove una volta entrato in quel tunnel, era difficile uscirne... ed era facile per molti giovani crearsi delle amicizie sbagliate, quelle che ti avrebbero trascinato in un vortice di delinquenza senza limiti".
In questo inferno Michele Verginelli cerca un suo spazio, amici sinceri per stare fuori dai guai. Il rapporto con la sua famiglia è sempre stato un po' chiuso a causa della sua timidezza e del suo carattere introverso. In casa c'era poco dialogo ma la famiglia gli ha trasmesso sani valori. Il padre di Michele, professione muratore sin dall'età di 16 anni, era un gran lavoratore: in piedi già alle 5 di mattina, era pronto al lavoro quando fuori era ancora buio.




"Non è stato il top dei padri sotto il profilo del rapporto umano, ricorda Verginelli, ma con 6 figli da sfamare non era facile tirare avanti ed io non mi sento di dargli delle colpe. Mia madre, tipica donna del sud, dal carattere buono, era una casalinga che ha anteposto la sua felicità dinanzi ai doveri di madre. Ha fatto molti sacrifici pur di vederci crescere sani e forti ma la vita non va a volte come uno spera che vada! Il dolore più grande che mi porterò sempre nel cuore è stato vederla soffrire per due dei miei fratelli che per scelte sbagliate sono finiti nel tunnel della droga e per cui uno di loro non ce l'ha fatta. L'altro anche se n'è uscito porterà per sempre i segni di quell'esperienza errata! Nonostante questa tragedia, mi madre si è fatta forza ed ha continuato la sua missione di "madre" occupandosi degli altri figli. Noi tutti abbiamo risentito di questa vicenda e soprattutto del dolore del nostro genitore. La mia vita personale è stata segnata dal legame profondo durato 10 anni con Laura, una donna che ho amato tanto e che mi ha regalato la cosa più importante della mia vita: Michela, la mia bellissima figlia di 12 anni, la mia vera forza, il mio grande amore. Quello con Laura è un rapporto ormai chiuso, che mi ha regalato momenti di felicità alternati a momenti difficili. Ma l'amore è anche questo. Tra prendersi e lasciarsi, l'unico rimpianto che ho nella vita è quello di non essere riuscito a dare una stabilità di famiglia a mia figlia, privandola già a 10 mesi di una famiglia normale, epoca in cui sua madre ha deciso di lasciarmi a causa anche del mio distacco. Michela è una giovane con tutte le caratteristiche dei suoi coetanei, con una gran voglia di scoprire il mondo. Ama gli animali, è una ragazza solare e simpatica, dolce e sensibile come il suo papà... ed una gran ruffiana! Insomma, l'unica donna al mondo in grado di tenermi testa... al momento! "Ma chi è Michele Verginelli?





Michele Verginelli è nato a Roma il 2 febbraio 1973, è alto 1,75m e pesa 80 kg. Il suo cammino nel mondo delle arti marziali e degli sport da combattimento è iniziato all’età di 18 anni quando ha cominciato a praticare il fullcontact e la kickboxe. Dimostrando subito di possedere le doti fisiche e mentali che ogni combattente di razza deve avere ossia talento, spirito di sacrificio e umiltà, Michele ha cominciato prestissimo a imporsi nei molti tornei ai quali partecipava arrivando cosi a vincere già nel 1992 il campionato italiano di sanda e a ripetere poi per ben sei volte tale impresa (due volte il titolo amatori e quattro quello professionisti). Ma a Michele tutto questo non bastava e cosi, integrando il proprio bagaglio tecnico con la pratica di lotta e pugilato e arrivato a vincere dapprima il campionato del mondo di sanda (nel 1998 e1999) e soprattutto a imporsi in tutte le più importanti gare, italiane ed europee, di freefight e shootboxe. 


Oggi Michele Verginelli, presentando nel proprio palmares vittorie in gare come Oktagon Roma e Oktagon Millenium, la Sfida 3, European K1 e dulcis in fundo il primo Cage fight europeo, è senz’altro uno dei migliori atleti europei nella lotta estrema. Diviene presto una leggenda del MMA (Mixed Martial Arts), si avvicina al mondo dello sport praticando per gioco il lancio del giavellotto. L'allenatore nota una forza quasi esplosiva nelle sue braccia e lo convince a partecipare a delle gare. Anche la pratica delle arti marziali arriva per gioco, ma ben presto si rivelano la sua grande passione tanto da farne la sua missione. Michele ama competere ma certo non vincere facile. Il suo motto è l'umiltà e come i più grandi condottieri della storia anche lui fa del sacrificio il suo "verbo"! Tutto questo lo porta alle vittorie, ben meritate ed all'appellativo di Maximum. Nel 2006 entra a far parte del calcio storico fiorentino ed anche qui riesce ad imporsi, a distinguersi come nessun altro farebbe, tanto da rievocare l'immagine del fiero condottiero nella sua arena interpretato da Russel Crowe nel Gladiatore: e chissà che anche per Michele Verginelli non si aprano le porte del cinema tanto da essere stato già sul set di Rabbia in Pugno, ovviamente nel ruolo di Michele Verginelli, campione mondiale di MMA. Emanuela Del Zompo.
Foto: Credits © Emanuela Del Zompo.
Fattitaliani

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