di Laura Gorini - Editoria
e Giardini è diventato un evento corale. Non è più una
manifestazione di nicchia e oggi conta numeri in costante crescita di
visitatori.
Si
svolgerà fino a domenica 9 settembre a Verbania Pallanza, nella
meravigliosa cornice di Villa Giulia (Corso Zanitello, 10), la 14°
edizione di "Editoria e Giardini- Salone del libro sul
giardino".
Una
manifestazione biennale unica in Europa voluta e organizzata dalla
Città di Verbania, il Salone del Libro dedicato alle pubblicazioni
su storia, arte e architettura del giardino, paesaggio, giardinaggio,
botanica e letteratura. Il titolo di quest’anno è Il
Giardino dell’Acqua; tema
centrale è proprio l’acqua, parte fondamentale del mondo del
giardino, sia come elemento necessario per coltivare le piante sia
come componente ornamentale.
La
manifestazione- iniziata il 1 settembre- comprende, oltre alla
consueta mostra-mercato dei libri di settore allestita nelle sale di
Villa Giulia a Pallanza un ricchissimo programma di eventi
collaterali: dalla presentazione del Giardino Galleggiante di
Ispirazione Barocca, a cura dell’Ente Giardini Botanici di Villa
Taranto, ai laboratori e alle passeggiate dedicati ai più piccoli;
dalle mostre fotografiche ai mercatini; dalle lezioni e dimostrazioni
di esperti di Pratica del Giardinaggio alle conferenze stampa (che
fanno meglio conoscere la bellezza di luoghi famosi quali il Giardino
di Ninfa a Latina, i Giardini Sigurtà a Valeggio sul Mincio, i
giochi d’acqua nel Parco Wilhelmshöhe a Kassel, i Giardini
Sabaudi, la Villa Gregoriana di Tivoli - a cura del Fondo per
l’Ambiente Italiano e Ordine Architetti VCO), fino alla
dimostrazione fatta sull’energia delle radici delle piante del
progetto RisVolta a cura dell’Università degli Studi di Pavia.
Non
mancano nemmeno i momenti “ghiotti”, come l’incontro al centro
eventi Il Maggiore con lo chef stellato Enrico Crippa del Ristorante
Piazza Duomo di Alba (tre stelle Michelin, primo degli italiani
secondo “Top Best Chef Awards 2017) ed Enrico Costanza (curatore
del suo orto); la degustazione delle acque a Slow Food; l’ora del
tè accompagnata da letture mirate; il mercatino di piante
particolari e i laboratori per i bambini. Da non dimenticare
l’appuntamento con David Zonta, Floral & Garden designer,
autore della rubrica settimanale del verde su La Stampa di Torino.
Per
saperne di più abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la
gentilissima Carmen Pedretti del Comune di Verbania- sezione
Promozione del Turismo.
Carmen,
esiste ancora molta gente oggi con la passione vera del giardinaggio?
L’amore
per i giardini, i fiori, la botanica è una passione trasversale che
coinvolge uomini e donne di ogni età. Ognuno di loro ha un approccio
personale con il giardino: emotivo, sentimentale, estetico e tecnico.
Per alcuni è davvero una passione che li porta ad allestire vere e
proprie collezioni e a scovare fiori ed essenze rare in vivai super
specializzati, quando non addirittura in giro per il mondo.
Molti
appassionati neanche ce l’hanno un giardino, ma coltivano la loro
passione visitando giardini altrui, partecipando a mostre e mercatini
specializzati, leggendo libri e riviste di settore. La nostra
iniziativa, un salone del libro sul giardino con un corollario di
eventi (mostre, incontri, laboratori, visite guidate ecc.), fino a
qualche anno fa era considerata una manifestazione “di nicchia”,
ma oggi conta numeri in costante crescita.
Da
dove provengono maggiormente i visitatori?
Provengono
principalmente dalle regioni nord occidentali e dalla Svizzera
Italiana, ma abbiamo anche interessanti numeri di visitatori
provenienti anche dalle regioni del nord est, dall’Italia centrale
e dalla Svizzera interna.
E
si può dire che ci siano ancora anche molti “architetti” del
giardinaggio?
Oggi
si parla di architetti paesaggisti o “semplicemente” di
paesaggisti, non necessariamente architetti. L’approccio è infatti
multidisciplinare: occorre saper disegnare un giardino avendo salde
conoscenze botaniche. Salde conoscenze anche sulla storia e
l’estetica del giardino. Il giardino è una cosa viva e mutevole
(con il cambiare delle stagioni e con il passare del tempo), occorre
quindi avere una visione ampia e competenze che consentano di rendere
bello e fruibile un giardino nel tempo. Bisogna anche capire anche le
aspettative del committente non solo in senso estetico ma anche
emotivo e saper interpretare e mediare tra i desideri e la
fattibilità.
Importante
infine è pure armonizzare il giardino con il paesaggio circostante.
Che
cosa si insegna in modo particolare ai laboratori per bambini che si
tengono presso la vostra mostra?
I
laboratori di Editoria & Giardini insegnano in modo ludico a
riconoscere le piante e a reinterpretarle attraverso attività
laboratoriali.
I
bambini vengono accompagnati in una visita guidatea nel giardino di
Villa Giulia alla scoperta delle piante, della loro provenienza e del
perché della loro collocazione. Durante la visita vengono raccolti
elementi vegetali con i quali vengono poi realizzati collages e
disegni.
E
in base a cosa dipende la scelta di farne una “biennale”?
Si
tratta di una manifestazione piuttosto impegnativa dal punto di vista
organizzativo ed economico. Si è ritenuto opportuno renderla
biennale per meglio razionalizzare le risorse sia umane che
materiali.
Quanto
è impegnativo tutto il lavoro che sta dietro all’allestimento di
un avvenimento di tale importanza?
La
manifestazione è diventata col tempo un’iniziativa “corale”
del territorio. Alla sua organizzazione collaborano di anno in anno
varie associazione ed enti. C’è un gruppo di lavoro ristretto che
decide la tematica dell’anno e le linee guida della manifestazione
e poi, in modo corale, viene strutturato il programma al quale sono
poi invitati a partecipare e a portare la loro esperienza ospiti
provenienti da tutta Italia e spesso anche dall’estero. Abbiamo
avuto anche importanti collaborazioni con Università del Piemonte e
della Toscana per l’organizzazione di convegni ed incontri
internazionali. L’Ente Giardini Botanici di Villa Taranto è da
sempre un nostro importantissimo partner. L’impegno è coordinare
il lavoro di tutti per arrivare a proporre un programma vario ma
coerente con il tema scelto. Vi è poi l’impegno organizzativo vero
e proprio: calendarizzazione degli appuntamenti, inviti e ospitalità
ai relatori, creazione del materiale informativo, aggiornamento sito
e pagine social, promozione, raccolta adesioni per le iniziative a
numero chiuso, ecc. L’Associazione Libriamoci ha invece il compito
di reperire i libri e allestire il salone librario (ogni edizione
circa 3.000 titoli).
Quanto
può essere appassionante in particolare il lavoro proprio relativo
all’organizzazione di eventi?
L’organizzazione
di un evento come Editoria & Giardini, che dura nove giorni, è
un momento di grande impegno ma anche di grande soddisfazione. La
coralità dell’iniziativa consente di “far rete” e consolidare
i rapporti con le realtà locali. La sfida di ogni edizione è
quella di ampliare lo spettro dei nostri visitatori andando ad
offrire iniziative che apparentemente non c’entrano con i giardini
e i libri di giardini, ma solo apparentemente: abbiamo proposto mini
rassegne cinematografiche in cui il paesaggio e il giardino erano
elementi essenziali dell’opera, abbiamo organizzato concerti e
rappresentazioni teatrali nei giardini, visite guidate nei giardini
privati.
Abbiamo
avuto edizioni dedicate al design ed altre all’arte.
Quest’anno
abbiamo coinvolto il pubblico appassionato di cucina invitando lo
Chef Enrico Crippa (3 stelle Michelin, tra i primi 6 chef più
importanti al mondo) con Enrico Costanza, culinary gardener, curatore
dell’orto in cui vengono coltivate le verdure e i fiori, utilizzati
nel ristorante Piazza Duomo di Alba dove Crippa è chef.
E’
quindi appassionante ogni edizione trovare nuove strade, proporre
nuovi abbinamenti con il tema dei giardini per coinvolgere sempre più
pubblico.
In
totale quanti architetti del giardinaggio si sono prestati per
portare a compimento questo evento?
Anche
quest’anno abbiamo la collaborazione dell’AIAPP, l’Associazione
Italiana Architettura del Paesaggio e dell’ordine degli Architetti
del Province di Novara e Verbano Cusio Ossola che partecipano al
programma con due diversi incontri.
E
per concludere: qualche progetto futuro del quale può parlarci?
Nell’immediato
futuro in collaborazione con il Consorzio Fiori Tipici del Lago
Maggiore, l’organizzazione della Mostra della Camelia Invernale, il
prossimo mese di novembre. A breve la riapertura ad uso pubblico di
Villa San Remigio e nel medio termine si auspica anche nel restauro e
riapertura del suo giardino. A marzo 2019 la Mostra della Camelia
primaverile sempre in collaborazione con il Consorzio.