Un vero e proprio commercio solidale, come pochi ce ne sono davvero in Italia.
Ricco di acidi grassi essenziali, fra i quali l'acido linoleico (Omega 6), l’olio di argan rinforza la barriera cutanea, combatte la secchezza della pelle e rende lucidi i capelli. Associato alla vitamina E, diventa un potente antiradicale contro lo stress ossidativo.
Il 13 settembre, alle ore 18:30, si potrà partecipare ad un evento unico in azienda che permetterà ai presenti di prendere parte ad una dimostrazione dell’estrazione dell’olio di Argan: produzione totalmente artigianale e biologica.
Le donne rompono la buccia dei semi con delle pietre, dopo li mettono ad asciugare. Poi vengono macinati a mano. Il preparato viene mescolato con acqua tepida finché diventa una pasta e da questa si fa uscire l’olio. L’olio non contiene nessuna sostanza che può provocare allergie come nichel, profumi, conservanti, coloranti. E’ da considerarsi la massima espressione dell’alta cosmesi naturale. Fattitaliani ha intervistato il dottor Luciano Cadelano.
L'occasione è stata la casuale conoscenza della cooperativa Bouzamma di Essaouira - Marocco. Loro cercavano un corrispondenza e noi cercavamo delle persone che seguissero la tradizione nella modernità e che volessero crescere con noi. In questo le donne di Bouzamma sono state speciali.
L'Umbria, terra di un olio made in Italy eccellente, e l'olio di Argan sono compatibili?
La terra umbra ci ha ospitati e noi siamo grati a questa regione. Produciamo l'olio d'oliva biologico e gli oli essenziali da 8 anni. L'olio di argan è una cosa diversa. Si produce, differenza dell'olivo, tutto l'anno. La compatibilità è l'asso nella manica senza che fra i prodotti ci sia confusione. Così nasce la qualità. Cerchiamo la purezza e la naturalezza totale nei prodotti. L'altissimo livello con cui noi lavoriamo ci identifica e ci qualifica: la compatibilità è questo.
Si può pensare in futuro alla lavorazione in loco oltre che alla commercializzazione?
Il nostro rispetto per il Marocco, soprattutto per le donne della cooperativa e per il villaggio, non ci permette di pensare diversamente. Il lavoro per le donne è la prima regola e il pensiero della nostra collaborazione. Prima collaborazione, poi affari. Il nostro lavoro è, adesso, l'innovazione: il futuro con le donne della cooperativa, con altri mercati e idee di prodotti innovativi e con uno sguardo alla diversificazione di linee cosmetiche all'avanguardia.
Che cosa possiamo imparare è acquisire da un'iniziativa così?
Questa esperienza insegna che i confini di una collaborazione non esistono e che la modernità passa per la cooperazione, altrimenti ci si isola. L'industria a tutti i costi non ha futuro e le popolazioni con l'aridità industriale non danno un futuro alla tradizione, al naturale, al biologico ma solo falsi profitti e non per tutti. La cooperazione è uno strumento di scambio e di crescita non un mezzo di profitto. Giovanni Zambito.
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